Ennesimo appello di Tel Aviv contro Teheran. “Il 1° ottobre, il regime iraniano ha lanciato quasi 200 missili balistici contro Israele. Questo attacco non è stato semplicemente un attacco a Israele, ma rappresenta una minaccia significativa per la stabilità globale. L’Iran, principale sponsor del terrorismo a livello mondiale, deve essere fermato prima che sia troppo tardi“, ha scritto in un post su X del ministero degli Esteri israeliano Yisrael Katz. Nel frattempo – mentre prosegue l’offensiva dello Stato ebraico in Libano – il premier Benjamin Netanyahu ha tenuto un colloquio telefonico con il presidente americano Joe Biden: all’ordine del giorno ci sono proprio eventuali piani per colpire l’Iran. I due leader non si parlavano da quasi 50 giorni.
IN AGGIORNAMENTO
Le telefonate tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu sono sempre state “oneste, dirette e molto produttive” e “così è stata” la telefonata di stamattina. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, in un briefing con i giornalisti.
“Una risoluzione diplomatica è l’unico modo per raggiungere la sicurezza e una stabilità duratura al confine tra Israele e il Libano“. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, in un briefing con i giornalisti. Gli Stati Uniti, ha aggiunto, sono impegnati in “discussioni” per raggiungere questo obiettivo.
“L’attacco iraniano è stato aggressivo, ma impreciso. Il nostro attacco, invece, sarà mortale, preciso e soprattutto sorprendente“. Così il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, parlando a un’unità della Divisione Intelligence. Lo riporta Haaretz. “Non capiranno cosa è successo e come è successo, vedranno i risultati”, ha aggiunto Gallant.
Una raffica da circa 90 razzi è stata lanciata un’ora fa dal Libano contro l’Alta Galilea. Lo riferiscono le forze israeliane di difesa (Idf), citate da The Times of Israel. Alcuni razzi sarebbero stati intercettati me impatti sono stati segnalati a Safed e nelle città vicine, causando danni. Non ci sono, al momento, notizie su persone rimaste ferite. L’Idf afferma anche di aver colpito i sistemi di lancio usati questa mattina da Hezbollah attaccare Kiryat Shmona, provocando la morte di due israeliani.
Sarebbe in corso in questi momenti l’attesa telefonata tra il presidente americano, Joe Biden, e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo riporta The Times of Israel, citando l’ufficio del primo ministro dello Stato ebraico. Alla chiamata partecipa anche la vicepresidente americana e candidata democratica alla Casa Bianca, Kamala Harris. La conversazione avviene mentre Israele prepara una risposta all’attacco missilistico dell’Iran della scorsa settimana.
Almeno quattro persone sono rimaste uccise e 10 ferite in un attacco israeliano contro un hotel trasformato in rifugio per sfollati a Wardaniyeh, nella regione di Chouf, nel sud del Libano. Lo ha riferito il ministero libanese della Sanità. Un reporter dell’Associated Press in una città vicina ha udito due boom sonici e un’esplosione provenienti da aerei israeliani prima dell’attacco, seguiti da colonne di fumo bianco e nero che si levavano dall’edificio.
Due persone, un uomo e una donna sulla quarantina, colpite da un razzo lanciato dal Libano a Kiryat Shmona, sono morte. Lo ha comunicato il servizio Magen David Adom, citato da The Times of Israel. In precedenza i medici avevano riferito che due persone erano rimaste gravemente ferite nell’attacco. Secondo le forze israeliane di difesa (Idf) una raffica di circa 20 razzi è stata lanciata dal Libano verso la città.
Gli accoltellamenti multipli avvenuti in mattinata nella città di Hadera nella parte centrale di Israele sono un atto di terrorismo. Lo scrive Ynet. In un primo momento la polizia aveva detto che non sembrava si trattasse di un attentato ma successivamente aveva precisato che le indagini erano ancora in corso. Le forze dell’ordine hanno spiegato che l’azione si è svolta “in quattro scene diverse”. Il sospettato è fuggito dalla scena su uno scooter ma la polizia lo ha poi localizzato e “neutralizzato“. I feriti sono sei di cui cinque in gravi condizioni.
Due persone sono state accoltellate nella città di Hadera nella parte centrale di Israele. Lo riporta il Times of Israel citando i soccorritori secondo cui le due vittime sarebbero coscienti. L’aggressore è fuggito dalla scena e la polizia sta indagando sull’accaduto.
“Almeno 400mila persone sono intrappolate nella zona nord di Gaza“. Lo scrive su X Philippe Lazzarini, capo dell’Unrwa. “I recenti ordini di evacuazione da parte delle autorità israeliane stanno costringendo le persone a fuggire ancora e ancora, soprattutto dal campo di Jabalia – ha aggiunto – molti si rifiutano perché sanno fin troppo bene che nessun posto a Gaza è sicuro“. “Con la quasi totale assenza di beni di prima necessità, la fame si sta diffondendo e aggravando nuovamente – ha detto ancora Lazzarini – questa recente operazione militare minaccia anche l’attuazione della seconda fase della campagna di vaccinazione antipolio per i bambini. I bambini sono, come sempre, i primi e i più colpiti. Meritano molto di meglio, meritano un cessate il fuoco ora. Meritano un futuro”.