Il presidente americano chiama Zelensky 'Putin' e Harris 'Trump'
Negli Stati Uniti l’avevano definita come la conferenza stampa più attesa di sempre: quella del presidente americano Joe Biden al termine del vertice Nato di Washington, in cui il leader della Casa Bianca avrebbe dovuto fugare i dubbi sulla fragilità legata alla sua età che era emersa durante il dibattito di due settimane fa contro Donald Trump, suo avversario alle presidenziali di novembre. Ecco come è andata.
“Io la persona più qualificata per fare il presidente”
Joe Biden ha rifiutato qualsiasi possibilità di fare un passo indietro nella sua candidatura in favore della vicepresidente Kamala Harris, che secondo alcuni sondaggi sarebbe davanti a lui nella sfida contro Trump. “Kamala Harris? È qualificata anche per fare il presidente. Ma io sono la persona più qualificata per essere nuovamente presidente, l’ho fatto una volta e posso rifarlo”.
“Sono determinato a correre, non possiamo tornare indietro”
“Sono determinato a correre“, ha ribadito il presidente dopo la domanda di un giornalista. “Non possiamo permetterci di perdere quello che abbiamo fatto” in termini legislativi o “fare passi indietro” sui diritti civili, ha affermato, aggiungendo: “Devo finire il lavoro”.
“Alleati europei mi chiedono di vincere contro Trump”
“Posso dirlo senza sembrare troppo egoista, nessuno dei miei alleati europei è venuto da me e mi ha detto ‘Joe non correre’. Quello che sento dire è ‘Devi vincere, non puoi permettere a questo tizio (Trump, ndr) di farsi avanti, sarebbe un disastro'”, ha poi precisato.
“Non mi opporrei a un nuovo esame neurologico”
Biden ha inoltre detto che sarebbe disposto a sottoporsi a un nuovo esame neurologico per rassicurare sulla sua lucidità mentale. “Ho già fatto tre intensi e significativi esami neurologici e dicono che sono in buona forma”, ha affermato, “ma se il mio medico me lo chiedesse, non mi opporrei“.
“Nessun sondaggio dice che non posso vincere”
Infine, commentando i già citati sondaggi più favorevoli alla vice presidente Kamala Harris nella sfida di novembre con Donald Trump, Biden ha detto: “Nessun sondaggio dice che non posso vincere“.
Le gaffe del presidente
Ma nel discorso di Biden si devono segnalare anche due gaffe. Poco prima della conferenza stampa, il leader Usa si è per errore riferito al presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiamandolo “presidente Putin”, salvo poi correggersi. In seguito, nelle battute iniziali della conferenza, ha chiamato Kamala Harris ‘Trump’: “Non avrei scelto la vicepresidente Trump come vicepresidente se non avessi ritenuto che fosse qualificata per essere presidente”.
“Vertice un successo, alleanza più forte e più grande”
Entrando nel merito del vertice Nato di Washington, Biden ha commentato: “Il vertice è stato un grande successo. Ci siamo uniti quando c’è stato l’attacco all’Ucraina. L’Alleanza è più forte e più grande“.
“Ad alleati ho detto che non mi inchinerò a Putin”
In tema di Ucraina, Biden ha riportato: “Ho detto agli alleati che non mi inchinerò a Putin“. Ha poi aggiunto: “Il mio predecessore aveva detto che non voleva impegnarsi con la Nato e che non sentiva l’obbligo di rispettare l’articolo 5, ha detto a Putin ‘fai come ti pare’. Ma una Nato è fondamentale per la nostra sicurezza”.
“No a occupazione israeliana di Gaza”
Poi anche il tema del conflitto in Medio Oriente. “Il giorno dopo” la fine della guerra a Gaza “non dovrà esserci un’occupazione israeliana” della Striscia, ha detto il presidente Usa.
“Su accordo a Gaza stiamo facendo progressi”
“Ho presentato un piano per la tregua“, ha poi spiegato: “È una questione complessa, ci sono ancora delle divergenze da colmare ma stiamo facendo progressi“.
Nyt conferma: Schumer sarebbe favorevole a ritiro Biden
Intanto, il New York Times ha confermato l’indiscrezione già riportata da Axios, cioè che il leader dei democratici al Senato Usa, Chuck Schumer, sarebbe favorevole al ritiro di Biden dalla corsa alla Casa Bianca. “In pubblico Schumer, solitamente loquace, è rimasto decisamente abbottonato, attenendosi al mantra ‘Sono con Joe’“, si legge. “In privato, sta rivelando di più, anche se molto attentamente. Nelle conversazioni con donatori, colleghi e altri che hanno parlato con lui, ha cautamente aperto la porta all’idea di sostituire Biden se si rivelasse il risultato politicamente più vantaggioso“.
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