Il Segretario di Stato americano ha convocato la conference call per prevenire la guerra totale
Il Segretario di Stato americano Anthony Blinken ha detto domenica ai suoi omologhi dei paesi del G7 che un attacco da parte di Iran e Hezbollah contro Israele potrebbe iniziare già lunedì. Lo riferisce il sito americano Axios, citando tre fonti informate sulla chiamata. Blinken ha convocato la conference call per coordinarsi con i più stretti alleati degli Stati Uniti e cercare di generare pressioni diplomatiche dell’ultimo minuto su Iran e Hezbollah per ridurre al minimo la loro rappresaglia contro Israele. L’Iran e il suo alleato libanese Hezbollah hanno giurato di rispondere agli assassinii da parte di Israele del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran e del comandante militare di Hezbollah Fuad Shukr a Beirut, ma da Teheran intanto assicurano: “L’Iran non vuole escalation nella regione”. I media israeliani hanno anche ipotizzato un attacco preventivo di Israele all’Iran.
IN AGGIORNAMENTO
23:26 Idf: “Ucciso comandante unità d’élite Radwan di Hezbollah”
Un comandante dell’unità d’élite Radwan di Hezbollah è stato ucciso in un attacco di droni questa sera nel sud del Libano. Lo dice l’Idf come riporta Times of Israel. Ali Jamal al-Din Jawad è stato colpito nel villaggio di Aabba, nel Libano meridionale
22:16 Katz: “Iran ci ha informato attraverso Ungheria che ha deciso attaccarci”
“L’Iran ha deciso di attaccare Israele”. Lo ha detto lunedì il ministro degli Esteri Israel Katz, come riferisce il Jerusalem Post. Il messaggio dell’Iran è stato inviato a Israele attraverso il ministro degli Esteri ungherese che ha chiamato direttamente Katz.”L’Iran ci ha informato che intende attaccare Israele”, ha detto Katz secondo quanto riporta il Jerusalem Post.
21:04 Blinken: “Evitare escalation nella regione”
Occorre “evitare l’escalation” in Medioriente. E’ quanto chiedono gli Stati Uniti attraverso il segretario di Stato Antony Blinken, che ha avuto colloqui con i suoi omologhi di Egitto e Qatar. A riferirlo è il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller, in un briefing alla stampa. “L’escalation non giova a nessuno”, ha detto, e “soprattutto danneggia milioni di civili che vogliono vivere in pace”, ha aggiunto il funzionario.
19:53 Idf, approvati piani per diversi scenari
Il capo di stato maggiore dell’Idf, tenente generale Herzi Halevi, ha reso noto di aver approvato piani per “diversi scenari”, in relazione al previsto attacco iraniano e di Hezbollah. Lo riporta il Times of Israel.
19:00 Onu, forse nove dipendenti coinvolti in attacco 7 ottobre
Nove membri del personale dell’Unrwa “potrebbero essere stati coinvolti negli attacchi armati del 7 ottobre 2023“. Lo ha affermato Farhan Haq, uno dei portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. Il loro impiego – ha aggiunto – “sarà interrotto nell’interesse dell’Agenzia”. L’indagine dell’ufficio dei servizi di supervisione interna (OIOS) aveva riguardato 19 membri del personale Unrwa.
17:00 Media, negoziati su tregua e ostaggi sospesi fino ad attacco Iran
I negoziati tra Israele e Hamas per un accordo sul cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi sono di fatto sospesi e riprenderanno solo dopo che l’Iran avrà lanciato la sua promessa rappresaglia contro Israele per l’uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran, e dopo che il gruppo fondamentalista avrà scelto un sostituto di Haniyeh. Lo hanno dichiarato al Times of Israel due funzionari che hanno familiarità con la questione. La risposta iraniana potrebbe arrivare già questa sera, mentre Hamas dovrebbe annunciare un nuovo leader nei prossimi giorni, hanno riferito le due fonti.
15:00 Stop voli Lufhtansa per Tel Aviv esteso al 12 agosto
Il gruppo Lufthansa, che include Brussels Airlines, non opererà alcun volo per la città israeliana di Tel Aviv almeno fino al 12 agosto a causa delle crescenti tensioni in Medioriente. Brussels Airlines normalmente vola cinque volte a settimana da e per Tel Aviv. Giovedì, la compagnia aerea belga ha annunciato che non avrebbe operato voli per la città israeliana fino all’8 agosto e oggi ha aggiunto almeno altri quattro giorni. Lo riporta l’agenzia di stampa Belga. Anche Lufthansa e Swiss stanno cancellando i voli per Tel Aviv. Lufthansa aveva precedentemente cancellato i voli per la capitale libanese Beirut dopo che un attacco missilistico attribuito a Hezbollah aveva ucciso 12 adolescenti sulle alture del Golan annesse da Israele. Anche Transavia e Air France hanno sospeso i voli per Beirut fino a nuovo avviso
14:03 Gallant sente Crosetto: “Aggiornato su minacce Iran”
“Ho parlato con il mio amico, il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto. L’ho aggiornato sugli sviluppi della sicurezza e sulle minacce poste dall’Iran e dai suoi delegati. Abbiamo discusso della prontezza e della cooperazione dell’Idf con i nostri alleati”. Lo ha scritto su X il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. “Grazie ministro, per la sua solidarietà, leadership e ferma posizione riguardo alla questione iraniana. Abbiamo anche discusso dell’importanza immediata di raggiungere un accordo per il ritorno degli ostaggi – ha aggiunto – Esortiamo i nostri partner a stare al fianco di Israele in questo momento”.
13:56 Unifil: “Ancora spazio per diplomazia, escalation sarebbe drammatica”
“Da quel che sappiamo negli ultimi giorni i contatti delle parti con i Paesi più importanti si sono ridotti. Questo non significa che non ci sia spazio per una soluzione politica o diplomatica” della crisi tra Israele ed Hezbollah “perché una soluzione militare avrebbe conseguenze catastrofiche non solo per Israele e il Libano ma per l’intera regione”. Così a LaPresse il portavoce della missione Unifil, Andrea Tenenti. A oggi, spiega, la missione non ha avuto “indicazioni particolari” e i Caschi blu di Unifil continuano la loro attività anche di “sostegno alla popolazione”. Il comandante è “in contatto continuo con entrambe le parti per far abbassare le tensioni”.
12:52 Idf: “Uccisa cellula di Hezbollah in Libano”
Stamattina, i membri di una cellula di Hezbollah sono stati uccisi in un attacco con droni a Mays al-Jabal, nel Libano meridionale. Lo ha riferito l’esercito israeliano. Secondo l’Idf, la cellula stava pilotando un drone su Mays al-Jabal. Poco dopo essere stati avvistati, un drone dell’aeronautica militare israeliana li ha colpiti e uccisi.
11:47 Iran: “Legalmente autorizzati a punire Israele”
“Nessuno ha il diritto di dubitare del diritto legale dell’Iran di punire l’aggressore“. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kana’ani, in conferenza stampa, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa iraniana Isna. Il portavoce ha considerato l’azione di Israele nell’assassinio di Ismail Haniyeh a Teheran come una grave violazione delle leggi e dei regolamenti internazionali, che ha violato l’integrità territoriale dell’Iran e le consuetudini politiche della comunità internazionale. “Abbiamo il nostro diritto di difendere la sicurezza nazionale, la sovranità e l’integrità territoriale della nostra terra. Lo consideriamo un diritto decisivo e indiscutibile. Nessuno ha il diritto di dubitare del diritto legale dell’Iran di punire l’aggressore e creare deterrenza contro il regime sionista usurpatore”, ha affermato.
11: 42 Iran: “Non vogliamo l’escalation nella regione”
L’Iran non cerca di aumentare l’escalation nella regione. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kana’ani, in conferenza stampa, secondo quanto riporta l’agenzia iraniana Isna. “Nell’ambito dei suoi sforzi diplomatici, l’Iran ha effettuato ampie comunicazioni con le autorità dei paesi del mondo e delle organizzazioni internazionali e ha tenuto colloqui con il Ministro degli Esteri ad interim di vari paesi”, ha affermato. “Abbiamo espresso le nostre posizioni di base in queste conversazioni. L’Iran non è la ragione dell’escalation della tensione nella regione. L’Iran ha fatto ogni sforzo possibile negli ultimi 10 mesi per fermare la macchina da guerra del regime israeliano – ha aggiunto -. Questo regime sionista, che è la fonte dell’escalation della tensione nella regione, ha risposto negativamente a qualsiasi tentativo di ripristinare la stabilità nella regione e, oltre alla guerra a Gaza, ha portato avanti altre operazioni provocatorie, tra cui terrori extraterritoriali, e ha messo a rischio la stabilità e la sicurezza della regione più che mai”.
11:17 Media: “Egitto non parteciperà a coalizione per respingere attacco Iran”
L’Egitto ha informato la delegazione israeliana di alto livello che si è recata sabato al Cairo per colloqui indiretti con i negoziatori Usa ed egiziani che non farà parte di una coalizione militare regionale per respingere un potenziale attacco di rappresaglia iraniano contro Israele. Ne ha dato notizia il media qatariota al-Araby al-Jadeed sul suo sito. Dall’altro lato Il Cairo ha avvertito Teheran che chiuderà il proprio spazio aereo a qualsiasi azione militare che possa minacciare la sicurezza regionale. I funzionari egiziani hanno detto alle loro controparti iraniane che la misura non deve essere percepita come un comportamento ostile nei confronti di Teheran, ma piuttosto come un modo per salvaguardare gli interessi e la sovranità dell’Egitto.
11:08 Gallant sente Austin: “Israele si difenderà da minacce Iran”
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha parlato nella notte con il suo omologo statunitense, il segretario alla Difesa Lloyd Austin, in un clima di crescente tensione per il previsto attacco iraniano e di Hezbollah al Paese. Secondo una nota diffusa dal ministero della Difesa israeliano e riportata da Times of Israel, Gallant ha informato Austin sugli “sviluppi della sicurezza nella regione e sulla disponibilità dell’Idf a difendere Israele dalle potenziali minacce poste dall’Iran e dai suoi alleati”. “Gallant ha discusso una serie di scenari e le corrispondenti capacità difensive e offensive”, si legge nella nota. Il ministro ha inoltre “espresso il suo apprezzamento al segretario Austin per lo stretto coordinamento militare e strategico tra Israele e gli Stati Uniti” e “ha sottolineato l’importanza della leadership statunitense nella formazione di una coalizione di alleati e partner per difendere Israele e la regione dagli attacchi aerei”.
10:50 Idf: “Ucciso ministro Economia Hamas in raid su Gaza”
L’esercito israeliano ha affermato di aver ucciso il ministro dell’Economia di Hamas Abdel-Fattah Al-Zari’i in un attacco aereo effettuato ieri notte nel centro di Gaza, a Deir al-Balah. Ne dà notizia il Times of Israel. I media palestinesi hanno riferito che anche la madre del ministro è stata uccisa nell’attacco. Secondo l’Idf, Al-Zari’i ha svolto un “ruolo significativo nel dirigere gli sforzi di Hamas per prendere il controllo degli aiuti umanitari che entrano nella Striscia di Gaza” e nella gestione dei mercati controllati da Hamas. Inoltre, era responsabile della distribuzione di carburante, gas e fondi per “attività terroristiche”, ha sostenuto l’esercito.
10:21 Pasdaran: “Israele si accorgerà di aver commesso errori”
“Quando riceveranno un colpo si accorgeranno di aver commesso degli errori. Commettono errori in continuazione”. Lo ha detto ai giornalisti il capo del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica (i pasdaran), Hossein Salami, riferendosi a Israele. “Vedranno il risultato del loro errore. Vedranno quando, come e dove otterranno la loro risposta“, ha minacciato ancora. Salami ha anche parlato del presunto programma di omicidi mirati che sarebbe stato ordito da Israele contro gli scienziati impegnati nel programma nucleare iraniano. “Israele è la culla del terrorismo ed è stato creato da uccisioni e omicidi“, ha affermato, “pensano di poter uccidere gli scienziati nucleari di un altro paese e impedire il percorso di quel paese verso la tecnologia nucleare pacifica. Pensano che uccidendo il leader di un gruppo di resistenza in un altro Paese si concederanno più tempo per vivere. Si stanno solo scavando la fossa”.
09:25 Media: “Da Usa ok a combattimenti dopo prima fase accordo”
Gli Stati Uniti sarebbero disposti a garantire a Israele la possibilità di riprendere i combattimenti nella Striscia di Gaza al termine della prima fase dell’eventuale accordo sugli ostaggi e per un cessate il fuoco. Lo riportano i media israeliani. Questa apertura rappresenterebbe un mezzo per mettere pressione su Hamas affinché rilasci tutti gli ostaggi previsti durante la prima fase. Washington non avrebbe fornito una garanzia scritta, come richiesto da Israele, ma avrebbe accettato, in linea di principio, la possibilità di fornirla se dovesse essere raggiunto un accordo.
08:35 Media: “Due morti in raid Israele in sud Libano”
Due persone sarebbero morte in un presunto raid israeliano con droni su Mays al-Jabal, nel Libano meridionale. Lo riferiscono i media di Beirut, citati da quelli dello Stato ebraico. Al momento, scrive The Times of Israel, non ci sono commenti sul presunto attacco da parte delle forze israeliane di difesa (Idf).
08:32 Turchia esorta connazionali a lasciare il Libano
Il ministero turco degli Esteri ha esortato i connazionali a non recarsi in Libano e quelli già presenti nel Paese a lasciarlo. “A causa dei recenti sviluppi nella nostra regione, esiste la possibilità che la situazione della sicurezza in Libano si deteriori rapidamente – scrive il dicastero in una nota pubblicata sul suo sito web – I nostri cittadini dovrebbero evitare di recarsi in Libano a meno che non sia essenziale; si consiglia ai nostri cittadini in Libano di essere cauti, di non recarsi nelle province di Nabatiyeh, Libano meridionale, Bekaa e Baalbek-Hermel se non necessario, e a coloro che non hanno bisogno di rimanere in Libano si consiglia di lasciare il Paese“.
07:08 Suona allarme in nord Israele: attacco Idf in Cisgiordania
Medioriente sempre più sull’orlo di una guerra regionale. Mentre nel nord di Israele risuonano sirene di allarme – come riportato dall’Idf (l’esercito israeliano, ndr) su Telegram – secondo i media vicini al partito Hezbollah sarebbe in corso da diverse ore un attacco delle forze di Tel Aviv nella città di Nablus, in Cisgiordania. Nell’operazione sarebbero stati catturati diversi combattenti palestinesi.
06:28 Media: “Israele pensa ad attacco preventivo contro Iran”
Israele potrebbe considerare la possibilità di lanciare un attacco preventivo per scoraggiare l’Iran se dovesse scoprire prove inconfutabili che Teheran si sta preparando a sferrare a sua volta un’offensiva. Lo riporta il Times of Israel, secondo cui il premier Benjamin Netanyahu ha convocato ieri sera i responsabili della sicurezza israeliana per una riunione a cui hanno partecipato il ministro della Difesa Yoav Gallant, il capo di Stato Maggiore dell’esercito Herzi Halevi, il capo del Mossad David Barnea e il capo dello Shin Bet Ronen Bar. Durante l’incontro con Netanyahu, è stata discussa l’opzione di colpire l’Iran come misura di deterrenza – ha riferito Ynet – anche se i funzionari della sicurezza hanno sottolineato che una tale mossa sarebbe autorizzata solo se Israele ricevesse informazioni certe che confermino che Teheran sta per lanciare un attacco.
06:22 Idf: “Feriti ufficiale e soldato in attacco dal Libano”
Un ufficiale e un soldato dell’esercito di Israele (Idf) sono rimasti feriti in modo non grave nella notte ad Ayelet HaShahar, nel nord del Paese, in seguito ad un attacco aereo del Libano. Lo riporta lo stesso Idf sul suo canale Telegram, senza specificare però il tipo di arma utilizzata nell’attacco. “Nell’alta Galilea sono stati identificati numerosi obiettivi aerei sospetti provenienti dal Libano – si legge nel post – Sono stati lanciati diversi intercettori verso gli obiettivi ed è stata identificata una caduta vicino ad Ayelet HaShahar”. L’Idf riferisce poi che i due feriti “sono stati portati in ospedale per ricevere cure mediche”.
06:19 Nuovo attacco Houthi nel golfo di Aden: colpita nave liberiana
Un attacco missilistico dei ribelli Houthi dello Yemen ha colpito una nave portacontainer che viaggiava attraverso il Golfo di Aden, il primo assalto del gruppo da quando sono stati colpiti dagli attacchi aerei israeliani. Le autorità hanno affermato domenica che la nave batteva bandiera liberiana. Gli Houthi hanno rivendicato l’attacco ma non hanno fornito spiegazioni per la pausa di due settimane nei loro attacchi alle spedizioni attraverso il corridoio del Mar Rosso. Ma la ripresa di sabato arriva dopo l’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh in Iran, il principale benefattore degli Houthi, tra le rinnovate preoccupazioni per lo scoppio della guerra in un conflitto regionale. I ribelli hanno affermato separatamente di aver abbattuto un altro drone spia statunitense domenica, pubblicando in seguito le immagini del relitto dell’aereo sul fianco della montagna.
06:08 Media: “Due morti per raid Israele in striscia Gaza”
È di due morti tra i civili e diversi feriti il bilancio di un raid israeliano di ieri notte a Deir al-Balah, nella striscia di Gaza. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui si è trattato di un bombardamento che aveva come bersaglio una abitazione
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