La biografia del nuovo vicepresidente della Commissione Europea

Dalla città di Aldo Moro a Bruxelles, quella del nuovo vicepresidente esecutivo dell’Unione europea con delega per le riforme e le politiche di coesione, Raffaele Fitto, è la carriera di un uomo che fin da giovane si è nutrito di politica, muovendosi con attenzione tra segreterie di partito (dalla Democrazia cristiana alle forze di centrodestra nella seconda Repubblica) e ruoli istituzionali. Salentino di Maglie, città di nemmeno 14mila abitanti in provincia di Lecce che ha dato i natali al cinque volte presidente del Consiglio Aldo Moro, Fitto ha 55 anni e 3 figli.

La passione per la politica l’ha ereditata dal padre Salvatore, presidente della Puglia scomparso in un incidente stradale quando lui aveva solo 19 anni, e ha radici nella Democrazia Cristiana. A 20 anni inizia la sua carriera politica come consigliere regionale, un anno dopo la morte del padre, e a 30 è parlamentare europeo; l’anno dopo il più giovane presidente di Regione. Sono gli anni dell’avvicinamento a Silvio Berlusconi, di un rapporto che durerà tre lustri, fino alla rottura sfociata nella nascita del movimento dei ‘Ricostruttori’.

A Fratelli d’Italia approda nel 2019, tornando in Europa come co-presidente del gruppo Ecr. Vinte le elezioni del 2022, Meloni lo nomina ‘ambasciatore’ del suo governo a Bruxelles, come ministro per gli Affari europei con la delicata delega sul Pnrr. Ora arriva la nomina ufficiale come vicepresidente della nuova Commissione guidata da Ursula von der Leyen, con delega alla Coesione e alle Riforme. Al momento di sceglierlo come futuro commissario Ue, a fine agosto, la premier Meloni parlò di una “scelta dolorosa per me, credo anche per lui, e per il governo, ma è una scelta necessaria” nei confronti di “una persona che ha una grandissima esperienza e che ha saputo governare le deleghe che gli sono state affidate in questo governo con ottimi risultati”.

Oggi la presidente del Consiglio esulta, parlando di “un riconoscimento importante che conferma il ritrovato ruolo centrale della nostra Nazione in ambito Ue“. Dal canto suo, Fitto si dice “onorato per l’incarico”, ringraziando “von der leyen per la stima e la fiducia” e assicurando il proprio impegno in quelli che prospetta come “5 anni fondamentali per il futuro dell’Europa”. 

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