La preghiera nel santuario di Kerbela

Migliaia di musulmani sciiti hanno pregato all’interno del santuario dell’imam al-Husayn a Kerbela, in Iraq, per commemorare la sua morte nel giorno noto come ‘Ashura’. Per gli sciiti, la Ashura ricorda il martirio del nipote del profeta Maometto, al-Husayn ibn Ali, avvenuto nel 680. Husayn – secondo figlio di ʿAlī ibn Abī Ṭālib e della figlia del profeta Maometto, Fāṭima – è considerato il terzo imam dallo sciismo. Oltre 1.340 anni dopo la sua morte, migliaia di fedeli si sono recati nella città irachena di Kerbela, dove al-Husayn è sepolto in un santuario dalla cupola dorata. Gli sciiti rappresentano oltre il 10% degli 1,8 miliardi di musulmani nel mondo e vedono al-Husayn come il legittimo successore del profeta Maometto. La morte di al-Husayn in battaglia per mano dei sunniti a Kerbela, a sud di Baghdad, ha radicato una profonda spaccatura nell’Islam e continua ancora oggi a svolgere un ruolo chiave nel plasmare l’identità sciita.

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