Si aggrava il bilancio delle vittime dell’uragano Helene, che ha colpito gli Stati Uniti da giovedì sera lasciando una scia di distruzione sulla costa sud-est. Sarebbero almeno 84 i morti in quattro diversi Stati (Florida, Georgia, North Carolina, South Carolina e Virginia). Tra i morti ci sono tre vigili del fuoco, una donna con i suoi gemelli di un mese e un’89enne la cui casa è stata colpita dalla caduta di un albero. Helene ha causato miliardi di dollari di distruzione e più di 3 milioni di utenti sono rimasti senza corrente elettrica. Helene si è abbattuto nella regione del Big Bend della Florida come uragano di categoria 4, con venti a 140 miglia orarie (225 km/h).
L’uragano si è abbattuto nella regione Big Bend della Florida nella tarda serata di giovedì, con venti di 225 km/h, e si è poi rapidamente spostato attraverso la Georgia, le Carolina e il Tennessee, sradicando alberi, distruggendo case, facendo superare gli argini a torrenti e fiumi e mettendo a dura prova le dighe. Secondo il National Hurricane Center, la tempesta, che ora è stata declassata a ciclone post-tropicale, dovrebbe sorvolare sabato e domenica la Tennessee Valley. Diverse allerte per inondazioni e alluvioni lampo sono rimaste in vigore in parti degli Appalachi meridionali e centrali, mentre un’allerta per vento forte ha riguardato anche parti del Tennessee e dell’Ohio. La parte occidentale della Carolina del Nord è stata sostanzialmente isolata dal resto dello Stato a causa di frane e inondazioni che hanno costretto alla chiusura della Interstate 40 e di altre strade. Ci sono stati centinaia di soccorsi in acqua, tra cui quello avvenuto nella contea rurale di Unicoi, nel Tennessee orientale, dove decine tra pazienti e membri del personale sono stati salvati in elicottero dal tetto di un ospedale circondato dall’acqua di un fiume in piena.