Continuano i raid russi nel sud-ovest del Paese. Ieri l'incontro tra Zelensky, Biden e Harris. Oggi il presidente ucraino vede Trump

Un nuovo attacco russi nel sud-ovest dell’Ucraina ha provocato tre morti e undici feriti nella città portuale di Izmail. Ieri la visita a Washington di Volodymyr Zelensky, reduce dal suo intervento al Palazzo di Vetro dell’Onu a New York, che in due incontri separati ha illustrato a Joe Biden e Kamala Harris il suo ‘Piano per la vittoria’. In mattinata, il leader ucraino aveva incassato il sostegno bipartisan dei due leader del Senato, il repubblicano Mitch McConnell e il democratico Chuck Schumer. Oggi, invece, il leader ucraino vedrà il candidato repubblicano Donald Trump. Intanto scoppia un nuovo caso relativo all’ingresso di giornalisti italiani nel Kursk: la portavoce del Ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, ha denunciato pubblicamente il lavoro nella regione del cronista di ‘Domani’ Davide Maria De Luca.

LA DIRETTA

17:00 Trump: “Kiev può vincere la guerra”

“Sicuro. Può vincere”. Così Donald Trump, all’inizio del suo incontro a New York con Volodymyr Zelensky, ha risposto a un giornalista che gli chiedeva se l’Ucraina potesse vincere la guerra con la Russia.

12:45 Cronista di ‘Domani’ citato da Mosca: “Sbagliato fermare reporter”

Credo che impedire ai giornalisti di accedere a un’area di conflitto sia un errore, che a farlo sia il governo russo, quello ucraino, israliano, americano o qualsiasi altro”. Lo scrive su X Davide Maria De Luca, il giornalista di Domani citato dalla portavoce del ministero russo degli Esteri, Maria Zakharova, in un post su Telegram nel quale protesta per l’ingresso del reporter nella regione di Kursk attaccata dagli ucraini.

Finire nella lista dei ricercati era una possibilità che mettono in conto tutti i giornalisti che attraversano il confine – prosegue De Luca – Ma, nel mio piccolo, non mi aspettavo una menzione su un palcoscenico così prestigiosa. Da giornalista preferisco essere testimone delle storie piuttosto che diventarne protagonista. Per il momento, il mio unico commento è che una delle principali tutele per i civili che si trovano in territori occupati e zone di conflitto è la presenza di osservatori, operatori umanitari e giornalisti. Sappiamo che la loro presenza non è una garanzia del corretto comportamento degli eserciti, ma in alcune circostanze può essere un potente incentivo”.

12:30 Altro giornalista italiano nel Kursk, Mosca protesta 

“Attenzione diplomatici italiani. Forse questa volta vedranno la notizia subito e non tra un mese”. Lo scrive su Telegram la portavoce del ministero russo degli Esteri Maria Zakharova, condividendo il post di un’altra utente che denuncia l’ingresso nel Kursk, la regione russa oggetto di un’operazione di terra da parte delle forze ucraine, da parte del giornalista italiano di Domani Davide Maria De Luca. “Non solo Stefania Battistini, le leggi della federazione russa sono state studiate poco anche dal giornalista della testata italiana Domani Davide Maria De Luca – recita il post condiviso da Zakharova – Davide non poteva fare a meno di sapere del richiamo alla giornalista italiana (e del suo inserimento nella lista dei ricercati della procura russa) ma a quanto pare…”.

11:45 Oggi l’incontro fra Zelensky e Trump a New York

L’ex presidente americano e candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump è pronto a incontrare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Il faccia a faccia, chiesto dal leader ucraino secondo il tycoon, è previsto in mattinata (nel primo pomeriggio in Italia) alla Trump Tower di New York e avviene a meno di un giorno dall’incontro fra Zelensky e la vicepresidente americana, Kamala Harris, che ha espresso sostegno incrollabile alla causa di Kiev. “Non vedo l’ora di vederlo domani”, ha detto ieri Trump in conferenza stampa. “Credo che sarò in grado di raggiungere un accordo tra il presidente Putin e il presidente Zelensky molto rapidamente“, ha aggiunto. Trump vedrà Zelensky a poco più di un mese dalle elezioni presidenziali.

11:04 Nyt, per 007 Usa rischi da uso armi a lungo raggio in Russia

L’intelligence americana avrebbe evidenziato i rischi che deriverebbero da un eventuale via libera alle forze ucraine a colpire obiettivi in Russia con le armi a lungo raggio fornite dall’Occidente. Lo riporta il New York Times. Secondo l’intelligence americana accogliere la richiesta di Kiev potrebbe portare a una rappresaglia violenza da parte della Russia senza cambiare, sostanzialmente, il corso della guerra.

10:22 Media, hacker Kiev attaccano 800 server in Russia

Negli ultimi quattro giorni gli hacker della direzione principale dell’intelligence ucraina (Gur) avrebbero attaccato più di 800 server in diverse regioni russe. Lo riporta Rbc Ucraina, citando fonti di intelligence. A seguito del cyber attacco i documenti e i dati memorizzati sui server colpiti sarebbero stati completamente distrutti. Si tratterebbe di server di istituzioni militari, amministrative e finanziarie che sostengono la guerra russa in Ucraina. “La perdita di dati e documentazione ha portato ad un’interruzione parziale o totale del lavoro dei consumatori e dei fornitori di servizi in vari settori, e richiederà anche la spesa di ulteriori risorse per la ricerca e il recupero dei dati e dimostrerà ancora una volta alla popolazione locale il basso livello del supporto tecnico nella Federazione Russa”, ha affermato la fonte. 

9:55 Americano processato in Russia come mercenario 

Il tribunale cittadino di Mosca sta processando Stefan Hubbard, cittadino americano di 72 anni accusato di aver combattuto con le forze ucraine come mercenario. Lo riporta Ria Novosti, citando la stessa corte russa. Hubbard, pensionato originario del Michigan, si sarebbe trasferito in Ucraina, a Kharkiv, nel 2014 dove avrebbe vissuto con la sua ex moglie. Su richiesta del pubblico ministero il tribunale ha disposto nei confronti dell’imputato sei mesi di custodia cautelare. Se condannato Hubbard rischia tra i 7 e i 15 anni di carcere.

9:26 Mosca: tre reporter stranieri indagati per ingresso nel Kursk

Un procedimento penale è stato aperto in Russia contro tre giornalisti stranieri accusati di aver attraversato illegalmente il confine con la regione di Kursk. Lo riporta Ria Novosti, citando il servizio federale russo di sicurezza (Fsb). Si tratta dei giornalisti americani Fletcher Young e Catherine Diessl, corrispondenti di Abc, e della loro collega rumena Parbu Mircea del sito di informazione HotNews. Il dipartimento ha osservato che “in totale, dal 17 agosto, sono stati avviati procedimenti penali contro 12 giornalisti stranieri per gli atti illegali in questione”

9:10 Kiev: droni russi attaccano Izmail, tre morti 

E’ di tre morti il bilancio di un attacco russo su Izmail, nella regione di Odessa, condotto con droni. Lo scrive su Telegram il governatore dell’oblast, Oleh Kiper. “Questa mattina il nemico ha fatto ricorso al terrore su larga scala a Izmail – ha riferito – I russi hanno lanciato droni d’attacco nel sud della nostra regione. Il lavoro delle forze di difesa aerea è stato lungo e intenso. Purtroppo a seguito dell’attacco sono morte tre persone: due donne, nate nel 1934 e nel 1955, e un uomo di 73 anni. Undici persone sono rimaste ferite, compreso un bambino”. 

6:02 Mosca, distrutti 7 droni ucraini in regione Rostov

Le forze di difesa aerea russe hanno abbattuto durante la notte sette droni ucraini vicino a Novoshakhtinsk, nella regione di Rostov in Russia. Lo ha fatto sapere sul suo canale Telegram il governatore della stessa regione Vasily Golubev. “In totale, sette droni sono stati distrutti quella notte vicino a Novoshakhtinsk. A causa della caduta di detriti sul campo, si è verificato un incendio che è stato prontamente spento dai servizi di soccorso. Non ci sono state vittime o danni a terra”, ha scritto. Lo rende noto la Tass. 

6:00 Lavrov a Onu, no a iniziative di pseudo-pace politicizzate

Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha esortato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, a non consentire che i rappresentanti dell’Onu siano coinvolti in “iniziative di pseudo-pace politicizzate” riguardo all’Ucraina. Lo si legge nel messaggio del ministero degli Esteri di Mosca a seguito dell’incontro svoltosi a margine della 79esima sessione dell’Assemblea generale dell’Onu. Lo riporta l’agenzia russa Tass. “Il ministro ha sottolineato ancora una volta l’importanza del rigoroso rispetto da parte della leadership e di tutti i dipendenti del Segretariato delle Nazioni Unite dei principi di imparzialità ed equidistanza, anche in relazione ai crimini del regime di Kiev. Un appello urgente è rivolto a Guterres affinché impedisca ai suoi rappresentanti delle strutture delle Nazioni Unite vengano coinvolte in iniziative politicizzate di pseudo-pace nel contesto della crisi Ucraina”, si trova scritto nel messaggio. 

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