Secondo i media, Washington e Tel Aviv si aspettano un possibile attacco da parte dell'Iran lunedì

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 303. Nella notte decine di razzi sono stati lanciati dal Libano contro le comunità nel nord di Israele. Lo rende noto l’Idf, spiegando che “la maggior parte dei razzi è stata intercettata”. Hezbollah conferma l’attacco, mentre crescono i timori per un imminente attacco dell’Iran a Israele. Molti paesi occidentali hanno chiesto ai connazionali di lasciare il Libano nel timore di un aggravarsi del conflitto, Italia compresa. In un sobborgo di Tel Aviv, Holon, intanto un’ aggressione a colpi di coltello ha provocato due vittime. 

IN AGGIORNAMENTO

G7: “Profonda preoccupazione, impegnarsi per de-escalation”

“Noi, i ministri degli Esteri del G7 di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti e l’Alto rappresentante dell’Ue, esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per l’acuirsi del livello di tensione in Medioriente che minaccia di scatenare un conflitto più ampio della regione”. È quanto si legge nella dichiarazione finale della riunione in videoconferenza convocata oggi dal ministro degli Esteri Antonio Tajani sulla situazione in Medioriente. “Sollecitiamo ancora una volta tutte le parti coinvolte ad astenersi dal perpetuare l’attuale ciclo distruttivo di rappresaglie violente, ad abbassare le tensioni e a impegnarsi in modo costruttivo per una de-escalation”, continua la dichiarazione, “nessun Paese o nazione beneficerebbe di una ulteriore escalation nel Medioriente”.

Netanyahu: “Circondati su sette fronti ma ci batteremo”

“L’Iran e chi combatte per sua procura cercano di circondarci con una morsa del terrore su sette fronti. Siamo determinati a opporci a loro su ogni fronte e in ogni arena, vicino e lontano. Chiunque uccida i nostri cittadini non sarà esonerato dalla responsabilità e pagherà un prezzo molto alto”. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, intervenendo a una cerimonia commemorativa. “Solo la pressione militare sul nostro nemico farà avanzare gli obiettivi della guerra“, ha aggiunto, “la nostra presa sul Corridoio Philadelfia e su Rafah è essenziale per la continuazione. Gli obiettivi sono prima di tutto garantire il nostro futuro e liberare tutti i nostri ostaggi, tutti, vivi e morti”. Lo riporta Ynet.

Tajani e ministri G7: “Desistere da iniziative escalation”

Il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, ha presieduto oggi una riunione in videoconferenza dei ministri degli Esteri del G7 sulla situazione in Medioriente, organizzata nell’ambito della Presidenza italiana del G7. “Insieme ai nostri partner, abbiamo espresso forte preoccupazione per i recenti avvenimenti che minacciano di determinare una regionalizzazione della crisi, a partire dal Libano”, ha dichiarato Tajani, “invitiamo le parti interessate a desistere da qualsiasi iniziativa che possa ostacolare il percorso del dialogo e della moderazione e favorire una nuova escalation”.

“Riaffermando il nostro sostegno al Piano Biden, abbiamo ribadito il carattere prioritario di una favorevole conclusione dei negoziati sul cessate il fuoco a Gaza e sulla liberazione degli ostaggi, e confermato il nostro impegno per intensificare l’assistenza umanitaria alle popolazioni della Striscia anche nell’ambito di Food for Gaza”, ha aggiunto Tajani.

Il Ministro Tajani ha ricordato con i suoi colleghi l’importanza del rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’Onu per la gestione della presenza militare ai confini fra Libano e Israele. I ministri degli Esteri hanno condiviso informazioni sul Libano e concordato sulla necessità di mantenere un raccordo operativo costante nella regione, oltre a un coordinamento politico.

Israele: “In massima allerta per qualsiasi minaccia improvvisa”

“Siamo in massima allerta per la difesa in aria, in mare e a terra. Ci stiamo preparando a qualsiasi minaccia improvvisa“. Lo ha detto il portavoce dell’esercito israeliano, il contrammiraglio Daniel Hagari, precisando che al momento non ci sono cambiamenti nelle istruzioni di emergenza per i civili. Lo riporta il Times of Israel.

Salgono a 30 i morti in raid Israele su scuole Gaza

Secondo la Difesa civile di Gaza, sono almeno 30 i cadaveri recuperati dalle macerie delle scuole al-Nasr e Hassan Salama di Gaza City, colpite da attacchi aerei israeliani. Lo riporta Al Jazeera. Il servizio di soccorso palestinese ha fatto sapere su Telegram che circa 16 persone, che erano soprattutto civili sfollati, risultano ancora disperse sotto le macerie della scuola di al-Nasr.

Autorità Gaza: bombardamento Israele su scuole è massacro

Mahmoud Basal, portavoce della Difesa civile palestinese a Gaza, afferma che le forze israeliane hanno commesso “un massacro in tutti i sensi della parola” bombardando le scuole Al Nasr e Hassan Salama a Gaza City. Secondo le prime informazioni almeno 25 persone sono morte e decine sono rimaste ferite. L’80% delle vittime sono bambini. Lo riporta Al Jazeera.

Venticinque morti in raid Israele su due scuole a Gaza

Il Palestinian Media Center e i reporter di Al Jazeera Arabic riferiscono che 25 palestinesi sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti domenica pomeriggio dopo attacchi israeliani alle scuole Hassan Salameh e Al Nasr a Gaza City, nella Striscia di Gaza. Al Jazeera ha parlato con Nebal Farsakh della Mezzaluna Rossa Palestinese (PRCS), che si trovava sul luogo degli attacchi. Afferma che le squadre di ambulanze della PRCS sono riuscite a evacuare diversi feriti, ma che “molti risultano ancora dispersi sotto le macerie”. Ha descritto “scene davvero orribili” con “donne che urlavano” mentre cercavano i loro figli tra le macerie.

Tajani convoca riunione G7, ‘evitare escalation’

È appena iniziata una riunione in video conferenza dei ministri degli Esteri del G7. Il ministro degli Affari Esteri italiano Antonio Tajani è il coordinatore del gruppo e ha invitato i colleghi al confronto in un momento delicatissimo per la crisi militare in Medioriente. Secondo fonti informate, nella riunione G7 Tajani chiederà un aggiornamento a tutti i colleghi, in particolare al Segretario di Stato americano Antony Blinken. L’idea è quella di concordare un’azione politica e diplomatica che in extremis possa evitare uno scontro militare più generalizzato in tutta la regione.Ieri Tajani aveva chiesto all’ambasciatore Guariglia, segretario generale della Farnesina, di trasmettere il suo invito alla dirigenza e a tutte le autorità iraniane a lavorare contro una escalation.

Media, Russia inizia a inviare armi a Iran

La Russia avrebbe iniziato a dotare l’Iran di nuove armi, in preparazione ad una possibile guerra contro Israele. Lo riferisce la testata israeliana Channel 14, citando diversi “report” secondo cui il Cremlino avrebbe dispiegato “sistemi avanzati di guerra elettronica” in Iran, tra cui quelli capaci di “danneggiare o interrompere i sistemi militari ad una distanza massima di 5.000 chilometri”. La testata riporta poi di “notizie” circa il trasporto di missili “Iskander”, spiegando che si tratta di un missile balistico utilizzato nel conflitto con l’Ucraina.

Tajani: “Italiani in Libano rientrino il prima possibile”

 “Visto l’aggravarsi della situazione, invitiamo gli italiani che soggiornano temporaneamente in Libano a non recarsi assolutamente nel Sud del Paese ed a rientrare in Italia con voli commerciali il più presto possibile”. Lo scrive su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ricordando il “numero Unità di crisi Farnesina +390636225” e, in un altro tweet, aggiungendo: “Invitiamo altresì i turisti italiani a non recarsi in Libano”. 

Papa: “Basta guerra, attacchi mirati e uccisioni non sono soluzione”

Si abbia il coraggio di riprendere il dialogo perché cessi subito il fuoco a Gaza e su tutti i fronti. Si liberino gli ostaggi, si aiutino le popolazioni con gli aiuti umanitari. Gli attacchi, anche quelli mirati e le uccisioni, non possono essere mai una soluzione. Non aiutano a percorrere il cammino della giustizia, della pace, ma generano ancora più odio e vendetta. Basta fratelli e sorelle, basta! Non soffocate parola di Dio della pace, ma lasciate che essa sia frutto della Terra Santa, del Medioriente, del mondo intero. La guerra è una sconfitta”. Lo ha detto Papa Francesco a conclusione della preghiera dell’Angelus a Piazza San Pietro.

Netanyahu: “Chiederemo prezzo alto a chi ci aggredisce”

“Siamo pronti a qualsiasi scenario, sia difensivo che offensivo. Lo ripeto ai nostri nemici: ci vendicheremo e chiederemo un prezzo molto alto per qualsiasi atto di aggressione contro di noi”. Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, aprendo la riunione di governo, come riferiscono i media isareliani.

Israele, uomo accoltella 4 persone a Holon: due morti

Una donna di 70 anni e un uomo di 80 sono stati uccisi e altre due persone sono rimaste ferite a Holon, un sobborgo di Tel Aviv, dopo essere state aggredite da un uomo armato di coltello. La polizia ha riferito che l’aggressore era un residente della Cisgiordania, suggerendo che l’attacco di domenica sia stato compiuto da un militante palestinese. Il responsabile intanto è stato “neutralizzato” e la polizia è attualmente alla ricerca di altri sospetti. La polizia – riportano sempre i media israeliani – ha identificato l’assalitore come Amar Razak Kamal Odeh, proveniente dalla città palestinese di Salfit, in Cisgiordania, entrato illegalmente in Israele.

Media, per Usa e Israele possibile attacco Iran lunedì

Gli Stati Uniti e Israele si aspettano un possibile attacco da parte dell’Iran lunedì. Lo riferisce Axios, riportando le parole di alcune fonti. I leader iraniani e di Hezbollah – scrive la testata – hanno giurato di vendicarsi per l’assassinio del comandante militare di Hezbollah Fuad Shukr e del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh. Intanto, mentre proseguono i preparativi contro un eventuale rappresaglia, il generale Michael Kurilla, a capo dello United States Central Command (Centcom) è arrivato nella regione sabato. 

Idf, 30 razzi dal Libano: colpito lanciatore Hezbollah

 “Circa 30 razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele”, la maggior parte sono stati “intercettati”. Lo ha riferito l’esercito israeliano, secondo quanto riporta il quotidiano Haaretz, affermando di aver “attaccato un lanciatore di razzi di Hezbollah”. L’Idf ha riferito inoltre di “un razzo atterrato a Beit Hillel” e di altri, caduti in aree aperte. Al momento, secondo l’esercito, non ci sono vittime. 

Mar Rosso, missile colpisce nave nel Golfo di Aden 

Un missile ha colpito una nave container che viaggiava nel Golfo di Aden, a largo delle coste dello Yemen. Lo riporta l’agenzia britannica United Kingdom Maritime Trade Operations in un post su X, affermando che al momento “non si osservano incendi, né infiltrazioni d’acqua, né perdite di olio” e che le autorità stanno investigando. 

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