Raid dello Stato ebraico sul porto di Hodeidah: tre morti e 87 feriti

IN AGGIORNAMENTOE’ sempre più alta la tensione tra Israele e gli Houti, gruppo ribelle armato dello Yemen. Lo Stato ebraico ha risposto duramente al loro drone che venerdì ha causato la morte di una persona e il ferimento di altre a Tel Aviv. Nel primo pomeriggio di sabato, dopo una riunione segreta, è giunto il via libera a un pesante raid sul territorio yemenita. I caccia dell’Idf, infatti, hanno colpito “obiettivi militari” nel porto di Hodeidah come rappresaglia nei confronti delle “centinaia di attacchi effettuati contro lo Stato di Israele negli ultimi mesi”. Il bilancio è di tre morti e 87 feriti, secondo quanto riferito dall’agenzia stampa degli Houti, Saba.

Netanyahu: “Israele tornerà a tavolo negoziati giovedì”

La squadra negoziale israeliana tornerà al tavolo nella giornata di giovedì con l’intento di trovare un’intesa per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Lo ha reso noto l’ufficio di Benjamin Netanyahu. Il primo ministro, in vista della sua partenza per Washington, terrà una “discussione approfondita” sull’argomento. Secondo l’emittente pubblica Kan guidata dal capo dei negoziatori israeliani del Mossad, David Barnea, si recherà a Doha, in Qatar, dove si sono svolti i colloqui precedenti. 

Times of Israel: “Attivisti stranieri pro-Palestina aggrediti da coloni in Cisgiordania”

Alcuni coloni, presumibilmente provenienti dall’insediamento illegale di Esh Kodesh, avrebbero aggredito alcuni attivisti stranieri filo-palestinesi nella Cisgiordania settentrionale, ferendone diversi. Lo riporta il Times od Israel pubblicando un video dell’accaduto. Secondo l’organizzazione “Staring the Occupation in the Face”, che conduce una campagna contro gli insediamenti, i coloni avrebbero picchiato con mazze di legno gli attivisti che stavano piantando ulivi nel terreno attorno alla città palestinese di Qusra, a sud di Nablus. 

Idf: “Droni lanciati da Libano causano incendi in nord Israele”

Secondo l’Idf alcuni droni carichi di esplosivo lanciati dal Libano hanno colpito la zona di Hanita e Ya’ara, nel nord di Israele. I vigili del fuoco stanno combattendo un incendio provocato da uno dei droni nei pressi di Hanita. Non ci sono feriti nell’attacco. L’Idf ha aggiunto di star effettuando un’ondata di attacchi nel Libano meridionale in risposta all’accaduto.

Leader Houthi: “Israeliani a Tel Aviv non sono al sicuro”

Il nemico non è più al sicuro in quella che viene chiamata ‘Tel Aviv’. È un vero problema per il nemico e una nuova situazione che indica il loro fallimento”. Lo ha affermato al media libanese Al Mayadeen il leader degli Houthi, Abdul Malik al Houthi. Il capo dei ribelli yemeniti si è detto “felice” della “battaglia diretta tra noi e il nemico israeliano” perché, prima dell’attacco di sabato, “la loro politica era quella di combatterci attraverso agenti”. 

Idf: “Ucciso membro Hamas mente attacchi in Cisgiordania nel 2003”

L’Idf ha affermato che uno dei circa 20 agenti di Hamas uccisi in un recente attacco aereo a Gaza City era responsabile di un attacco mortale in Cisgiordania nel 2003 nei pressi della città di Ein Yabrud in cui morirono tre soldati dell’Idf. L’uomo – indentificato come Nimr Hamida – è stato ucciso durante un attacco nel quartiere Shati di Gaza City all’inizio di questo mese, annunciato dall’esercito la scorsa settimana. Il membro di Hamas aveva fatto ritorno nella Striscia di Gaza nel 2011 in seguito all’accordo in base al quale Israele scambiò più di 1.000 terroristi con il soldato ostaggio Gilad Shalit. 

Houthi: “Nessuna linea rossa in risposta ad attacco Israele”

Con l’attacco su Hodeidah “il nemico ha iniziato una guerra aperta” e “nella natura della risposta” gli Houthi non rispetteranno “nessuna linea rossa”. Lo ha affermato ad Al Jazeera Mohammed Abdel Salam, portavoce del gruppo ribelle yemenita. “Il confronto con il nemico sionista sarà aperto e senza frontiere“, ha aggiunto ribadendo la volontà di colpire Israele “in profondità”. L’obiettivo, ha dichiarato ancora saranno “tutte le installazioni sensibili a vari livelli”. “Non temiamo alcuna escalation e ci muoviamo per una giusta causa. Il nostro obiettivo primario è difendere il popolo palestinese oppresso“, ha concluso. 

Arabia Saudita: “Nessun coinvolgimento in attacco in Yemen”

Il portavoce del Ministero della Difesa di Riad, Turki Al Malki, ha detto che l’Arabia Saudita “non ha legami e non partecipato” all’attacco delle forze israeliane su Hodeidah nello Yemen. “Non permetteremo a nessuno di violare il nostro spazio aereo”, ha aggiunto.

12:53 Houthi: “Risposta a raid israeliano su Yemen sarà enorme”

La riposta al raid effettuato ieri da Israele sul territorio dello Yemen è “inevitabile” e sarà “enorme”. Lo ha detto in un comunicato pubblicato sul suo profilo X Yahya Saree, portavoce militare degli Houthi. “Le Forze Armate yemenite affermano il loro pieno diritto di difendere l’amato Yemen dall’aggressione anglo-americana, così come dall’aggressione israeliana, e che questa non scoraggerà il grande Yemen dalla sua solida posizione nei confronti dell’oppressione del popolo palestinese”, ha aggiunto.

12:43 Autorità Gaza: circa 39mila morti da inizio guerra

Nelle ultime 24 ore a Gaza sono morte 64 persone a causa dei raid israeliani. Lo rende noto il ministero della Salute della Striscia controllato da Hamas. Il totale delle vittime dallo scorso 7 ottobre sale a 38.983 mentre i feriti sono 89.727.

10:25 Houthi: “Missili su Eliat e nave Usa nel mar Rosso”

Il portavoce delle forze armate yemenite, il generale Yahya Sare’e ha riferito in un video che le “forze navali, aeronautiche e missilistiche delle forze armate yemenite hanno condotto un’operazione congiunta contro una nave americana nel Mar Rosso con missili balistici e droni”. Lo riferisce la tv Almasirah.”L’operazione ha colpito direttamente la nave”, ha aggiunto. Le forze armate yemenite, secondo il portavoce, “hanno affermato il loro diritto a difendere lo Yemen dall’aggressione americana, britannica e israeliana, affermando che tali azioni non dissuaderanno lo Yemen dalla sua ferma posizione a sostegno del popolo palestinese”.

10:15 Nethanyahu incontrerà Biden martedì a Washington

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu incontrerà martedì prossimo il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, a Washington. Lo annuncia l’Ufficio del primo ministro israeliano, citato dal Times of Israel. I due avrebbero dovuto inizialmente incontrarsi domani, lunedì 22 luglio, ma – secondo quanto riferisce il Times of Israel – l’incontro è slittato al giorno successivo “probabilmente perché Biden ha il Covid-19, e questa potrebbe essere la ragione del ritardo”.Netanyahu ora decollerà per gli Stati Uniti lunedì mattina, invece che stasera. 

07:27 Idf: “Intercettato missile lanciato da Yemen verso Israele”

L’Idf ha intercettato un missile terra-superficie che si è avvicinato a Israele dal Mar Rosso. Lo riferisce Idf, Forze di difesa israeliane, sul proprio canale Telegram. Le forze aeree Aerial Defense Array hanno intercettato un missile che si è avvicinato al territorio israeliano dallo Yemen utilizzando il sistema di difesa aerea “Arrow 3”.Il razzo non è entrato nel territorio israeliano. Le sirene sono state suonate in seguito alla possibilità di caduta di schegge.

07:23 Idf:: “Colpiti depositi armi nel sud del Libano”

Durante la notte, le forze di difesa israeliane hanno colpito due strutture utilizzate come deposito di armi di Hezbollah nel sud del Libano. Lo riferisce Idf, le Forze di difesa israeliane, sul proprio canale Telegram.Le strutture colpite, secondo quanto spiegato da Idf, contenevano razzi e armi aggiuntive.In questo momento, informano, le sirene antiaeree stanno invece suonando sul nord di Israele. 

07:00 Houthi: tre morti e 87 feriti in raid Israeliano su Hodeida

È di 3 morti e 87 feriti il bilancio del raid israeliano sulla città di Hodeida nello Yemen. Lo riferisce l’agenzia di stampa degli Houthi, Saba, citando il ministero della Salute Pubblica Taha Al-Mutawakel, che ha effettuato un sopralluogo per verificare le condizioni dei feriti. Il ministro ha ordinato di provvedere a tutte le necessità e cure mediche e di accogliere tutti i feriti in tutti gli ospedali della provincia. 

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