Nel contesto di crescenti tensioni della comunità con quella musulmana
Sicurezza rafforzata a Dacca in Bangladesh in occasione del più grande festival induista nel Paese, il Durga Puja, a causa delle crescenti tensioni tra la comunità induista e quella musulmana. Gli induisti, che costituiscono circa l’8% della popolazione del Paese, hanno segnalato vandalismo, violenza e intimidazioni: dopo la rivolta guidata dagli studenti che ha portato alla destituzione dell’ex primo ministro Sheikh Hasina, il leader attuale ad interim del Paese, il premio Nobel Mohammed Yunus, ha affrontato serie difficoltà nel mantenere l’ordine pubblico. Le comunità minoritarie hanno accusato il governo guidato da Yunus di non averle protette adeguatamente, e secondo alcuni rapporti, i gruppi islamisti più radicali stanno acquisendo sempre più influenza politica e visibilità dopo la caduta di Hasina. Il principale gruppo per i diritti delle minoranze del paese, il Consiglio per l’unità indù-buddista-cristiana del Bangladesh, ha dichiarato che tra il 4 e il 20 agosto sono stati segnalati un totale di 2.010 episodi di violenza contro le minoranze, per lo più induiste. I leader del gruppo hanno riferito che almeno nove persone appartenenti a gruppi minoritari sono state uccise, quattro donne sono state violentate e case, attività commerciali e templi sono stati incendiati o vandalizzati. Nelle ultime settimane, nuovi episodi di vandalismo si sono verificati in varie parti del Bangladesh mentre la comunità induista preparava i propri templi per il Durga Puja.
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