Forze armate russe conducono operazioni di combattimento contro formazioni ucraine nel distretto di Sudzhansky

Ucraina, continua l’offensiva di Kiev a Kursk. Mosca: “Risposta sarà dura”

Zelensky agli alleati: "Eliminare restrizioni su azioni difensive"

Mosca annuncia una “risposta dura” all’offensiva che Kiev sta portando avanti da alcuni giorni nel Kursk, ma per le truppe russe la situazione nella regione al confine con l’Ucraina è ancora difficile. A dimostrare la penetrazione nel territorio della Federazione Russa da parte dei militari di Kiev è un filmato in cui i soldati si sono ritratti mentre innalzano la bandiera gialla e blu del proprio Paese e ne calpestano una russa. Le immagini – verificate dalla Bbc – sarebbero state girate in un edificio amministrativo del villaggio di Guevo, nella regione di Kursk a poco più di 3 km all’interno del confine russo. Dalla zona sono fuggiti altri 8mila cittadini mentre i feriti in seguito agli scontri sarebbero una settantina, fra loro anche otto bambini. La Russia ha inviato in loco altri rinforzi e ha annunciato di aver “respinto” il tentativo delle truppe di Kiev di penetrare in profondità nel territorio della regione.

Zelensky agli alleati: “Eliminare restrizioni su azioni difensive”

Mosca chiede alle organizzazioni internazionali di condannare gli attacchi “terroristici” di Kiev dicendosi però sicura che “la risposta sarà il vergognoso silenzio delle strutture competenti”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dal canto suo, torna a invocare “decisioni forti” da parte degli “nostri partner” per “eliminare le restrizioni sulle nostre azioni difensive”. Secondo Kiev “per fermare il terrorismo russo” non sarebbe infatti sufficiente “lo scudo aereo in grado di proteggere tutte le nostre città e comunità”. Nel frattempo la Russia ha lanciato un attacco missilistico su Kiev. Nel raid sono morte due persone, padre e figlio. Secondo Zelensky le truppe di Mosca avrebbero utilizzato “un missile nordcoreano”. L’obiettivo a breve termine dell’Ucraina resta comunque chiaro, ovvero mettere “pressione sull’aggressore” portando la guerra direttamente all’interno del suo territorio.