Beryl ha colpito il paese caraibico due mesi fa
(LaPresse) Un’associazione no-profit gestita da cinque donne sta aiutando gli agricoltori rimasti senza casa e senza i terreni dopo il passaggio dell’uragano Beryl in Giamaica. Due mesi dopo la tempesta, la più forte mai registrata sulle coste del Paese che ha provocato inondazioni che hanno distrutto edifici e raso al suolo terreni, migliaia di contadini non si sono ancora ripresi e l’industria agricola ha subito danni per sei miliardi e mezzo di dollari giamaicani. Il governo ha promesso agli agricoltori di stanziarne più di due miliardi per aiutarli nella ricostruzione ma la maggior parte è ancora in attesa di ricevere il sussidio. L’organizzazione “United Way of Jamaica” e il suo staff tutto al femminile dopo l’uragano ha costituito un Fondo per permettere ai coltivatori non solo di ottenere le attrezzature agricole, sementi e galline, ma anche per le riparazioni delle case, l’acquisto dei libri e il pagamento delle tasse scolastiche. Una parte del fondo si concentra specificamente sulle donne coltivatrici, che rappresentano un terzo degli agricoltori registrati nel Paese e che oltre a occuparsi dei raccolti, si prendono cura di figli e parenti anziani.
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