Il premier israeliano Netanyahu smentisce le notizie dei media ebraici secondo cui i vertici militari sono sempre più frustrati
Parlando alla riunione di gabinetto, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha smentito le notizie dei media ebraici secondo cui i vertici militari sono sempre più frustrati dal fatto che il governo non stia fornendo un obiettivo chiaro a Gaza. Lo riporta il Times of Israel. “Ho sentito dai media che non c’è alcun obiettivo nei combattimenti a Gaza e che il livello politico sta impedendo all’Idf di progredire”, ha detto Netanyahu al sito di notizie Ynet dall’interno dell’incontro a porte chiuse. “Non è vero”, dice. “L’obiettivo è la vittoria. L’Idf sta distruggendo Hamas in modo sistematico con l’obiettivo di demolire le capacità militari e di governo di Hamas, e in concomitanza con la liberazione degli ostaggi”.
No di Hamas a nuovi colloqui per il cessate il fuoco a Gaza
Intanto Hamas ha confermato di aver respinto l’invito di Stati Uniti, Qatar ed Egitto per partecipare a un nuovo round di colloqui per il cessate il fuoco a Gaza previsto per giovedì. Hamas ha rivendicato diverse ragioni per la sua decisione a partire dalle nuove condizioni e le richieste presentate di recente dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, l’assassinio del leader politico dell’organizzazione Ismail Haniyeh e i recenti attacchi aerei israeliani a Gaza che hanno ucciso decine di palestinesi, molti dei quali civili. Una decisione che – riporta Axios – è uno stop significativo per gli sforzi dell’amministrazione Biden di raggiungere un accordo per la liberazione degli ostaggi e il cessate il fuoco e impedire che il conflitto di Gaza si trasformi in una guerra regionale.
Hamas: “Si attui piano Biden piuttosto che nuovi colloqui”
Hamas in una nota riportata dai media arabi ha chiesto ai mediatori di “presentare un piano per attuare quanto concordato dal movimento il 2 luglio 2024, sulla base della visione di Biden e della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite” invece di impegnarsi in nuovi colloqui per un accordo. “I mediatori dovrebbero imporre questo agli occupanti (Lo Stato di Israele, ndr) invece di perseguire ulteriori round di negoziati o nuove proposte che fornirebbero copertura agli aggressori e concederebbero loro più tempo per continuare il genocidio contro il nostro popolo”, aggiunge la dichiarazione.
Un alto funzionario israeliano coinvolto nei negoziati ha affermato ad Axios che la dichiarazione di Hamas di non voler prendere parte ai negoziati per il cessate il fuoco in programmati per giovedì è “una mossa tattica in vista di un possibile attacco da parte di Iran e Hezbollah e nel tentativo di ottenere condizioni migliori per l’accordo”. Il funzionario ha aggiunto che “se Hamas non verrà al tavolo, continueremo a decimare le loro forze a Gaza”.
Gallant: “Se Iran o Hezbollah attaccano risposta sarà senza precedenti”
Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha detto che Israele porterà avanti operazioni militari in una modalità mai vista prima se verrà attaccato da Iran e Hezbollah. Lo riporta il Times of Israel. “Abbiamo capacità significative. Spero che lo prendano in considerazione e non portino una guerra su fronti aggiuntivi”, ha detto parlando alle reclute della base militare di Tel Hashomer. Gallant ha aggiunto che Israele sta combattendo per la sua esistenza in un “ambiente ostile”.
Attacco contro israeliani in Cisgiordania, un morto
Un uomo e morto e un altro è rimasto gravemente ferito in seguito a un attacco contro un veicolo nei pressi di Mehola, insediamento israeliano in Cisgiordania. Lo riporta il Times of Israel. I due si trovavano su un automobile in corsa che sarebbe stata raggiunta da colpi d’arma da fuoco. I soldati dell’Idf – si legge ancora – sono sul posto alla caccia dei responsabili.
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