Le dichiarazioni del compagno di cella a cui avrebbe confidato di "aver rapito un bambino durante un furto in Algarve"
Possibile svolta nel giallo di Madeleine ‘Maddie’ McCann, la bimba inglese di tre anni scomparsa il 3 maggio 2007 a Praia da Luz, in Portogallo. Tutto nasce – scrive Sky News Uk – dalle dichiarazioni del cittadino rumeno, Laurentiu Codin, al tribunale regionale di Braunschweig, in Germania. Codin nel 2020 è stato compagno di cella di Christian B, cittadino tedesco e principale sospettato per il presunto sequestro, che stava scontando una pena per altri reati. In quella circostanza, secondo Codin, Christian B avrebbe raccontato al compagno di cella di essersi reso protagonista di una storia simile a quella del rapimento.
“Mi ha detto che in Portogallo, che aveva rubato lì – ha riferito Codin a proposito del colloquio con Christian B – era in una zona di hotel dove ci sono persone, non so come si dice, persone ricche, dove vivono le persone ricche”. A quel punto il sospettato, ha proseguito Codin, avrebbe visto “una finestra aperta, me lo ha raccontato”. E – ha aggiunto – “ha detto di essere entrato nell’appartamento per soldi e di non aver trovato soldi, ma di aver trovato un bambino, di averlo preso e che due ore dopo, il posto in cui si trovava, era circondato dalla polizia e dai cani”. E ancora: “ha preso il bambino in Portogallo con la sua macchina, e mentre la polizia e i cani erano lì vicino alla casa, è andato via in macchina, e se n’è andato, mi ha chiesto se il Dna di un bambino può essere trovato come prova e io ho risposto di sì”, ha raccontato ancora Codin.
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