Resta alta la tensione in Medioriente: occhi puntati soprattutto sulla Cisgiordania, dove l’esercito israeliano ha avviato un’operazione a Jenin e Tulkarem, nella quale secondo i dati della Mezzaluna Rossa sono morte almeno 10 persone. Intanto due membri della Jihad Islamica e di Hezbollah sono stati uccisi in raid israeliani sulla Siria, mentre il premier israeliano Netanyahu ha visitato il confine nord del Paese con il Libano. Ecco tutte le notizie di oggi sulla situazione IN DIRETTA
Il corpo di un soldato israeliano ucciso e rapito da Hamas il 7 ottobre è stato recuperato dall’esercito nella notte nella Striscia di Gaza meridionale. Lo annunciano le Forze di difesa israeliane (Idf). La famiglia ha chiesto che il suo nome non venisse divulgato. Dopo l’operazione notturna, 103 dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre rimangono a Gaza, compresi i corpi di 33 persone la cui morte è stata confermata dall’Idf. Lo riporta il Times of Israel
Visitando il confine libanese dopo un briefing con il Comando Settentrionale dell’esercito israeliano, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha affermato che il ritorno dei residenti sfollati nel nord di Israele è un “obiettivo nazionale”. “Qualche giorno fa, abbiamo sventato un attacco a sorpresa di Hezbollah contro lo Stato di Israele. Abbiamo distrutto migliaia di razzi a corto raggio, che erano diretti verso la Galilea e il Golan”, ha detto Netanyahu, “abbiamo fermato tutti i droni puntati contro lo Stato di Israele, la Galilea e il centro”. “Quando sarà la fine della storia?”, ha aggiunto, “solo quando potremo riportare la sicurezza e i residenti nelle loro case in sicurezza. Non è una dichiarazione, non è uno slogan, è un obiettivo nazionale prima di tutto. Siamo impegnati a raggiungerlo, e lo raggiungeremo, con il vostro aiuto e con l’aiuto di Dio”. Lo riporta il Times of Israel.
Gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro alcuni coloni israeliani per le violenze in Cisgiordania. “Nell’ambito degli sforzi degli Stati Uniti per affrontare i livelli estremi di instabilità e violenza contro i civili in Cisgiordania, oggi stiamo adottando ulteriori misure contro coloro che sono coinvolti in attività violente in quel Paese o forniscono loro sostegno materiale”, ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller. I sanzionati sono l’organizzazione non governativa israeliana Hashomer Yosh che fornisce supporto materiale all’avamposto Meitarim Farm, da dove sono stati allontanati i palestinesi a fine gennaio. “I volontari di Hashomer Yosh hanno recintato il villaggio per impedire ai residenti di tornare”, ha spiegato Miller. L’altro sanzionato è Yitzhak Levi Filant, coordinatore della sicurezza civile dell’insediamento di Yitzhar in Cisgiordania e “impegnato in attività maligne al di fuori dell’ambito della sua autorità”. Nel febbraio 2024, ad esempio, ha guidato un gruppo di coloni armati per istituire posti di blocco e condurre pattuglie per inseguire e attaccare i palestinesi nelle loro terre ed espellerli con la forza.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha visitato questa mattina la zona di confine settentrionale di Israele con il Libano. Lo ha affermato il sui ufficio in una concisa dichiarazione che non aggiunge alcun dettaglio. Lo riporta il Times of Israel.
L’esercito israeliano (Idf) ha confermato di aver effettuato oggi un attacco con droni in Siria, uccidendo un importante membro della Jihad islamica palestinese. Secondo l’Idf, l’attacco aereo sul lato siriano dell’autostrada Beirut-Damasco, vicino al confine tra Libano e Siria, ha ucciso Firas Qasem. “Qasem è stato incaricato di elaborare piani operativi per l’organizzazione terroristica in Siria e Libano e ha avuto un ruolo centrale nel reclutamento di terroristi palestinesi nell’organizzazione terroristica Hezbollah, allo scopo di portare a termine operazioni terroristiche dal Libano contro lo Stato di Israele”, afferma l’Idf. Lo riporta il Times of Israel. Altri due membri della Jihad palestinese sono stati uccisi nell’attacco, insieme al membro di Hezbollah Muhammad Taha. I quattro stavano guidando dalla Siria al Libano per svolgere operazioni per conto di Hezbollah.
Farhan al-Qadi, l’ostaggio liberato ieri dall’esercito israeliano in un tunnel a Gaza, ha raccontato ai suoi parenti delle dure condizioni in cui è stato detenuto da Hamas. L’uomo ha ricordato di essere stato lasciato solo in un tunnel, provocando in lui un distacco dal mondo esterno. Ha visto a malapena la luce del sole durante i mesi di prigionia. Lo riporta Ynet. “Non lo auguro a nessuno, quindi fate di tutto per riportare gli ostaggi a casa”, ha detto ricongiungendosi con la sua famiglia.
Il giornale Jewish Chronicle ha riferito da fonti di intelligence che il leader di Hamas Yahya Sinwar si è circondato di 22 ostaggi vivi e li usa come scudo umano per proteggersi da possibili attacchi di Israele. Secondo il rapporto, il resto dei rapiti è nelle mani di organizzazioni palestinesi minori.
Un tunnel di Hamas lungo tre chilometri, situato nell’area del corridoio Netzarim nella Striscia di Gaza centrale, è stato recentemente demolito dai genieri. Lo ha affermato l’Idf. Secondo l’esercito, che ha diffuso il filmato dell’esplosione del tunnel, una parte del tunnel era stata distrutta durante la guerra di Gaza del 2014, ma nel corso degli anni Hamas ha lavorato per ricostruirlo.
L’esercito israeliano ha ordinato ai residenti del campo profughi di Nur Shams, a est di Tulkarem, in Cisgiordania, di evacuare entro quattro ore. Una fonte della sicurezza ha informato l’agenzia palestinese Wafa che è stato ordinato ai residenti di lasciare il campo e che sarà allestita una postazione militare nel quartiere al-Maslakh del campo per perquisire gli abitanti prima che se ne vadano.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani afferma che la recente operazione militare israeliana in Cisgiordania è condotta “in un modo che viola il diritto internazionale e rischia di infiammare ulteriormente una situazione già esplosiva”. “La violenza tra le Forze di sicurezza israeliane (Idf) e i palestinesi armati in Cisgiordania non costituisce un conflitto armato ai sensi del diritto internazionale umanitario”, si legge in una nota che aggiunge che “l’uso della forza in Cisgiordania deve rispettare le norme sui diritti umani“. L’Alto Commissariato ha anche condannato la “risposta sempre più militare” delle forze di sicurezza israeliane nella Cisgiordania occupata.
L’ala armata di Fatah, in una dichiarazione riportata dai media arabi, afferma che sta prendendo parte ai combattimenti in corso in Cisgiordania dopo l’ampia operazione antiterrorismo lanciata dall’Idf.
Hamas chiede alle forze palestinesi fedeli all’Anp in Cisgiordania di sollevarsi contro Israele e di “unirsi alla sacra battaglia del nostro popolo“. Secondo l’organizzazione palestinese il vasto raid antiterrorismo dell’Idf significa che “l’occupante vuole imporre un nuovo stato di cose sul terreno per annettere la Cisgiordania“, si legge nella dichiarazione riporta dai media arabi.
“L’escalation della guerra israeliana in Cisgiordania contro le città, i villaggi e i campi di Jenin, Tulkarem, Tubas e altre città palestinesi, oltre al genocidio nella Striscia di Gaza, porterà a risultati terribili e pericolosi“. È quanto ha detto il portavoce ufficiale della presidenza dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Nabil Abu Rudeineh, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa. “Il mondo deve agire immediatamente e con urgenza per frenare questo governo estremista (di Israele ndr.) che rappresenta una minaccia per la stabilità della regione e del mondo intero”, ha aggiunto il portavoce.
L’Idf sta “lavorando intensamente da stasera nei campi profughi di Jenin e Tulkarem per contrastare le infrastrutture terroristiche islamico-iraniane che vi sono state installate”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz. “L’Iran sta lavorando per creare un fronte terroristico orientale contro Israele in Cisgiordania, secondo il modello di Gaza e del Libano, finanziando e armando i terroristi e contrabbandando armi avanzate dalla Giordania“, ha aggiunto. “Dobbiamo affrontare la minaccia proprio come affrontiamo le infrastrutture terroristiche a Gaza, compresa l’evacuazione temporanea dei residenti palestinesi e qualunque misura sia necessaria. Questa è una guerra per tutto e dobbiamo vincerla”, ha concluso.
L’operazione su vasta scala messa in atto da Israele nella Cisgiordania settentrionale dovrebbe durare diversi giorni. Lo riporta il Times of Israel citando fonti militari. L’operazione – viene spiegato – si concentra principalmente nell’area di Tulkarem, ma le truppe stanno svolgendo attività anche a Jenin e vicino a Tubas.
Dieci persone sarebbero morte in seguito agli scontri scoppiati dopo un raid dell’Idf in alcuni campi profughi della Cisgiordania settentrionale. Lo riporta il Times of Israel citando fonti palestinesi. Il ministero della Salute palestinese afferma che tre persone sono state uccise in un attacco con drone israeliano nei pressi di Jenin. Secondo quanto riferito, le forze israeliane stanno operando anche altrove in Cisgiordania nei pressi di Ramallah, Qalqilya e Tulkarem. Le dieci vittime sono state confermate anche dalla Mezzaluna Rossa. Due palestinesi sono stati uccisi nella città di Jenin, altri quattro in un villaggio vicino e altri quattro in un campo profughi vicino alla città di Tubas.
Le forze di sicurezza dell’Idf hanno appena avviato “un’operazione di lotta al terrorismo” a Jenin e Tulkarem nel nord della Cisgiordania. Lo scrive su X l’IDF.