Israele ha agito con l'obiettivo di far saltare la struttura dei principali gruppi che compongono il cosiddetto 'Asse della resistenza'

Dal capo politico di Hamas Ismail Haniyeh, ucciso nel cuore di Teheran il 31 luglio scorso, al numero 1 di Hezbollah Hassan Nasrallah, morto il 27 settembre in un massiccio raid su Beirut che ha distrutto 6 edifici, passando per diverse ‘menti’ del 7 ottobre uccise a Gaza e obiettivi dei Pasdaran iraniani colpiti in Siria. Nei 12 mesi di guerra seguiti al massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre 2023, Israele ha agito con l’obiettivo di far saltare la struttura dei principali gruppi che compongono il cosiddetto ‘Asse della resistenza’, una serie di formazioni facenti capo all’Iran in Medioriente. Azioni che hanno lasciato sul terreno un alto numero di vittime civili. Dopo i primi omicidi di vertici di Hamas a Gaza, a gennaio il primo raid su Beirut ha eliminato il fondatore delle Brigate Al-Qassam, Saleh Arouri: considerato il principale interlocutore fra Hamas e Hezbollah, era fino a quel momento il più alto esponente di Hamas ucciso da Israele. Sarebbe stato seguito da una lunga serie.

Due date chiave sono il 30 e 31 luglio: il 30 un raid israeliano su Beirut ha ucciso Fuad Shukr, braccio destro di Nasrallah, il 31 è stata invece la volta del raid non rivendicato ma ampiamente attribuito a Israele in cui in Iran è stato ucciso Haniyeh. Per quanto riguarda invece Yahya Sinwar – prima capo di Hamas nella Striscia e poi scelto come capo politico del gruppo dopo l’uccisione di Haniyeh -, secondo il canale israeliano N12 Israele avrebbe potuto ucciderlo ma ha rinunciato, perché riteneva l’operazione ‘troppo rischiosa’ per la sorte degli ostaggi.

I principali leader di Hezbollah e Hamas uccisi negli ultimi mesi 

HEZBOLLAH

27 SETTEMBRE – HASSAN NASRALLAH – BEIRUT – Il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, viene ucciso in un massiccio raid israeliano che ha colpito la periferia sud di Beirut venerdì 27 settembre, poco dopo il discorso del premier israeliano Benjamin Netanyahu all’Assemblea generale dell’Onu. L’attacco ha preso di mira il quartier generale di Hezbollah, e in particolare un’area sotterranea in cui era in corso una riunione di Nasrallah con altri membri del gruppo libanese, facendo crollare 6 edifici e provocando numerose vittime. La morte di Nasrallah è stata riferita dall’Idf il giorno dopo, il 28 settembre, e poi confermata da Hezbollah. Il successore alla guida del gruppo non è ancora stato scelto. Il 30 settembre il numero 2 Naim Qassem, che è al momento il leader ad interim, ha dichiarato che ‘sceglieremo il segretario generale di Hezbollah più presto che tardi, in base al meccanismo che è in vigore’.

24 SETTEMBRE – IBRAHIM QUBAISI – BEIRUT – Un attacco aereo israeliano alla periferia meridionale di Beirut uccide Ibrahim Qubaisi, comandante di Hezbollah a capo dell’unità missilistica del gruppo libanese.

20 SETTEMBRE – IBRAHIM AQIL – BEIRUT – In un attacco mirato rivendicato dall’esercito israeliano (Idf) alla periferia sud di Beirut, nel quartiere di Dahieh, viene ucciso Ibrahim Aqil, che era comandante della Forza Radwan, le unità d’élite di Hezbollah, e membro del Consiglio della Jihad, cioè il massimo organo militare del gruppo libanese filo-Iran. Aqil era considerato il vice di Fouad Shukr, ucciso in un raid israeliano sempre a Dahieh il 30 luglio 2024. Era ricercato dagli Stati Uniti, che avevano messo su di lui una taglia da 7 milioni di dollari, annunciata l’anno scorso nella ricorrenza del 40esimo anniversario dell’attentato all’ambasciata Usa a Beirut da parte di Hezbollah nel 1983, a cui Aqil partecipò. In quell’occasione morirono 63 persone. Washington riteneva l’alto comandante di Hezbollah, conosciuto anche come Tahsin, coinvolto anche nell’attentato di Hezbollah alla caserma dei Marines di Beirut sempre del 1983, 6 mesi dopo l’attentato all’ambasciata, in cui morirono 241 militari Usa.

30 LUGLIO – FUAD SHUKR – BEIRUT – Fuad Shukr, identificato dall’Idf come braccio destro del capo di Hezbollah Hassan Nasrallah, viene ucciso in un raid israeliano alla periferia sud di Beirut. Gli Usa gli avevano imposto sanzioni nel 2015, accusandolo di avere avuto un ruolo centrale nell’attentato del 1983 alla caserma dei Marines americani a Beirut in cui rimasero uccisi 241 soldati Usa.

3 LUGLIO – MOHAMMED NASSER – LIBANO – Un raid israeliano nel sud del Libano, vicino Tiro, uccide Mohammed Nasser, il cui nome di battaglia era ‘Abu Naameh’, alto comandante di Hezbollah che era responsabile di una delle sezioni che si occupa delle operazioni al confine con Israele.

12 GIUGNO – TALEB ABDALLAH – LIBANO – In attacco israeliano nel sud del Libano viene ucciso Taleb Abdallah, comandante di Hezbollah ritenuto responsabile della regione centrale del confine meridionale con Israele. Si ritiene avesse lo stesso rango di Mohammed Nasser.

HAMAS

30 SETTEMBRE 2024 – FATEH SHERIF – CAPO DI HAMAS IN LIBANO – IL 30 settembre l’esercito israeliano (Idf) e lo Shin Bet hanno confermato che il comandante di Hamas in Libano, Fateh Sherif, era stato ucciso in un attacco aereo nella notte. Sherif è morto in un attacco al campo profughi di al-Bass, nella città meridionale libanese di Tiro. Secondo quanto riferito dall’Idf, Sherif era responsabile del coordinamento delle attività di Hamas in Libano con Hezbollah, così come degli ‘sforzi di Hamas per il rafforzamento delle forze in Libano, nel campo del reclutamento di agenti e dell’approvvigionamento di armi’ e aveva ‘lavorato per promuovere gli interessi di Hamas in Libano, sia politicamente che militarmente’.

31 LUGLIO 2024 – ISMAIL HANIYEH – TEHERAN – Il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, viene ucciso da un missile mentre si trova a Teheran, in una foresteria gestita dallo Stato iraniano in cui stava alloggiando. Haniyeh, 62 anni, si trovava a Teheran in occasione dell’insediamento del nuovo presidente iraniano Masoud Pezeshkian. Hamas, come l’Iran, ha puntato il dito contro Israele, che non si è pronunciato. Haniyeh era finito sulla lista dei bersagli di Israele dopo gli attacchi a sorpresa del 7 ottobre di Hamas nel sud di Israele, a seguito dei quali si è scatenata la guerra a Gaza. Mentre si ritiene che il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, sia stato la mente degli attacchi del 7 ottobre, Haniyeh era considerato una forza più moderata di Hamas, ma elogiò quel massacro come un colpo umiliante all’aura di invincibilità di Israele. Era anche sotto la lente della Corte penale internazionale (Cpi), il cui procuratore capo aveva richiesto mandati di arresto contro di lui e altri due leader di Hamas, Sinwar e Mohammed Deif, per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Richieste simili sono state emesse per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e per il ministro della Difesa Yoav Gallant.

13 LUGLIO 2024 – MOHAMMED DEIF, ARCHITETTO DEL 7 OTTOBRE – KHAN YOUNIS, GAZA – Mohammed Deif, capo militare di Hamas e ritenuto la principale mente dell’attacco di Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele, è stato ucciso in un raid di Israele il 13 luglio a Khan Younis, nella Striscia di Gaza, ma la conferma della sua morte da parte dell’Idf è giunta solo l’1 agosto. Nel raid di Khan Younis secondo le autorità locali sono state uccise almeno 90 persone, compresi bambini. Deif, 58 anni, era sopravvissuto a 7 tentativi di assassinio da parte di Israele ed era sulla lista dei ricercati di Israele dal 1995, perché accusato di aver pianificato diversi attacchi mortali. Era a capo dell’ala militare di Hamas, le Brigate Qassam.

10 MARZO 2024 – MARWAN ISSA – UNA DELLE MENTI DELL’ATTACCO DEL 7 OTTOBRE – GAZA – Marwan Issa, ritenuto numero 3 di Hamas, vice capo dell’ala militare del gruppo, le Brigate al-Qassam, viene ucciso in un raid aereo contro un complesso di tunnel sotto il campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza. Si ritiene che avesse contribuito a ideare l’attacco del 7 ottobre insieme a Yahya Sinwar e Mohammed Deif.2 GENNAIO 2024 – SALEH AROURI – BEIRUT – Numero 4 di Hamas, vice leader politico del gruppo, Saleh Arouri viene ucciso in un raid israeliano condotto con un drone il 2 gennaio a Beirut, nel sobborgo meridionale di Dahiyeh, contro un ufficio di Hamas. Arouri, alto funzionario di Hamas in esilio, era stato fondatore delle Brigate Al-Qassam ed era considerato il principale interlocutore fra Hamas e Hezbollah. Ritenuto vicino a Yahya Sinwar, allora leader di Hamas nella Striscia di Gaza e poi scelto come capo politico del gruppo dopo l’uccisione di Ismail Haniyeh, Arouri era influente in Cisgiordania, dove era nato. Al momento della sua morte era il più alto esponente di Hamas ucciso da Israele.

31 OTTOBRE 2023 – IBRAHIM BIARI – JABALIYA – Ibrahim Biari, comandante di Hamas nel battaglione centrale di Jabaliya, nella Striscia di Gaza, è stato ucciso in un raid dell’Idf a Gaza il 31 ottobre del 2023. Decine di persone sono rimaste uccise in quell’attacco.

OBIETTIVI IRANIANI

1 APRILE 2024 – MOHAMMAD REZA ZAHEDI – GUARDIANI DELLA RIVOLUZIONE IRANIANA – CONSOLATO DELL’IRAN A DAMASCO – Mohammed Reza Zahedi, alto ufficiale dei Guardiani della rivoluzione iraniana (Irgc), viene ucciso in un attacco aereo israeliano contro il consolato iraniano a Damasco, in Siria. Era al comando della forza al-Quds in Siria e Libano. È il più alto in grado a essere stato ucciso dopo la morte del generale Qassem Soleimani in un raid Usa condotto con un drone a Baghdad, in Iraq, a gennaio del 2020. È dopo questo raid sul consolato che l’Iran lancia un attacco senza precedenti contro il territorio israeliano, con 300 missili e droni, la maggior parte dei quali viene intercettata.

25 DICEMBRE 2023 – SEYED RAZI MOUSAVI – GUARDIA RIVOLUZIONARIA IRANIANA IN SIRIA – DAMASCO – Seyed Razi Mousavi, consigliere di lunga data della Guardia rivoluzionaria iraniana (Irgc) in Siria, viene ucciso il giorno di Natale del 2023 in un attacco con droni fuori Damasco. Era nella sua residenza a Sayyidah Zaynab, sobborgo meridionale della capitale. Per l’attacco l’Iran ha accusato Israele. Mousavi era responsabile del coordinamento dell’alleanza militare tra la Siria e l’Iran. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata