L'emendamento controverso vieta di parlare delle cosiddette "scelte sessuali non tradizionali" nelle scuole
Dimostranti si sono radunati davanti al parlamento a Sofia in Bulgaria giovedì per protestare contro un controverso emendamento legale adottato il giorno prima, che vieta di parlare di LGBTQ+ e delle cosiddette “scelte sessuali non tradizionali” nelle scuole. La manifestazione è stata organizzata da gruppi femministi, LGBTQ+ e altre associazioni per i diritti, che chiedono l’annullamento dell’emendamento, approvato nel contesto della legislazione sull’istruzione del paese e introdotto dal partito pro-russo Vazrazhdane, ma passato anche con i voti di alcuni partiti europeisti. L’assemblea ha dato il via libera anche a una legge che definisce “orientamento sessuale non tradizionale” come quello “diverso dalle nozioni generalmente accettate e stabilite nella tradizione giuridica bulgara di attrazione emotiva, romantica, sessuale o sensuale tra persone di sesso opposto“.
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