Israele ha intanto respinto la proposta di tregua in Libano proposta da Usa e Francia. Il premier israeliano: "Andiamo avanti"

Ancora alta la tensione in Medioriente, e soprattutto in Libano, con Israele che respinge il piano di pace di Usa e Francia e attacca la capitale libanese Beirut. Secondo quanto riportato dai media libanesi, l’Idf avrebbe lanciato contemporaneamente 15 missili nella zona di Haret Hreik, nel sobborgo di Daniyeh, periferia sud della città: l’obiettivo sarebbe stato, secondo quanto riportato da Al-Arabiya, il quartier generale di Hezbollah e in particolare il leader dell’organizzazione Hassan Nasrallah. “Non ci fermeremo finché non avremo raggiunto tutti i nostri obiettivi, primo fra tutti il ritorno dei residenti del nord in sicurezza alle loro case”, avvertiva poco prima Benjamin Netanyahu da New York dove ha preso all’Assemblea generale dell’Onu.

“Non sarei venuto, ma poi ho sentito bugie contro Israele“, ha affermato Netanyahu che si è poi rivolto all’Iran: “Se ci colpite, vi colpiremo“. Il leader israeliano ha in ogni caso giurato di voler continuare a colpire Hezbollah “con tutta la forza”. Parole che sembrano allontanare la possibilità di una tregua sul fronte nord, chiesta gran voce – tra gli altri – da Stati Uniti e Unione europea. L’idea era quella di un cessate il fuoco temporaneo di 21 giorni per consentire i colloqui tra le parti. LA DIRETTA:

Media Israele: figlia Nasrallah uccisa in raid Beirut

 Zainab Nasrallah, figlia del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah , sarebbe stata uccisa nell’attacco aereo israeliano che ha preso di mira le roccaforti di Hezbollah nella periferia meridionale di Beirut. Lo riporta Channel 12. Non ci sono conferme ufficiali da parte di Hezbollah o delle autorità libanesi.Zainab è nota per la sua lealtà verso Hezbollah.

22.18 Media Iran, nessun altro dirigente Hezbollah ucciso in raid Beirut

Fonti informate hanno riferito all’agenzia iraniana Tasnim che nessuno alto dirigente di Hezbollah, compreso il leader Hassan Nasrallah, è rimasto ucciso nel raid israeliano sul quartier generale dell’organizzazione sciita a Beirut

21.52 Hezbollah lancia razzi su città di Safed, gravi danni

Diversi razzi lanciati dal Libano e schegge dovute all’intercettamento degli stessi hanno colpito la città settentrionale israeliana di Safed, causando gravi danni. Lo afferma la polizia locale citata dal Times of Israel. Non si hanno notizie immediate di feriti nell’attacco. Hezbollah si è assunta la responsabilità dell’accaduto. 

21.38 Funzionario Israele: “Difficile che Nasrallah ne sia uscito vivo” 

Un funzionario israeliano ha confermato al Times of Israel che il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, era l’obiettivo del raid effettuato oggi sul quartier generale dell’organizzazione a Beirut. “È molto difficile immaginare che ne sia uscito vivo”, le sue parole. 

21.35 Khamenei convoca riunione Consiglio sicurezza iraniano

La guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, ha convocato una riunione d’emergenza del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale dell’Iran presso la sua abitazione. Lo riporta il New York Times citando due funzionari iraniani a conoscenza dell’incontro. I funzionari affermano che l’incontro è stato convocato in seguito all’attacco israeliano a un centro di comando di Hezbollah nel sud di Beirut, mirato al leader del gruppo libanese sostenuto dall’Iran, Hassan Nasrallah.

21.13 Biden: “Non sapevamo di attacco Israele a Beirut” 

“Stiamo ancora raccogliendo informazioni, ma posso dirvi che gli Stati Uniti non erano a conoscenza né hanno partecipato all’azione dell’Idf”. Lo ha detto il presidente Joe Biden riguardo all’attaco israeliano a Beirut. “Stiamo raccogliendo altre informazioni. Avrò altro da dire quando avremo altre informazioni”, ha aggiunto il presidente parlando ai giornalisti che viaggiavano con lui in Delaware. Quanto alla possibilità che l’attacco israeliano fosse mirato all’uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, Biden ha replicato: “Dobbiamo ottenere maggiori dettagli. Non ne so abbastanza per rispondere a questa domanda”. 

21.08 Media israeliani: “Su destino Nasrallah notizie restano contrastanti” 

I media israeliani non danno per certa la notizia secondo cui il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, sarebbe al sicuro dopo l’attacco sul quartier generale dell’organizzazione sciita a Beirut. Secondo Channel 12 le notizie sulla morte di Nasrallah resterebbero infatti “contrastanti”. Secondo una fonte israeliana del canale l’operazione dell’Idf avrebbe avuto successo mentre la Israeli Broadcasting Corporation ha affermato che non è ancora certo se Nasrallah si trovasse all’interno del quartier generale di Hezbollah al momento dell’attacco. Amos Yadlin, ex capo dell’intelligence delle IDF, ha affermato che l’attacco di oggi a Beirut non sarebbe stato approvato senza la “certezza assoluta” che Nasrallah si trovasse nella zona presa di mira aggiungendo che – secondo le sue fonti – il leader di Hezbollah “non è più fra noi”. 

 20.30 Biden aggiornato su attacco Israele a Beirut

Il presidente Joe Biden è stato aggiornato dal suo team per la Sicurezza nazionale sull’attaco di Israele a Beirut. Lo riferisce la Casa Bianca. E

20.26 Iran: “Raid Israele è escalation, cambia regole del gioco” 

Gli attacchi israeliani di oggi nel sud di Beirut sono una “pericolosa escalation” e “cambiano le regole del gioco”. È quanto afferma l’ambasciata dell’Iran in Libano, come riporta Iran International. 

 

19:30 Premier Libano: “Molti morti in raid a Beirut, da Israele guerra genocida”

Ci sarebbe “un gran numero di vittime” a causa del raid israeliano sul quartier generale di Hezbollah a Beirut. Lo ha reso noto il premier libanese Najib Mikati, che ha poi accusato Israele di aver intrapreso una “guerra genocida”. Lo riporta L’Orient le Jour.

19:10 Netanyahu anticipa ritorno in Israele

Il primo ministro Benjamin Netanyahu anticipa il suo ritorno in Israele dopo il raid effettuato sul quartier generale di Hezbollah a Beirut. Il suo ufficio ha fatto sapere che partirà da New York alle 20 ora locale. Lo riportano i media israeliani. 

19:00 Media, due corpi estratti da macerie dopo raid israeliano a Beirut

L’agenzia di protezione civile libanese ha affermato che due corpi sono stati estratti dalla macerie nel quartiere Dahiyeh di Beirut in seguito al raid israeliano sul quartier generale principale di Hezbollah. Lo riporta Al Jazeera. Ci sarebbero anche dei feriti. 

18:50 Media arabi, Nasrallah è in luogo sicuro

Il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, non sarebbe rimasto coinvolto nel raid israeliano che ha colpito il quartier generale dell’organizzazione sciita a Beirut e che vedeva proprio in Nasrallah l’obiettivo principale. Secondo quanto riferito da fonti a Sky News Arabia si troverebbe in in “luogo sicuro”

18:40 Media, Usa avvertiti di attacco a Beirut: usate bombe penetranti 

Israele avrebbe avvertito gli Stati Uniti poco prima del raid sul quartier generale di Hezbollah a Beirut la capitale del Libano. Lo riporta l’emittente israeliani Kan secondo cui sarebbe stato utilizzate bombe penetranti. Sei edifici sarebbero rimasti distrutti. 

18:30 Media, Nasrallah era obiettivo raid Beirut, Idf verifica se colpito

Hassan Nasrallah, capo del gruppo libanese Hezbollah, era l’obiettivo del raid israeliano di oggi pomeriggio alla periferia sud di Beirut e l’esercito israeliano (Idf) sta verificando se sia stato colpito nell’attacco. Lo riferisce su X il giornalista Barak Ravid di Axios, citando fonti israeliane. Ravid aggiunge che, secondo un funzionario israeliano, Israele ha notificato la notizia agli Usa pochi minuti prima dell’attacco. 

18:20 Al-Arabiya, Nasrallah obiettivo raid Israele su Beirut

L’emittente Al-Arabiya cita fonti proprie secondo cui l’obiettivo del raid di Israele che ha colpito oggi pomeriggio la periferia sud di Beirut, dove si sono verificate diverse esplosioni, era Hassan Nasrallah, capo del gruppo libanese Hezbollah.L’esercito israeliano (Idf) ha annunciato di aver effettuato un “attacco preciso” al quartier generale centrale di Hezbollah a Beirut, ma il portavoce dell’Idf non ha precisato se Nasrallah fosse l’obiettivo, né se si ritiene che fosse presente nel luogo colpito.

18:10 Media Libano, su Beirut lanciati 15 missili contemporaneamente

I raid aerei che hanno colpito la zona di Haret Hreik nel sobborgo di Dahiyeh, alla periferia sud di Beirut, hanno distrutto 4 edifici trasformandoli in un cumulo di macerie. Lo afferma la tv Al-Manar di Hezbollah, aggiungendo che più di 15 missili hanno colpito l’area nello stesso momento. Diverse forti esplosioni sono state udite a Beirut e l’esercito israeliano (Idf) ha riferito di avere effettuato un “attacco preciso” al quartier generale centrale di Hezbollah nella capitale libanese.

18:00 Tajani: “Invito nuovamente italiani a lasciare il Libano”

“Seguo con preoccupazione l’evolversi della crisi in Medioriente in contatto costante con la nostra ambasciata a Beirut. Invito nuovamente tutti gli italiani a lasciare il Libano al più presto. Per ogni evenienza fare riferimento all’Ambasciata e all’Unità di crisi”. Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

17:50 Idf, compiuto attacco preciso su quartier generale Hezbollah a Beirut 

L’esercito israeliano (Idf) ha dichiarato di aver effettuato un “attacco preciso” al quartier generale centrale di Hezbollah a Beirut. Il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, ha dato l’annuncio in un discorso televisivo dopo che una forte esplosione è avvenuta a Beirut. In città si possono vedere sollevarsi verso il cielo enormi nubi di fumo arancione e nero. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, aveva parlato poco prima all’Assemblea generale dell’Onu.

17:30 Netanyahu lascia briefing dopo notizia attacco su Beirut

Il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, ha lasciato un briefing con i giornalisti israeliani a seguito del suo discorso tenuto all’Assemblea generale dell’Onu dopo che il suo segretario militare, il magiore generale Roman Gofman, gli si è avvicinato e gli ha sussurrato qualcosa all’orecchio. Lo riporta il Times of Israel. Questo è avvenuto poco dopo la notizia di forti esplosioni a Beirut per un raid israeliano.

17:25 Forte esplosione in periferia sud di Beirut per raid Israele

Raid aerei israeliani hanno colpito uno dei sobborghi meridionali di Beirut, molto popolato, ed è stata avvertita un’enorme esplosione. Al momento non è chiaro quale fosse l’obiettivo. Una fitta nube di fumo nero si solleva dall’area. L’attacco è avvenuto un’ora dopo che migliaia di persone hanno partecipato ai funerali di un alto comandante di Hezbollah.

17:15 Netanyahu chiede accordo di pace con Arabia Saudita

Nel corso del suo intervento all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il premier di Israele Benjamin Netanyahu ha sottolineato la necessità di raggiungere un accordo di pace con l’Arabia Saudita, citando l’esperienza dei cosiddetti Accordi di Abramo. “Vi dico, che benedizione implicherebbe una pace di questo tipo con l’Arabia Saudita: sarebbe una manna per la sicurezza e l’economia dei nostri due Paesi, darebbe impulso al commercio e al turismo in tutta la regione, aiuterebbe a trasformare il Medioriente in un gigante globale” e “una pace di questo tipo, ne sono certo, sarebbe un vero e proprio cardine della storia: inaugurerebbe una riconciliazione storica tra il mondo arabo e Israele, tra l’islam e l’ebraismo, tra la Mecca e Gerusalemme”, ha affermato Netanyahu. E ancora: “Uno dei modi migliori per sventare i disegni nefasti dell’Iran è raggiungere la pace”.

17:00 Idf, nuova ondata raid aerei contro Hezbollah in sud Libano

L’esercito israeliano (Idf) annuncia che sta effettuando una nuova ondata di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano. Lo riporta il Times of Israel.

16:45 Idf: “Hamas sconfitto militarmente in tutta Gaza, ora è guerriglia”

L’esercito israeliano (Idf) ritiene che Hamas sia stato sconfitto militarmente in tutta la Striscia di Gaza e che ora sia un gruppo terroristico di guerriglia, che richiederà tuttavia ancora del tempo per essere smantellato. Lo riporta il Times of Israel. Secondo l’Idf, Hamas non è più lo stesso gruppo terroristico che era prima del 7 ottobre, in termini di comando e controllo, armi, razzi e agenti, almeno la metà dei quali sono stati uccisi. L’Idf ha definito lo smantellamento di Hamas come l’obiettivo di guerra più importante nel sud, ma precisa che la restituzione degli ostaggi è un obiettivo più urgente e sta ricevendo la priorità: “Se aspettiamo, non è certo che ci sarà qualcuno da restituire”, è la posizione dell’esercito.

16:30 Netanyahu: “Avanti contro Hezbollah fino a raggiungimento obiettivi”

Israele “continuerà a degradare Hezbollah” fino a quando non raggiungerà i suoi obiettivi lungo il confine con il Libano. Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, nel suo discorso all’Assemblea generale delle Nazioni unite. Con queste dichiarazioni si affievoliscono ulteriormente le speranze di un cessate il fuoco sostenuto a livello internazionale per fermare la spirale che rischia di far scivolare il Medioriente in una guerra regionale totale. Netanyahu ha dichiarato che il suo governo non tollererà più il lancio quotidiano di razzi dal Libano da parte di Hezbollah: “Israele ha tutto il diritto di eliminare questa minaccia e di riportare i nostri cittadini a casa loro in sicurezza. Ed è esattamente quello che stiamo facendo. Continueremo a degradare Hezbollah finché tutti i nostri obiettivi non saranno raggiunti”, ha detto Netanyahu. E ancora: “Immaginate se i terroristi trasformassero El Paso e San Diego in città fantasma. Per quanto tempo il governo americano lo tollererebbe?”, ha detto, agitando il pugno in segno di enfasi. “Eppure Israele sta tollerando questa situazione intollerabile da quasi un anno. Ebbene, oggi sono venuto qui per dire: Quando è troppo è troppo”, ha detto ancora.

16:00 Netanyahu a Hezbollah su lancio razzi: “Adesso basta”

Adesso basta“, “enough is enough”. Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando all’Assemblea generale delle Nazioni unite a proposito del gruppo libanese Hezbollah e del lancio di razzi verso Israele. “Non ci fermeremo finché nostri cittadini non potranno tornare in sicurezza nelle loro case”, ha detto riferendosi ai cittadini israeliani che hanno lasciato le loro case nel nord di Israele a causa degli scambi a fuoco al confine fra Israele e Libano iniziati all’indomani dell’attacco di Hamas del 7 ottobre, quando Hezbollah ha iniziato a effettuare lanci verso lo Stato ebraico in solidarietà con Gaza. E ancora: “Non accetteremo un esercito del terrore arroccato sul nostro confine settentrionale pronto a compiere un altro massacro in stile 7 ottobre”. Israele “non è in guerra con il popolo libanese” ma con Hezbollah che “ha dirottato il vostro Paese” e Israele non ha scelta e ha tutto il diritto di eliminare questa minaccia, ha concluso.

15:50 Netanyahu: “Combatteremo fino alla vittoria totale se Hamas non si arrende”

La guerra a Gaza può finire adesso se Hamas si arrende e libera gli ostaggi ma, se questo non succede, Israele “combatterà fino a raggiungere la vittoria, una vittoria totale“. Lo ha detto il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, nel suo discorso all’Assemblea generale delle Nazioni unite. “Israele sconfiggerà anche Hezbollah in Libano“, ha aggiunto, dichiarando che “Hezbollah ha ucciso più cittadini americani e francesi di qualunque altro gruppo a parte Bin Laden e che ha attaccato Israele senza essere provocato”

15:40 Netanyahu all’Iran: “Se ci colpite vi colpiremo”

“Ho un messaggio per i tiranni dell’Iran, se ci colpite vi colpiremo. Non c’è posto in Iran che l’esercito israeliano non possa raggiungere e questo è vero per tutto il Medioriente”. Lo ha detto il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, nel suo discorso all’Assemblea generale delle Nazioni unite.

15:30 Netanyahu: “Israele brama pace in Medioriente, e pace verrà di nuovo”

“Questa è la verità: Israele vuole la pace, brama la pace, ha fatto pace in passato e questa pace verrà di nuovo“. È quanto ha detto il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, prendendo la parola all’Assemblea generale delle Nazioni unite, dioi aver dichiarato di essere venuto per “mettere in chiaro le cose” e “la verità” dopo avere ascoltato “bugie su Israele” pronunciate “da molti speaker su questo podio”. “Abbiamo un nemico selvaggio che cerca il nostro annichilimento e noi dobbiamo difenderci contro questri omicidi selvaggi, il nostro nemico non cerca solo di distruggere noi, ma di distruggere la civiltà e di portarci tutti nell’area scura della tirannia”, ha proseguito Netanyahu.

15:25 Netanyahu all’Onu: “Non sarei venuto, ma poi ho sentito bugie contro Israele”

“Non avevo intenzione di venire” all’Assemblea generale dell’Onu quest’anno perché “il mio Paese è in guerra e sta combattendo per la sua vita, ma dopo avere sentito bugie su Israele da molti speaker su questo podio ho deciso di venire per mettere le cose in chiaro, per dire chiaramente come stanno le cose, per parlare per il mio popolo, per parlare per il mio Paese e dire la verità”. Così il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, ha esordito all’inizio del suo discorso prendendo la parola all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. 

15:15 Alcune delegazioni lasciano aula per discorso Netanyahu

All’ingresso del premier israeliano Benjamin Netanyahu nella sala dell’Assemblea generale delle Nazioni unite per pronunciare il suo discorso dal podio, alcune delegazioni hanno lasciato l’aula. Fra queste quella della Turchia e dell’Iran

13:57 Houthi rivendicano attacchi contro Tel Aviv e Ashkelon

I ribelli yemeniti Houthi dello Yemen affermano di aver lanciato un missile balistico verso la parte meridionale di Tel Aviv e un drone contro la città costiera di Ashkelon. In una dichiarazione, il gruppo si è impegnato a continuare i suoi attacchi contro Israele finché “la sua aggressione al Libano e a Gaza non cesserà”. Lo riporta Al Jazeera. Nella notte le forze israeliane di difesa avevano riferito di aver intercettato un missile lanciato dallo Yemen verso il centro dello Stato ebraico che aveva fatto suonare le sirene d’allarme a Tel Aviv e nelle zone limitrofe.

13:54 Onu: 30mila fuggiti da Libano a Siria in ultime 72 ore

Oltre 30mila persone sono fuggite dal Libano alla Siria nelle ultime 72 ore. Lo riferisce Gonzalo Vargas Llosa, rappresentante dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), aggiungendo che metà di queste persone sono bambini e adolescenti, mentre l’80% sono siriani che rientrano nel loro Paese d’origine. “Queste, ovviamente, sono persone che fuggono dalle bombe e che stanno attraversando il confine di un paese che soffre per crisi e violenze da 13 anni”, ha spiegato, aggiungendo che la Siria sta affrontando un “crollo economico”. “Penso che questo dimostri semplicemente il tipo di scelte estremamente difficili che sia i siriani che i libanesi devono fare”, ha concluso. 

13:45 Beirut: “Oggi 25 morti in raid Israele sul Libano”

Dalle prime luci dell’alba i raid israeliani sul Libano hanno provocato 25 morti. Lo ha riferito il ministro libanese della Sanità, Firass Abiad, citato da Al Jazeera. 

13:15 Gallant: “Aumenteremo gli attacchi a Hezbollah”

Durante una visita a Safed, il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, ha affermato che le forze israeliane di difesa (Idf) stanno colpendo duramente Hezbollah e continueranno a farlo finché non verrà ripristinata la sicurezza nel nord. Lo riporta The Times of Israel. “Abbiamo colpito Hezbollah molto duramente nell’ultimo anno e in particolare nelle ultime settimane”, ha affermato Gallant in un videomessaggio trasmesso dalla città del nord di Israele. “Continueremo e aumenteremo questo sforzo: abbiamo in programma di portare sicurezza nella città a nord e di far tornare a casa in sicurezza coloro che sono stati evacuati”, ha aggiunto

12:40 Borrell: “Guerra in Libano non garantirà sicurezza di Israele”

“La guerra non è una soluzione e questi attacchi contro il Libano hanno creato un numero così elevato di vittime civili che non può essere giustificato semplicemente dal diritto all’autodifesa. Certamente, il diritto all’autodifesa esiste per tutti, anche per Israele. Ma il modo in cui questa guerra viene condotta, con questo elevato numero di attacchi aerei e terrestri, costringendo centinaia di migliaia di persone a lasciare i loro paesi, le loro case, che sono state distrutte, quindi non avranno un posto dove tornare, non è certamente il modo per garantire la sicurezza di Israele. Penso che sia proprio il contrario”. Così l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell all’evento ministeriale a latere dell’assemblea Onu, sul processo di pace e la soluzione dei due Stati in Medioriente.”Quindi, non posso che ribadire l’appello degli Stati membri dell’Unione europea per un cessate il fuoco e cercare l’unica soluzione possibile, che è l’attuazione della risoluzione concordata delle Nazioni Unite”, ha ribadito.

11:55 Idf: “Colpito lanciarazzi Hezbollah usato per attacco Haifa”

Aerei da combattimento israeliani hanno colpito il lanciarazzi usato per attaccare Haifa questa mattina. Lo riferiscono le forze israeliane di difesa (Idf), citate da The Times of Israel. Caccia e droni dell’Idf hanno anche effettuato decine di raid contro infrastrutture militari, edifici e cellule di Hezbollah nel Libano meridionale.

10:15 Hezbollah rivendica lancio razzi su zona Haifa

Hezbollah ha rivendicato su Telegram il lancio di razzi Fadi-1 contro la città israeliana di Kiryat Ata, al confine con Haifa. Lo riporta Al Jazeera. In precedenza le forze israeliane avevano riferito che 10 missili erano stati lanciati dal Libanno contro la baia di Haifa. Alcuni sono stati intercettati mentre altri sono caduti aeree aperte senza provocare vittime.

10:05 Media, oltre 700 morti in raid sul Libano da lunedì

Sarebbe salito a oltre 700 morti il bilancio dei raid condotti dalle forze israeliane sul Libano da lunedì scorso. Lo riporta Al Jazeera. Le ultime vittime sono state registrate sono nove membri della stessa famigli, rimasti uccisi nella località meridionale di Shebaa dove, secondo l’agenzia libanese Nna, sarebbe stato colpito un edificio residenziale.

9:48 Media, cinque militari morti in raid israeliano in Siria

Un presunto attacco aereo israeliano che nella notte avrebbe preso di mira un sito militare nella zona di Kfar Yabous, in Siria vicino al confine col Libano, avrebbe provocato la morte di cinque soldati dell’esercito siriano e il ferimento di un altro. Lo riporta Sana citando un funzionario militare anonimo. Le forze israeliane non hanno, al momento, rivendicato il raid.

9:44 Nove morti in raid Israele nel sud del Libano

Nove componenti di una famiglia sarebbero rimasti uccisi nei raid condotti dalle forze israeliane su Shebaa, nel sud del Libano. Lo riporta la Nna, l’agenzia di stampa del Paese dei cedri. Nell’attacco sarebbe stato colpito un edificio residenziale di tre piani

9:02 Idf: ucciso anche vice Qubaisi e altro comandante Hezbollah

Nel raid di martedì scorso su Beirut, nel quale è morto il capo della divisione missilistica di Hezbollah Ibrahim Qubaisi, sarebbero rimasti uccisi anche il suo vice Abbas Sharafeddine e Hussein Ezzeddine, un comandante di alto rango della stessa unità considerato molto vicino a Fuad Shukr, capo militare del gruppo eliminato a fine luglio. Lo riferiscono le forze israeliane di difesa (Idf), citate da The Times of Israel. In un altro attacco avvenuto sempre martedì, conclude l’Idf, sarebbe stato ucciso anche un altro alto funzionario della divisione missilistica di Hezbollah

8:36 Usa: escalation complicherebbe rientro residenti nord Israele

Nel corso del suo incontro con il ministro israeliano per gli Affari strategici, Ron Dermer, avvenuto a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha ribadito la convinzione dell’amministrazione Biden secondo cui un’ulteriore escalation tra Israele ed Hezbollah finirà col complicare il raggiungimento dell’obiettivo di far tornare nelle proprie case gli israeliani evacuati lungo il confine nord. Blinken – secondo un resoconto del dipartimento di Stato americano – ha anche parlato dell’importanza di raggiungere un accordo per un cessate il fuoco di 21 giorni lungo il confine tra Israele e Libano, proposto da Stati Uniti, Australia, Canada, Unione Europea, Francia, Germania, Italia, Giappone, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Qatar, e di raggiungere un accordo diplomatico che consenta ai civili su entrambi i lati del confine di tornare alle proprie case

8:22 Milizie irachene filo-Iran rivendicano lancio droni e razzi

Il gruppo di miliziani filo Iran della Resistenza islamica in Iraq ha affermato di aver lanciato droni e missili da crociera contro Israele durante la notte. Lo riporta The Times of Israel, sottolineando che nello Stato ebraico non sono però risuonate sirene d’allarme. Le forze israeliane di difesa (Idf), hanno precisato che, sino a questa mattina, non si ha notizia di alcun razzo lanciato dall’Iraq che abbia raggiunto il Paese.

8:16 Idf, raffica di 10 razzi dal Libano verso Haifa 

Una raffica da 10 razzi è stata lanciata dal Libano verso Haifa, facendo scattare le sirene nella città della costa nord di Israele e nei suoi sobborghi. Lo riferiscono le forze israeliane di difesa (Idf), citate da The Times of Israel. Alcuni missili sono stati intercettati mentre altri hanno colpito in zone aperte, uno è caduto in mare. Secondo il servizio di emergenza Magen David Adom al momento non si registrano feriti.

7:02 Israele apprezza sforzi Usa per stabilità

I funzionari israeliani e americani si sono incontrati per discutere la proposta di cessate il fuoco mediata dagli Stati Uniti e dalla Francia in Libano e che i colloqui continueranno nei prossimi giorni. Lo si legge in una dichiarazione dell’ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, rilasciata stamani. Lo riporta ‘Haaretz’. “All’inizio di questa settimana, gli Stati Uniti hanno condiviso con Israele la loro intenzione di presentare, insieme ad altri partner internazionali e regionali, una proposta di cessate il fuoco in Libano”, si trova scritto nella nota. “Israele condivide gli obiettivi dell’iniziativa guidata dagli Stati Uniti di consentire alle persone lungo il nostro confine settentrionale di tornare in sicurezza alle loro case. Israele apprezza gli sforzi degli Stati Uniti in questo senso, perché il ruolo degli Stati Uniti è indispensabile per promuovere la stabilità e la sicurezza nella regione”. 

6:46 sirene di allarme antimissile nel nord di Israele

Le sirene di allarme antimissile risuonano nella città di Tiberiade, nel nord di Israele, sulla costa del Mar di Galilea. Lo riporta ‘The Times of Israel’.  Le forze israeliane di difesa (Idf), citate da The Times of Israel, hanno riferito che un razzo lanciato dal Libano verso Tiberiade è caduto nel Mar di Galilea, senza causare danni o feriti.

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