Il direttore dei servizi segreti russi Sergey Naryshkin all'agenzia Tass

Il direttore dei servizi segreti russi, Sergey Naryshkin, ritiene che il fondatore di Telegram Pavel Durov non rivelerà informazioni sensibili all’Occidente durante la sua detenzione in Francia. Lo ha detto all’agenzia Tass. “Spero davvero che non permetterà” il trasferimento di tali informazioni, ha affermato Naryshkin, rispondendo alla domanda se ci siano preoccupazioni in questo senso. 

Cremlino: “Francia fornisca prove contro Durov o è caso politico”

 Il caso del fondatore di Telegram Pavel Durov, detenuto a Parigi, potrebbe essere considerato politico se le autorità francesi non dovessero fornire prove serie a sostegno delle accuse contro di lui. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, come riporta l’agenzia Tass. “Le accuse sono davvero molto gravi e richiedono una base di prove”, ha detto Peskov ai giornalisti, “altrimenti, ci sarà un tentativo diretto di limitare la libertà di comunicazione e, si potrebbe anche dire, un’intimidazione diretta verso il capo di una grande azienda”. “Ciò sarebbe esattamente la deriva politica che il signor presidente francese Emmanuel Macron ha negato ieri”, ha concluso Peskov.

Prorogata di 48 ore custodia in carcere per Pavel Durov

Un giudice francese ha prorogato la custodia della polizia per l’amministratore delegato della popolare app di messaggistica Telegram, Pavel Durov. Un comunicato dell’ufficio del procuratore di Parigi ha affermato che l’ordine di custodia della polizia nei confronti di Durov è stato esteso ieri sera per un massimo di 48 ore. Dopodiché, le autorità francesi dovranno rilasciarlo o incriminarlo. Durov è cittadino russo, francese, degli Emirati Arabi Uniti e dell’isola caraibica di Saint Kitts e Nevis. Il ministero degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti ha dichiarato di “seguire da vicino il caso” e di aver chiesto alla Francia di fornire a Durov “tutti i servizi consolari necessari in modo urgente”.

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