Due manifestazioni separate nella capitale spagnola

A Madrid si sono tenute in serata due manifestazioni, una a favore della Palestina davanti all’ambasciata Usa, e un’altra nella centrale Puerta del Sol in ricordo delle vittime degli attacchi di Hamas del 7 ottobre e contro l’antisemitismo. La prima manifestazione è stata convocata dal movimento Masar Badil, che ha tenuto nella capitale spagnola il suo congresso internazionale annuale destando l’ira del governo israeliano che ha definito l’organizzazione “legata a gruppi terroristici come il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina e Samidoun”. Di fronte all’ambasciata statunitense, sorvegliata da polizia e Guardia civil, si sono radunate alcune decine di persone con le bandiere del Libano, della Palestina e di Samidoun. “Non vogliamo pace, vogliamo giustizia”, “la lotta è l’unica via” sono stati alcuni degli slogan urlati dai manifestanti, che hanno contestato l’appoggio dato dagli Usa a Israele.

La manifestazione a Puerta del Sol

A Puerta del Sol si sono radunate decine di persone con le bandiere israeliane per partecipare alla manifestazione indetta dall’organizzazione Acción y Comunicación sobre Oriente Medio (Acom) considerata vicina alla destra. La concentrazione, contro l’antisemitismo, è stata organizzata in ricordo delle vittime degli attacchi del 7 ottobre, per chiedere la liberazione degli oltre 100 ostaggi ancora nelle mani di Hamas e per contestare le azioni del governo spagnolo. In piazza sono stati esposti cartelli contro l’antisemitismo e le immagini degli israeliani ancora in ostaggio. Durante la manifestazione è stato criticato il governo spagnolo per aver permesso ieri nella capitale una manifestazione del movimento Masar Badil, in cui, hanno affermato dal palco, “è stato festeggiato per le strade di Madrid il massacro del 7 ottobre con il sostegno entusiasta dei membri del governo”. Proprio questa manifestazione è stata criticata dal ministero degli Esteri israeliano che ieri ha definito la Spagna un “paradiso per seminare odio e incitare alla distruzione di Israele”. Il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, ha valutato le accuse di Israele come “fuori luogo” sostenendo che “la Spagna è un Paese di tolleranza, dove c’è libertà di espressione”.

Gli eventi organizzati dal movimento Masar Badil

 Il movimento Masar Badil ha tenuto a Madrid in questi giorni diverse conferenze, una marcia ieri per “i 76 anni di genocidio e i 76 anni di resistenza” della Palestina e per oggi ha organizzato la manifestazione davanti alla sede dell’ambasciata Usa. “L’evento fornirà una piattaforma per lo scambio di idee, la costruzione di alleanze e il rafforzamento del movimento per la giustizia, i diritti palestinesi e la resistenza. Cercherà non solo di informare, ma anche di ispirare e spingere a creare una strategia per combattere il sionismo, le logiche coloniali, il razzismo, le leggi sull’apartheid”, hanno affermato gli organizzatori. Nei giorni scorsi il movimento Masar Badil ha condannato l’uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in un raid israeliano. Un “leader storico ed eccezionale”, lo ha definito, affermando che “la sua eredità vivrà nella memoria dei nostri popoli e delle generazioni future”. Il movimento ha poi espresso “l’impegno incrollabile a continuare la lotta e la rivoluzione fino alla totale liberazione della Palestina, dal fiume al mare”.

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