Il parlamento di Kiev esaminerà la richiesta in una delle prossime sessioni plenarie

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha rassegnato le proprie dimissioni in una lettera alla Verkhovna Rada, ovvero il parlamento ucraino. Lo ha fatto sapere presidente della Verkhovna Rada Ruslan Stefanchuk in un post su Facebook, precisando la richiesta verrà esaminata in una delle prossime sessioni plenarie del parlamento. 

Verso incarico di ambasciatore a Bruxelles

Dopo le dimissioni, secondo quanto riporta Rbc-Ukraine, Kuleba potrebbe diventare il prossimo ambasciatore ucraino a Bruxelles. Quanto alla sua sostituzione secondo i media di Kiev il candidato più probabile sarebbe il suo vice Andriy Sybiga.

Zelensky: “Serve nuova energia”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che l’Ucraina ha bisogno di “nuova energia e questo include la diplomazia”, riferendosi all’imminente rimpasto di governo. Durante una conferenza stampa a Kiev con il primo ministro irlandese in visita Simon Harris ha precisato che non poteva ancora annunciare alcun sostituto perché non sapeva se i candidati avrebbero accettato il suo invito a unirsi al governo.

L’esperto: “Rimpasto è segnale che il governo non è immobile”

Il rimpasto di governo in Ucraina “non è una decisione presa nelle ultime ore, ma programmata”, il motivo è quello di dare “un segnale” alla popolazione in vista di un inverno “molto duro”, ovvero che il governo “non è immobile” e, anche se non si possono tenere le elezioni, nel Paese il “processo democratico” rimane vivo. Lo ha spiegato a LaPresse Alexandru Fordea, analista responsabile del desk Geoeconomia del Centro studi internazionali (CeSi). Sulle dimissioni di Kuleba sottolinea: “Fa rumore e sorprende, ma andrà comunque a ricoprire un ruolo importante di rappresentanza diplomatica a Bruxelles”.

Kuleba: “Salvare vite non può essere considerata escalation”

“La difesa aerea dei partner può e deve essere utilizzata per proteggere la popolazione civile in Ucraina. Abbattere in aria pezzi di metallo mortale non costituisce la partecipazione di un Paese alla guerra. Il semplice atto di salvare vite umane non può essere considerato un’escalation. La decisione di permettere ai Paesi vicini di utilizzare i sistemi di difesa aerea deve essere finalmente presa”. È quanto scrive in un post sui social il ministro degli Esteri dimissionario ucraino Dmytro Kuleba, dopo l’attacco russo di questa notte su Leopoli.

“Per porre fine a questo terrore, i partner dell’Ucraina devono consegnare prontamente i sistemi di difesa aerea e le munizioni promesse”, aggiunge, “nonché rafforzare le capacità di difesa dell’Ucraina e permetterci di lanciare attacchi a lungo raggio su tutti gli obiettivi militari legittimi della Russia”. 

“La difesa aerea dei partner può e deve essere utilizzata per proteggere la popolazione civile in Ucraina. Abbattere in aria pezzi di metallo mortale non costituisce la partecipazione di un Paese alla guerra. Il semplice atto di salvare vite umane non può essere considerato un’escalation. La decisione di permettere ai Paesi vicini di utilizzare i sistemi di difesa aerea deve essere finalmente presa”. È quanto scrive in un post sui social il ministro degli Esteri dimissionario ucraino Dmytro Kuleba, dopo l’attacco russo di questa notte su Leopoli. “Per porre fine a questo terrore, i partner dell’Ucraina devono consegnare prontamente i sistemi di difesa aerea e le munizioni promesse”, aggiunge, “nonché rafforzare le capacità di difesa dell’Ucraina e permetterci di lanciare attacchi a lungo raggio su tutti gli obiettivi militari legittimi della Russia”.

Zakharova su dimissioni Kuleba: “È autunno e cadono le foglie”

“È autunno, cadono le foglie e i rami sono spogli”. Così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha commentato all’agenzia Tass le dimissioni del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. 

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