Zelensky: "Mosca ha portato la guerra nella nostra terra, la sentirà"

Una svolta nella guerra russo-Ucraina. L’incursione a sorpresa delle forze di Kiev nel territorio russo e i caccia F-16 in volo guidati dagli ucraini rappresentano una nuova fase, inattesa, nel conflitto. Le forze armate ucraine avrebbero infranto almeno due linee di difesa russe e stanno avanzando di circa 10 chilometri all’interno della regione russa di Kursk. Questo avvenimento è stato definito dagli analisti come una “pietra miliare significativa” nel conflitto, sottolineando la capacità dell’esercito ucraino di condurre operazioni offensive efficaci anche in territorio nemico. Stando al Washington Post, le forze ucraine sarebbero arrivate a controllare la stazione per la misurazione del gas di Sudzha, situata circa otto chilometri all’interno del territorio russo. Si tratta dell’ultimo punto di trasferimento ancora operativo, per il gasdotto che fornisce gas naturale russo all’Europa attraverso l’Ucraina.

La reazione di Mosca

Mosca, concentrata sul fronte ucraino, non si aspettava un simile attacco tanto che è dovuta ricorrere alle forze di frontiera, insieme a unità di rinforzo arrivate e alle riserve in avvicinamento, per arginare l’avanzata del nemico. Il governatore ad interim della regione di Kursk, Alexey Smirnov, ha riferito che le forze aeree russe sono riuscite a intercettare sei droni e cinque missili lanciati dalle truppe ucraine durante la notte, prevenendo ulteriori danni. La reazione russa non si è fatta attendere. Dmitrij Medvedev, vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, ha lanciato un monito, invocando una risposta implacabile. Per l’ex presidente l’operazione militare speciale russa dovrà ora acquisire una dimensione “apertamente extraterritoriale”, suggerendo un’espansione delle operazioni militari russe in profondità nel territorio ucraino, includendo città chiave come Odessa, Kharkiv, e persino Kiev.

Zelensky: “Mosca ha portato la guerra nella nostra terra, ora la sentirà”

Dal lato ucraino, il consigliere presidenziale Mikhailo Podolyak ha sottolineato che ogni escalation all’interno del conflitto è una diretta conseguenza dell'”inequivocabile aggressione” russa. Ha ribadito che l’Ucraina sta esercitando il suo diritto alla legittima difesa contro l’invasione russa, e che la guerra segue le sue regole, con l’aggressore che inevitabilmente affronta le conseguenze delle proprie azioni. “La Russia ha portato la guerra nella nostra terra e dovrebbe sentire cosa ha fatto“, è stato il commento del presidente Volodmyr Zelensky.

Primi F-16 in volo su Kherson

Che la guerra russo-Ucraina abbia intrapreso una nuova fase lo dimostra anche l’uso per la prima volta degli aerei F-16 forniti dai Paesi occidentali che sarebbero stati avvistati nella regione di Kherson, occupata dai russi. Esulta Zelensky per il risultato raggiunto dopo tanta fatica nel convincere gli alleati: “Gli F-16 sono già nei cieli ucraini e ce ne saranno altri“, ha affermato Zelensky. L’Europa sta monitorando da vicino l’evoluzione della situazione. Per la Commissione europeal’Ucraina ha il diritto di attaccare il nemico ovunque lo ritenga necessario, sul suo territorio, ma anche sul territorio del nemico“, ha affermato il portavoce Peter Stano. Anche per il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, l’azione nel territorio di Kursk “è una reazione dell’Ucraina nei confronti dell’invasione russa“. Il titolare della Farnesina ha poi ricordato che l’Italia non è in guerra con la Russia e che “le nostre armi non devono essere utilizzate in territorio russo“.

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