Le parole del sondaggista: "La destra di Le Pen è molto più destra della destra italiana"
“Da un punto di vista esclusivamente politico, il messaggio che è passato è che se le opposizioni si uniscono possono vincere. Il nemico in Francia era la destra di Marine Le Pen, che è un nemico molto più forte della destra italiana ideologicamente. Per quanto la Lega simpatizzi per Le Pen, la destra di Le Pen è molto più destra della destra italiana. Quindi, era anche più semplice unirsi contro il nemico che poteva far paura. Se da un punto di vista puramente elettorale vale l’aggregazione, per cui il Nuovo fronte popolare è diventato il primo partito, dall’altra parte vale il concetto che abbiamo già visto in Italia molte altre volte. Se partiti che la pensano in maniera diversa tra di loro si uniscono solo per avere la maggioranza, poi non riescono a governare e litigano dopo cinque minuti, ricordiamo l’Unione di Prodi che andava da Mastella a Rifondazione comunista”. Così a LaPresse il sondaggista Antonio Noto, rispondendo a una domanda sugli effetti del voto francese in Italia.
“Partiamo da un presupposto: la politica estera – aggiunge – non ha mai condizionato il consenso della politica italiana. Molto spesso abbiamo avuto le nazioni più forti dell’Europa governate dal centrodestra e l’Italia governata dal centrosinistra e viceversa. Non c’è stato e non c’è mai nessun tipo di rapporto tra i governi dei più importanti Paesi europei e quello italiano. La politica estera influenza poco l’opinione pubblica italiana. Detto questo, in Francia stiamo parlando ancora del primo tempo, non sappiamo questa partita come andrà a finire. È vero che il Nuovo fronte popolare è stato quello che ha conquistato più seggi, anche se in misura marginale. Più seggi, non più consenso. In Francia quello che conta è chi vince nel collegio uninominale, non è la percentuale del partito”.
“Il Nuovo fronte popolare nella realtà non è il partito del leader Mélenchon – sottolinea Noto -, ma è un’aggregazione dove all’interno ci sono i socialisti, molto più moderati dal punto di vista politico, i Verdi e ci sono anche estremisti ancora più a sinistra di Mélenchon. Il suo partito all’interno di Nfp ha conquistato circa il 50% dei seggi, l’altro 50% probabilmente è libero. Se non si allea con Macron o con qualcun altro, il Nuovo fronte popolare non ha la maggioranza. Poiché il sistema francese è un po’ simile al sistema italiano, nel senso che si può andare insieme alle elezioni però poi sono i parlamentari che contano, la parte più moderata di Nfp in teoria si potrebbe pure staccare e Mélenchon rimarrebbe isolato”.
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