Il segretario di Stato americano in visita di Stato a Gerusalemme. Il ministro della difesa Gallant: "Operazione a Gaza deve continuare"

A Gerusalemme l’incontro fra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il segretario di Stato Usa Antony Blinken . Lo riferisce il Times of Israel, aggiungendo che a seguire c’è stato a Tel Aviv un meeting fra Blinken e il ministro della Difesa Yoav Gallant. Stamattina, invece, il diplomatico ha incontrato il presidente Isaac Herzog.

L’ufficio del primo ministro ha fatto sapere che dopo il bilaterale ci sarà un secondo incontro, esteso a un formato allargato. Lo riporta il Times of Israel, spiegando che ad affiancare Netanyahu c’erano il ministro degli Affari Strategici Ron Dermer, il segretario militare Roman Gofman, il consigliere politico Ophir Falk, il responsabile degli ostaggi Gal Hirsch e altri consiglieri di alto livello, mentre a Blinken si è unito l’ambasciatore Usa in Israele Jack Lew.

 

Blinken: “Da Israele ok a proposta tregua Usa, ora tocca Hamas” 

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato che Israele ha accettato una proposta ponte per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza e ha invitato Hamas a fare lo stesso. Parlando ai giornalisti a Tel Aviv ha detto che “in un incontro molto costruttivo, Netanyahu ha confermato che Israele accetta la nostra offerta di mediazione. Ora Hamas dovrebbe fare lo stesso”. Blinken ha aggiunto: “I mediatori dovrebbero riunirsi e completare un processo in cui concorderanno su come attuare gli impegni che figurano nell’accordo. Si tratta di questioni ancora complesse che richiederanno decisioni difficili. C’è un senso di urgenza qui e in tutta la regione per arrivare al traguardo, e arrivarci il prima possibile”.

Gallant a Blinken: “Operazione a Gaza deve continuare”

Secondo il suo ufficio, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto al segretario di Stato americano in visita Antony Blinken che “l’apparato di difesa israeliano è impegnato a continuare a operare a Gaza finché non saranno raggiunti gli obiettivi della guerra: il ritorno degli ostaggi e lo smantellamento di Hamas”. “Il ministro ha sottolineato l’importanza della pressione militare in corso esercitata da Israele su Hamas, insieme alla necessità della pressione politica continua degli Stati Uniti su Hamas, fino a quando non verrà raggiunto un quadro che consentirà il ritorno degli ostaggi in Israele“, si legge in un comunicato, come riporta il Times of Israel. 

Blinken: “Forse questa è ultima possibilità per tregua” 

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken, in visita in Israele per spingere per una tregua a Gaza, ha detto lunedì che i negoziati in corso sono “forse l’ultima” possibilità di raggiungere un accordo per porre fine alla guerra.”Questo è un momento decisivo, probabilmente la migliore, forse l’ultima, opportunità per riportare a casa gli ostaggi, per ottenere un cessate il fuoco e per mettere tutti sulla strada migliore per una pace e una sicurezza durature”, ha detto Blinken, stando a quanto riporta la stampa locale, mentre incontrava il Presidente israeliano Isaac Herzog nel suo nono viaggio nella regione da quando è scoppiata la guerra tra Israele e Hamas in ottobre. 

Diversamente da Herzog, nelle sue dichiarazioni Blinken non ha attribuito a Hamas la responsabilità del fatto che non ci sia ancora un accordo. “È tempo che venga fatto. È anche tempo di assicurarci che nessuno prenda misure che potrebbero far deragliare questo processo. Quindi stiamo cercando di assicurarci che non ci sia un’escalation, che non ci siano provocazioni, che non ci siano azioni che in qualche modo potrebbero allontanarci dal portare a termine questo accordo o che portino un’escalation del conflitto in altri luoghi e con maggiore intensità”, ha detto Blinken. Il capo della diplomazia Usa è giunto in Israele ieri per la nona volta dall’inizio della guerra a Gaza. Blinken prova così a dare una spinta per il raggiungimento di un accordo per cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi.

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