L'attacco con più vittime nella città meridionale di Khan Younis

Oltre 60 palestinesi sono stati uccisi in attacchi aerei israeliani compiuti martedì, e nella notte fra lunedì e martedì, nel sud e nel centro della Striscia di Gaza. L’attacco con più vittime ha colpito una strada principale con bancarelle fuori dalla città meridionale di Khan Younis, a Mawasi, nel cuore della zona che è piena di tendopoli. I funzionari dell’ospedale Nasser di Khan Younis hanno dichiarato che in questo attacco sono state uccise 17 persone. Riferendosi apparentemente a questo attacco, l’esercito israeliano ha dichiarato in un comunicato di aver preso di mira un comandante dell’unità navale della Jihad islamica a ovest di Khan Younis e ha dichiarato che sta indagando sulle notizie di uccisioni di civili. L’attacco ha colpito a circa un chilometro da un compound che Israele ha colpito sabato dicendo che aveva come obiettivo il comandante militare di Hamas Mohammed Deif. Quell’esplosione, in un’area anch’essa circondata da tende, ha provocato secondo le autorità sanitarie di Gaza la morte di oltre 90 palestinesi, compresi bambini, mentre non si sa ancora se Deif sia stato ucciso o meno nell’attacco.

Gaza, attacchi su campi profughi: uccisi 10 donne e 4 bambini

È inoltre di almeno 24 morti il bilancio di attacchi che hanno colpito i campi profughi di Nuseirat e Zawaida, nel centro di Gaza: i raid hanno colpito 4 case e, secondo quanto riferito dai funzionari dell’ospedale Al Aqsa nella vicina città di Deir al-Balah, fra le 24 persone rimaste uccise ci sono 10 donne e 4 bambini. Un terzo attacco inoltre ha colpito una scuola dell’Onu a Nuseirat, dove si erano rifugiate delle famiglie, provocando almeno 9 morti; secondo la versione fornita dall’esercito israeliano nella scuola operavano militanti di Hamas per pianificare attacchi. Infine altre 12 persone sono rimaste uccise in raid a Khan Yunis e Rafah, secondo il conteggio fornito da fonti mediche e da giornalisti di AP sul posto.

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