Il presidente ucraino ha ricordato che, al momento, il presidente russo, Vladimir Putin, non sembra interessato a seguire la strada della diplomazia

L’Ucraina ha un piano per poter raggiungere una “pace giusta” già entro il prossimo anno. Lo ha assicurato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in occasione del suo incontro con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, a Berlino. La ricerca di una soluzione per porre fine alla guerra in Ucraina ha fatto parte anche dei colloqui che Zelensky ha avuto con Papa Francesco. Il leader ucraino è stato ricevuto in udienza dal Papa e, come comunicato dalla Santa Sede, “i colloqui sono stati dedicati allo stato della guerra e alla situazione umanitaria in Ucraina, nonché alle vie che potrebbero metterle fine, portando ad una pace giusta e stabile nel Paese”. Lo stesso Zelensky ha poi raccontato di aver affrontato con Papa Francesco anche “la questione del ritorno a casa della nostra gente dalla prigionia“. Kiev “conta sull’aiuto della Santa Sede per il ritorno a casa degli ucraini catturati dalla Russia”, ha spiegato il presidente ucraino.

Il viaggio in Europa per presentare il suo “piano per la vittoria” ha portato Zelensky a Londra, Parigi e poi a Roma, dove ha incontrato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. L’ultima tappa è stata quella di Berlino dove, oltre a Scholz, Zelensky ha incontrato anche il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier. In Cancelleria, Zelensky ha ricevuto ampie rassicurazioni sull’impegno della Germania e dell’Unione europea nel continuare a sostenere l’Ucraina. Scholz ha anche annunciato un pacchetto di aiuti militari da 1,4mld di euro in partnership con Belgio, Danimarca e Norvegia. Il cancelliere tedesco ha rinnovato l’invito ad una conferenza di pace alla quale dovrebbe prendere parte anche la Russia, sottolineando però che “non sarà accettata alcuna pace dettata da Mosca“. A sua volta, Zelensky ha assicurato che “l’Ucraina vuole, come nessun altro paese, che la guerra finisca” e che ci sono i presupposti per “imporre la pace alla Russia e questo potrebbe accadere già nel corso del prossimo anno, nel 2025”.

Il presidente ucraino ha ricordato anche che, al momento, il presidente russo, Vladimir Putin, non sembra però interessato a seguire la strada della diplomazia. Il capo del Cremlino, dal Turkmenistan dove ha incontrato il suo omologo iraniano Masoud Pezeshkian, si è detto certo che la formazione di un “nuovo ordine mondiale” sia “irreversibile”. Mosca, ha spiegato Putin, è “aperta a discutere le questioni relative alla costruzione di un nuovo ordine mondiale con tutti i nostri amici”. Tra questi c’è sicuramente l’Iran. Le relazioni tra Mosca e Teheran, ha evidenziato il presidente russo: “sono per noi una priorità e stanno procedendo con grande successo”. 

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