“Ho espresso fin dalle prime ore di oggi perplessità sul risultato elettorale. Chiediamo trasparenza e ci auguriamo che i risultati siano corrispondenti alla volontà del popolo venezuelano, ma molti dubbi ci sono per come si è votato”. Così Antonio Tajani, a margine di una conferenza stampa in cui ha commentato l’iniziativa assunta con il Partito Radicale in funzione della situazione delle carceri, commentando le elezioni in Venezuela e la vittoria di Nicolás Maduro. Perplessità sulle “dichiarazioni di minaccia fatte dallo stesso presidente ‘se non vinco sarà un bagno di sangue’, poi dopo ha detto che rispetta la democrazia, ecco”.
In seguito il ministro degli esteri commenta anche le evoluzioni in Medio Oriente: “Noi lavoriamo costantemente per una de-escalation. Stamane ho dedicato gran parte della mia attività proprio a cercare di attenuare i contrasti. Ho avuto lunghi colloqui con i ministri degli esteri del Libano e di Israele sulla necessità di evitare una escalation”. Per Tajani c’è massima attenzione sia sul contingente italiano in Libano, sia sui circa 3000 italiani, di cui molti con doppio passaporto, che abitano nello Stato. In questo senso “invitiamo tutti gli italiani che sono in Libano alla massima prudenza, chi può rientrare in Italia lo faccia. Sconsigliamo nella maniera più ferma di andare in quel Paese finché la situazione è così complicata”, conclude il ministro.