Cremlino smentisce telefonata Putin-Trump

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha negato che il presidente russo Vladimir Putin abbia parlato al telefono con Donald Trump sette volte dopo che quest’ultimo ha lasciato la Casa Bianca nel gennaio 2021. “No, non è vero”, le sue parole riportate dalle Tass. Il riferimento è a quanto scritto dalla leggenda del giornalismo americano Bob Woodward nel suo nuovo libro ‘War’. Intanto un portavoce del Pentagono ha riferito al settimanale tedesco Der Spiegel che il vertice sull’Ucraina, previsto per questo sabato alla base aerea americana di Ramstein in Germania, è stato rinviato a data da destinarsi. La decisione sarebbe legata ai cambiamenti nei piani del presidente americano Joe Biden, che ha rinviato il suo viaggio in Germania e Angola per seguire gli sviluppi dell’uragano Milton in Florida. 

Cremlino conferma che Trump inviò test Covid a Putin

Il Cremlino ha però confermato che nel 2020, all’inizio della pandemia, l’allora presidente Donald Trump inviò una serie di kit per i test del Covid-19 a Vladimir Putin, come rivelato nel nuovo libro di Bob Woodward. “Anche noi mandammo delle attrezzature“, ha detto a Bloomberg il portavoce Dmitry Peskov. Tuttavia, Peskov ha negato l’altra rivelazione contenuta nel libro, riguardo una serie di telefonate intercorse tra Trump e Putin dopo l’uscita del tycoon dalla Casa Bianca. “”non è vero”, ha detto il portavoce del Cremlino.

Casa Bianca: “Se vere telefonate Trump-Putin preoccupanti”

Sul tema si è espressa anche la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, dicendo che “se sono vere” le telefonate sono “preoccupanti“. La preoccupazione, ha detto Jean-Pierre, è “soprattutto” dovuta al fatto che nel periodo in cui sarebbero avvenute queste telefonate l’ex presidente stava “facendo attività di lobby al Congresso contro gli aiuti militari all’Ucraina“. La portavoce ha però sottolineato di “non potere confermare” se le telefonate siano effettivamente avvenute.

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