Attacco preventivo di Tel Aviv nel Libano meridionale, dalle milizie 320 razzi

E’ scontro aperto tra Israele e le milizie libanesi di Hezbollah: uno scambio di attacchi aerei da questa mattina ha coinvolto il Medioriente. Mentre al Cairo si cerca di arrivare a un accordo sul cessate il fuoco a Gaza e per la liberazione degli ostaggi, Israele ha lanciato verso le 4 del mattino tra sabato e domenica una serie di raid in Libano in quello che ha definito “un attacco preventivo” contro Hezbollah. Secondo l’intelligence, il gruppo sciita sostenuto dall’Iran aveva programmato i lanciatori di missili alle 5 del mattino in direzione di Tel Aviv. Hezbollah da settimane minaccia la rappresaglia per l’uccisione a Beirut a luglio dell’alto comandante Fouad Shukr, così come l’Iran ha promesso di vendicare l’assassinio a Teheran del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Tre persone sono morte in LibanoIN AGGIORNAMENTO

Hamas lancia razzo contro Tel Aviv, nessun ferito

Le Brigate Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno rilasciato una dichiarazione in cui affermano che i loro combattenti hanno lanciato un razzo ‘M90’ contro Tel Aviv. Lo riferisce Al Jazeera. “Questo è in risposta ai massacri perpetrati contro i civili e allo sfollamento forzato del nostro popolo”, ha dichiarato il braccio armato del gruppo Hamas. Il Times of Israel riferisce che le sirene hanno suonato nella città centrale di Rishon Lezion, situata a sud di Tel Aviv, e che l’attacco è stato lanciato da Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo l’Idf, il razzo ha colpito un’area aperta, ma non ci sono notizie di feriti.

Per Hamas false le voci di accordo imminente su cessate il fuoco

Le voci di un imminente accordo sul cessate il fuoco a Gaza sono false. Lo ha detto il funzionario di Hamas Osama Hamdan parlando ad Al-Aqsa TV, come riportano i media internazionali. Hamdan ha affermato che il gruppo respinge le nuove condizioni israeliane per il cessate il fuoco e che si attiene alla proposta di tregua e di rilascio degli ostaggi presentata il 2 luglio.

Trump: “Stiamo andando verso la terza guerra mondiale”

Chi sta negoziando per noi in Medioriente? Le bombe cadono dappertutto. Sleepy Joe sta dormendo su una spiaggia in California, ferocemente esiliato dai Democratici, e la compagna Kamala sta facendo un tour in autobus per la campagna elettorale con ‘Tampon Tim’, il suo pessimo vicepresidente. Non facciamo la Terza guerra mondiale, perché è lì che ci stiamo dirigendo!” Lo ha scritto su X l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Nasrallah: “Se risultato attacchi insufficiente colpiremo ancora”

“Se il risultato” degli attacchi di oggi “non sarà sufficiente, ci riserveremo il diritto di rispondere un’altra volta“. Così il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, in un discorso trasmesso dalla tv libanese Al Mayadeen, in riferimento all’attacco di oggi contro Israele.

Nasrallah: “Israele ha superato tutte le linee rosse”

Israele ha attaccato settimane fa il sobborgo meridionale di Beirut, superando tutte le linee rosse“. Così il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, in un discorso trasmesso dalla tv libanese Al Mayadeen, in riferimento all’assassinio dell’alto comandante del gruppo Fouad Shukr. “Stavamo valutando se l’Asse della resistenza avrebbe reagito nello stesso momento, e abbiamo aspettato di dare una possibilità ai negoziati su Gaza. A seguito della consultazione abbiamo deciso di attuare la nostra operazione individualmente per considerazioni che emergeranno nel tempo”, ha aggiunto.

Soldato Marina israeliana ucciso e 2 feriti in attacco Hezbollah

Un soldato israeliano di 21 anni che era a bordo di una nave della Marina è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti durante l’attacco di questa mattina di Hezbollah nel nord di Israele. Secondo un’indagine preliminare dell’IDF, i soldati su una motovedetta di classe Dvora al largo della costa del nord di Israele sono stati colpiti da schegge di un missile intercettore Iron Dome, mentre almeno due droni di Hezbollah sorvolavano la zona. Lo riporta The Times of Israel.

Netanyahu: “Attacco in Libano non è la fine della storia”

L’attacco preventivo di Israele contro Hezbollah in Libano di questa mattina non è “la fine della storia”. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, sottolineando che “Nasrallah di Hezbollah a Beirut e Khamenei a Teheran dovrebbero sapere che questo è un altro passo sulla strada per cambiare la situazione nel nord e riportare i nostri residenti sani e salvi nelle loro case”.

Hezbollah: due membri uccisi in attacchi israeliani

Hezbollah ha annunciato la morte di due membri uccisi “sulla strada per Gerusalemme”, espressione usata per indicare gli operativi uccisi negli attacchi israeliani. L’annuncio arriva dopo una grande ondata di attacchi aerei israeliani nel Libano meridionale questa mattina. Le due morti portano il bilancio delle vittime di Hezbollah dall’inizio della guerra nella Striscia di Gaza ad almeno 430. Lo riporta The Times of Israel.

Ripresi i colloqui al Cairo

Sono ripresi oggi al Cairo i colloqui per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, nonostante l’escalation tra Israele ed Hezbollah. La delegazione israeliana è nella capitale egiziana per discutere i punti in sospeso, in particolare l’asse Filadelfia e il valico di Rafah. Hamas, la cui delegazione si è recata ieri al Cairo guidata dal vice capo a Gaza Khalil Al-Hayya e che non partecipa direttamente ai colloqui, ha chiesto garanzie e impegni scritti. Lo riportano Al Arabiya e Al Hadath.

Houthi si congratulano con Hezbollah, risposta forte al nemico

I ribelli Houthi dello Yemen, sostenuti dall’Iran, hanno elogiato gli attacchi degli Hezbollah libanesi contro Israele e hanno rinnovato le minacce di lanciare il proprio assalto in risposta agli attacchi israeliani su un porto nello Yemen.”Ci congratuliamo con Hezbollah e il suo segretario generale per il grande e coraggioso attacco effettuato dalla resistenza questa mattina contro il nemico israeliano”, hanno affermato gli Houthi in una dichiarazione. I ribelli yemeniti hanno aggiunto che “la risposta forte ed efficace conferma che la resistenza è capace, forte e veritiera nelle sue promesse e minacce”.

Herzog: “Azione preventiva contro Hezbollah per difenderci”

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha lodato “l’azione decisiva” messa in campo questa mattina da Israele contro Hezbollah affermando che è in linea con il “dovere del Paese di difendere se stesso e i suoi cittadini dalla minaccia del terrorismo”. “Esprimo gratitudine e sostegno alle nostre figlie e ai nostri figli nelle forze di difesa israeliane, così come nei servizi di sicurezza, emergenza e salvataggio, per i loro incessanti sforzi su tutti i fronti di battaglia”, ha scritto su X. “I loro immensi sacrifici nel contrastare gli atti malvagi dei nostri nemici e nel difendere lo Stato di Israele e i suoi cittadini meritano il nostro più profondo ringraziamento. Li abbraccio tutti con profonda gratitudine”, ha aggiunto

Egitto mette in guarda da apertura nuovo fronte in Libano

L’Egitto ha “messo in guardia” in merito ai “pericoli” legati all’apertura di un nuovo fronte di guerra in Libano. Lo afferma in comunicato il suo ministero degli Esteri del Cairo che chiede “stabilità” dopo lo scontro avvenuto alle prime ore dell’alba tra Israele e Hezbollah. 

In giornata discorso di Nasrallah

Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, terrà un discorso in giornata dopo il raid effettuato sul nord di Israele dalla milizia sciita. Lo riporta ‘L’Orient le Jour’ giornale libanese. Il discorso dovrebbe tenersi alle 18 ora di Beirut, le 17 in Italia. 

 

Idf, Hezbollah era pronto a lanciare fino a 6mila razzi

L’Idf stima che Hezbollah fosse pronto a lanciare fino a 6mila fra razzi a droni sul territorio israeliano se non ci fosse stato il raid preventivo messo in atto dall’esercito. Lo riporta Channel 12 citando fonti qualificate. La maggior parte dei razzi – viene spiegato – avevano come obiettivo il nord di Israele mentre alcuni missili di precisioni erano puntati verso il centro dello Stato ebraico. 

Media Beirut: tre morti dopo raid israeliano 

I media libanesi, citati dal Times of Israel, riferiscono di due vittime nella regione di Tiro nella parte meridionale del Paese dopo il raid israeliano avvenuto alle prime luci dell’alba. In precedenza, un membro del Movimento Amal, alleato di Hezbollah, era stato ucciso in un attacco dell’IDF a Khiam portando a tre il totale delle vittime. 

I militari italiani in Libano al sicuro nei bunker

I militari italiani impegnati in missioni in Libano “stanno tutti bene”. Lo apprende LaPresse da fonti qualificate. I nostri militari sono nei bunker, o comunque al sicuro, da questa mattina alle 4.30. Al momento gli attacchi “sembrano terminati”. 

Idf, da Libano lanciati circa 210 razzi e 20 droni

L’Idf ha reso noto che circa 210 razzi e circa 20 droni sono stati lanciati dal Libano nel nord di Israele durante l’attacco di Hezbollah questa mattina. Alcuni proiettili sono stati intercettati, mentre altri hanno avuto un impatto, provocando alcuni danni. Molti razzi hanno colpito anche aree aperte.

Hezbollah, per oggi nostro attacco è concluso

Hezbollah ha affermato di aver “completato” la sua risposta all’uccisione del comandante militare del gruppo terroristico, Fuad Shukr, per la giornata di oggi. Lo riporta il Times of Israel. Il quotidiano israeliano aggiunge che non è escluso che ulteriori attacchi da parte della milizia sciita non possano arrivare nella giornata di domani. 

Un morto in Libano

E’ di almeno un morto il bilancio del raid effettuato da Israele nel sud del Libano. Lo riportano i media di Beirut. Si tratterebbe di una persona colpita in un’auto nella città meridionale di Khiam. L’esercito israeliano ha effettuato attacchi preventivi nel sud del Libano mentre Hezbollah ha risposto lanciando una raffica di razzi verso lo Stato ebraico.

Netanyahu: “Visti preparativi attacco abbiamo agito”

“Questa mattina abbiamo scoperto che Hezbollah si preparava ad attaccare Israele”. Per questo motivo, “dopo una consultazione con il ministro della Difesa e con il capo dello staff dell’IDF, abbiamo incaricato l’IDF di agire in modo proattivo per rimuovere la minaccia”. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, citato dai media locali, nel corso della riunione del Gabinetto di sicurezza indetta stamattina. L’IDF “sta lavorando intensamente per contrastare le minacce”, ha aggiunto. “Siamo determinati a fare di tutto per proteggere il nostro Paese, riportare i residenti del nord sani e salvi verso le loro case e continuare a seguire una semplice regola: colpiamo chi ci fa del male”.

Nyt, missili Hezbollah programmati alle 5 del mattino

L’attacco preventivo di Israele era rivolto ai lanciatori di missili in Libano che erano stati programmati per essere lanciati alle 5 del mattino in direzione di Tel Aviv. Lo riporta in New York Times citando un funzionario dell’Intelligence occidentale. Lo stesso funzionario ha detto che tutti i lanciatori che sono stati presi di mira sono stati distrutti e che Israele si aspettava una dura risposta da parte di Hezbollah.

Stato di emergenza in Israele per 48 ore

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato una situazione di emergenza per le prossime 48 ore, secondo quanto riferito dai media israeliani questa mattina.Lo stato di emergenza consentirà all’IDF di stabilire istruzioni per il pubblico, limitare gli assembramenti e chiudere i siti nelle aree interessate.

Netanyahu convoca il gabinetto di sicurezza

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu convocherà il suo gabinetto di sicurezza alle 7 ora locale (04:00 GMT). Lo confermano i media israeliani.Il Times of Israel riferisce che Netanyahu e il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant erano in precedenza nel quartier generale dell’esercito israeliano a Tel Aviv “gestire l’incidente” nel nord.

Hezbollah, rappresaglia per omicidio di Fuad Shukr

Hezbollah ha annunciato di aver lanciato un attacco contro Israele con un “gran numero di droni” come risposta iniziale all’uccisione di Fouad Shukur, un alto comandante del gruppo, in un attacco nella periferia meridionale di Beirut il mese scorso. Hezbollah ha affermato che l’attacco aveva come obiettivo “un obiettivo militare israeliano qualitativo che sarà annunciato in seguito” e “un certo numero di siti e caserme nemiche e piattaforme Iron Dome”. Hezbollah ha affermato che interromperà i combattimenti se ci sarà un cessate il fuoco.

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