Budapest: "Viaggi Orban non sono problema per integrità Ucraina"

Non si placa la polemica in Unione Europea rispetto all’attivismo del premier ungherese Viktor Orban, che ha recentemente incontrato Vladimir Putin e Xi Jinping. Mosse di politica estera che hanno portato a ipotizzare una revoca della presidenza di turno di Budapest, iniziata lo scorso primo luglio. “Non abbiamo certamente mostrato animosità verso il resto dell’Unione Europea. Penso che la domanda sul perché ci siano alcune proposte per cercare modi per riorganizzare la presidenza di turno dovrebbe essere posta a coloro che hanno elaborato queste proposte. Da quanto ho capito, ad oggi questa proposta” sulla revoca “non è sul tavolo”, ha detto il ministro ungherese per gli Affari europei, Janos Boka, in conferenza stampa a Bruxelles.

Budapest: “Viaggi Orban non sono problema per integrità Ucraina”

“Non vedo alcun problema fondamentale” tra i viaggi di Orban a Mosca e Pechino e la difesa dell’integrità territoriale dell’Ucraina, ha aggiunto Boka. “L’Ungheria, come gli altri Stati membri dell’Unione europea, ha sostenuto la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”, ha aggiunto.

“Sulla sovranità e l’integrazione europea, la mia comprensione è che l’integrazione europea, in quanto tale, non influisce sulla sovranità degli Stati membri. Secondo i trattati, la sovranità spetta agli Stati e gli stati membri esercitano questa sovranità per condividere le competenze”, ha aggiunto.

25 Stati Ue contro Ungheria, ma no sanzioni o stop presidenza di turno

Nella riunione del Coreper con gli ambasciatori Ue di stamane l’Ungheria ha cercato di sostenere che le visite a Mosca e Pechino erano strettamente bilaterali e che avessero il solo scopo di valutare la fattibilità e le condizioni per un cessate il fuoco.

“Successivamente, 25 ambasciatori sono stati molto chiari nella loro valutazione che tale argomentazione non era credibile, dati i tempi e la sequenza degli incontri, l’uso degli hashtag della presidenza di turno del Consiglio Ue e la reazione di Putin”. Lo riferisce a LaPresse una fonte diplomatica Ue. In sostanza, a quanto si apprende, solo la Slovacchia non si è schierata contro Budapest.

Nessuno ha sollevato la questione della fine o dell’abbreviazione della presidenza. Non sono state presentate o adottate misure concrete ma è stato inviato un messaggio chiaro con un consenso quasi unanime”, riferisce la fonte. Secondo i rappresentanti permanenti, “i confini tra iniziativa ungherese e della presidenza di turno sono stati chiaramente e deliberatamente confusi e Orban è andato contro la lettera e lo spirito delle conclusioni del Consiglio europeo, danneggiando così l’unità dell’Ue”.

“Il servizio legale – riferisce la fonte – ha anche presentato un’argomentazione chiara e convincente secondo cui tutti gli Stati membri sono vincolati dal principio di sincera cooperazione e che la presidenza di turno ha solo un ruolo limitato nella rappresentanza esterna dell’Ue”

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