Meloni a Netanyahu: "Inaccettabili attacchi"

Continua ad essere alta la tensione in Medioriente dove  un altro casco blu è rimasto ferito da colpi di arma da fuoco nel sud del Libano. E’ il quinto da quando è iniziata l’incursione di Israele nel Libano. Lo ha riferito l’Unifil specificando che il peacekeeper è stato colpito venerdì sera nella base di Naqoura “a causa delle attività militari in corso nelle vicinanze”. Il militare è stato operato per rimuovere il proiettile ed è attualmente stabile. La missione ha parlato poi di “danni ingenti” agli edifici della postazione Onu a Ramyah causati da bombardamenti. Le notizie sono arrivate dopo la ferma condanna espressa da Italia, Francia e Spagna per gli attacchi all’Unifil da parte dell’esercito israeliano, l’Idf. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha affermato di voler sapere dallo Stato ebraico “che cosa è accaduto”. “I nostri militari non sono terroristi di Hezbollah”, “è inaccettabile” quanto successo, ha detto. In Iran sta aumentando il nervosismo per la risposta che Israele sta preparando all’attacco missilistico di Teheran dell’1 ottobre.

LA DIRETTA

21:58 Onu: “Attacchi a Unifil possono essere crimine di guerra”

“Il personale Unifil e i suoi locali non devono mai essere presi di mira. Gli attacchi contro i peacekeeper violano il diritto internazionale, incluso il diritto internazionale umanitario. Possono costituire un crimine di guerra“. Così in una nota Stéphane Dujarric, portavoce del Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. Il Segretario generale – spiega ancora Dujarric – “ribadisce che la sicurezza e la protezione del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite devono essere garantite e che l’inviolabilità dei locali delle Nazioni Unite deve essere rispettata in ogni momento e senza riserve”. Il riferimento e a un “incidente profondamente preoccupante verificatosi oggi con “la porta d’ingresso di una postazione delle Nazioni Unite che è stata deliberatamente violata da veicoli blindati delle Idf”.

20:13 Portavoce Idf: “Attacchi a basi Unifil sono stati un errore”

“Gli attacchi contro le basi Unifil in Libano sono state un errore. C’è un’inchiesta in corso. Stiamo indagando in maniera molto seria su questi incidenti, anche quello che ha interessato gli italiani”. Lo ha affermato al Tg1 il portavoce delle Forze di Difesa israeliane, Daniel Hagari. “Noi non stiamo puntando contro Unifil – ha aggiunto – quando operiamo in Libano il nostro unico obiettivo è Hezbollah”. 

19:54 Conte: “Fermare la follia di Netanyahu”

“Dopo gli spari sulle basi dove sono i soldati italiani della missione Unifil, ora i carri armati israeliani fanno irruzione nelle basi Onu. Quando si apriranno gli occhi e si deciderà di fermare i crimini di guerra del Governo Netanyahu? Non sono bastati 12 mesi di sistematico sterminio della popolazione palestinese e di certosina distruzione di Gaza? Non sono bastate l’invasione e i morti in Libano e gli attacchi alle nostre basi?”. Lo scrive su X il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. “Noi lo diciamo da mesi, nel silenzio di troppi. Quando il Governo italiano e le Istituzioni europee si decideranno per l’embargo delle armi a Israele, per le sanzioni economiche e commerciali, per andare oltre le parole?”, aggiunge. “Fermiamo la follia di Netanyahu, prendiamo decisioni serie per imporre il cessate il fuoco e la soluzione due popoli due Stati per Israele e Palestina”, conclude Conte.

19:32 Salgono a 39 feriti in attacco droni su città israeliana Binyamina

È salito a 39 il numero di persone ferite questa sera da un attacco di un drone lanciato da Hezbollah nella città di Binyamina nella parte centrale di Israele. Lo riporta Ynet spiegando che le condizioni di almeno quattro feriti sono critiche mentre decine di altri hanno vari tipi di lesioni da gravi a lievi. Alcuni di loro sono stati trasportati in elicottero presso gli ospedali più vicini.

19:05 Drone si schianta nel nord di Israele, almeno 20 feriti

Un drone lanciato da Hezbollah è riuscito a superare le difese israeliane e si è schiantato nei pressi di Binyamina nel centro-nord di Israele. Lo riporta Ynet spiegando che ci sarebbero almeno 20 feriti di cui alcuni sarebbero gravi. I soccorritori si stanno recando sul posto. 

18:52 Crosetto: “Atto inaccettabile contro forze di pace”

“L’incidente costituisce un atto inaccettabile nei confronti della forza di pace delle Nazioni Unite, il cui mandato è orientato esclusivamente al mantenimento della stabilità e della sicurezza nell’area”. Lo dice il ministro della Difesa, Guido Crosetto, informato dal mattino dei carri armati ‘Merkava’ delle Forze di difesa israeliane (Idf) che hanno forzato l’ingresso principale di una base avanzata di Unifil, appartenente al contingente ghanese, situata lungo la Blue Line. “A seguito di questa grave violazione – continua il ministro alla Difesa – ho chiesto al capo di Stato maggiore della Difesa italiano, generale Luciano Portolano, di mettersi in contatto con il suo omologo. Il generale Portolano ha prontamente interloquito con il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa israeliane, generale Herzi Halevi, ribadendo la necessità di evitare ulteriori azioni ostili. Stessa cosa mi ha assicurato il mio omologo, Gallant”. Il ministero della Difesa italiano, in stretta collaborazione con le Nazioni Unite e le parti coinvolte, continuerà a monitorare la situazione per garantire che episodi di questa natura non si ripetano.

18:51 Schlein: “Governo riconosca subito Stato di Palestina”

“Dopo i violenti attacchi dei giorni scorsi alle postazioni Unifil, oggi l’ennesimo sconfinamento di carri armati dell’Idf verso le posizioni delle forze di pace dell’Onu, che in questi anni, con il contributo fondamentale dei militari italiani, hanno svolto un lavoro prezioso nella regione. Netanyahu va fermato, le sue azioni criminali non possono essere più tollerate. Ma gli appelli alla de-escalation restano vani se non proviamo a fare tutto ciò che è nella nostra disponibilità per fermare questa spirale di guerra. Il Governo sostenga la posizione già espressa da altri leader europei per fermare ogni esportazione di armi a Israele. E non solo: chiediamo al governo italiano di riconoscere subito lo Stato di Palestina come già hanno fatto altri paesi europei come Spagna, Norvegia e Irlanda, per iniziare a costruire la soluzione dei due popoli, due Stati”. Lo afferma la segretaria del Pd, Elly Schlein, in una nota. 

18:17 Media: “Cinque bambini morti in raid israeliano a Gaza”

Almeno cinque bambini sarebbero stati uccisi in un attacco aereo israeliano nel nord di Gaza. Lo ha riferito l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Secondo quanto spiegato un drone avrebbe colpito il gruppo di bambini che stava giocando vicino a un caffè nel campo profughi di Shati. Diverse persone sarebbero rimaste ferite nel raid.

17:57  Netanyahu a Meloni: “In Europa c’è chi fa pressione da parte sbagliata”

Nel colloquio con la presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha sottolineato che “sfortunatamente, diversi leader europei stanno esercitando pressioni nella direzione sbagliata“. È quanto si legge sul profilo X dello stesso Netanyahu. “Invece di criticare Israele che sta combattendo in prima linea per la civiltà, dovrebbero rivolgere le loro critiche a Hezbollah e ai suoi sostenitori iraniani, che usano l’Unifil come scudi umani”, si legge ancora. 

17:53 Netanyahu a Meloni: “Mai più terroristi vicino a nostri confini”

Nel colloquio con la presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, “ho sottolineato che, alla luce delle atrocità del 7 ottobre 2023, Israele non permetterà mai più a un’organizzazione terroristica genocida di avvicinarsi ai nostri confini. Né a Gaza né in Libano”. Lo ha affermato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu in un post su X dove ha fatto il resoconto della telefonata.

16:43 Unifil: “Israele spieghi sue scioccanti violazioni”

L’Unifil ha chiesto all’esercito israeliano “spiegazioni” in merito alle “scioccanti violazioni” effettuate in questi giorni. E’ quanto si legge in una della Missione Onu dopo che i tank israeliani hanno violato l’ingresso di una postazione dell’Unifil. “Violare ed entrare in una posizione Onu è un’ulteriore flagrante violazione del diritto internazionale e della risoluzione 1701 del 2006 del Consiglio di sicurezza – viene spiegato – ogni attacco deliberato ai peacekeeper è una grave violazione del diritto internazionale umanitario e della risoluzione 1701”. Il mandato dell’Unifil, viene ricordato “prevede la sua libertà di movimento nella sua area di operazioni e qualsiasi restrizione a ciò è una violazione della risoluzione 1701”. 

16:38 Unifil: “Tank di Israele hanno forzato l’ingresso della nostra postazione”

Questa mattina alle ore 4.30 due carri armati Merkava dell’Idf hanno distrutto il cancello principale di una postazione dell’Unifil a Ramyah in Libano e “vi sono entrati con la forza“. E’ quanto si legge in una nota della Missione Onu. I carri armati, viene spiegato ancora, “se ne sono andati dopo circa 45 minuti, dopo che l’Unifil ha protestato tramite il nostro meccanismo di collegamento, affermando che la presenza dell’Idf stava mettendo in pericolo i peacekeeper”.

15:08 Meloni sente Netanyahu: “Inaccettabili attacchi a Unifil”

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo riferisce una nota di palazzo Chigi spiegando che la premier “ha ribadito l’inaccettabilità che Unifil sia stata attaccata dalle forze armate israeliane, ricordando come la Missione agisca su mandato del Consiglio di Sicurezza per contribuire alla stabilità regionale”. Meloni inoltre ha sottolineato “l’assoluta necessità che la sicurezza del personale di Unifil sia sempre garantita”. La premier, prosegue la nota, “ha rinnovato l’impegno dell’Italia in questo senso, dicendosi convinta che attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701 si possa contribuire alla stabilizzazione del confine israelo-libanese e garantire il ritorno a casa di tutti gli sfollati”.

13:44 Biden in visita a Berlino la prossima settimana

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sarà in visita a Berlino la prossima settimana. Lo apprende LaPresse da ambienti del governo tedesco. Biden intende recuperare così la visita annullata a causa dell’uragano Milton. Secondo quanto riporta Der Spiegel, nel calendario attuale sono previsti per venerdì 18 ottobre gli appuntamenti ufficiali con il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier e il cancelliere Olaf Scholz. Al momento è ancora previsto che Biden venga insignito dell’onorificenza speciale della Gran Croce dell’Ordine federale al merito da Steinmeier per i suoi servizi all’amicizia tedesco-americana. La settimana scorsa la visita è stata annullata con breve preavviso a causa dell’uragano Milton perché Biden voleva seguire la gestione della crisi. Anche nella visita programmata la prossima settimana è probabile che i colloqui riguarderanno soprattutto le ulteriori azioni dei sostenitori occidentali dell’Ucraina e la guerra in Medioriente. 

13:37 Netanyahu: “Leader Ue critichino Hezbollah non Israele”

“Sfortunatamente, alcuni leader europei stanno esercitando pressioni nel posto sbagliato. Invece di criticare Israele, dovrebbero rivolgere le loro critiche a Hezbollah, che usa l’Unifil come scudo umano, proprio come Hamas a Gaza usa l’Unrwa come scudo umano”. Lo dice il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in una dichiarazione registrata.

12:58 Iran: “Non abbiamo linee rosse in difesa del nostro popolo e dei nostri interessi”

“Mentre negli ultimi giorni abbiamo compiuto enormi sforzi per contenere una guerra totale nella nostra regione, dico chiaramente che non abbiamo linee rosse nella difesa del nostro popolo e dei nostri interessi“. Lo scrive su X Seyed Abbas Araghchi, ministro degli Esteri iraniano. “Gli Stati Uniti hanno consegnato una quantità record di armi a Israele. Ora stanno anche mettendo a rischio la vita dei loro soldati schierandoli per gestire i sistemi missilistici statunitensi in Israele”, aggiunge Araghchi, pubblicando un grafico sulla fornitura di aiuti militari dagli Usa a Israele dal 1959 al 2024.

12:49 Netanyahu: “Onu rimuova Unifil da roccaforti Hezbollah”

“È giunto il momento di rimuovere l’Unifil dalle roccaforti e dalle aree di combattimento di Hezbollah“. Lo dice il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in una dichiarazione registrata, in cui si è rivolto al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Lo riporta Ynet. “L’Idf lo ha chiesto ripetutamente, e ha ricevuto ripetuti rifiuti, tutti volti a fornire uno scudo umano ai terroristi di Hezbollah. Il vostro rifiuto di evacuare i soldati dell’Unifil li rende ostaggi di Hezbollah”, aggiunge. Secondo Netanyahu, “questo mette in pericolo sia la loro vita, sia quella dei nostri soldati. Deploriamo il ferimento dei soldati dell’Unifil e facciamo tutto ciò che è in nostro potere per prevenire questi episodi”. 

 

12:17 Papa: “Siano rispettate forze pace delle Nazioni Unite”

“Chiedo che siano rispettate le forze di pace delle Nazioni Unite”. Così Papa Francesco, al termine dell’Angelus in piazza San Pietro. Il Santo Padre chiede “un cessate il fuoco immediato su tutti i fronti, per favore fermatevi”, e che “si percorrano le vie della democrazia e del dialogo per ottenere la pace”. “Sono vicino a tutte le popolazioni coinvolte in Palestina, in Israele e in Libano”, aggiunge Bergoglio.

11:21 Unicef: “Le vite dei bambini devastate dai conflitti”

“Ogni giorno che passa, le vite dei bambini in Israele, nello Stato di Palestina e in Libano vengono strappate in modi inimmaginabili. Tutte le parti hanno l’obbligo di proteggere i civili, compresi i bambini, gli operatori umanitari e le infrastrutture civili, tra cui scuole e strutture sanitarie. Le parti devono consentire il libero accesso agli aiuti salvavita. Questi obblighi sono palesemente disattesi. I bambini non iniziano le guerre e non hanno il potere di porvi fine, eppure le loro vite sono devastate dai conflitti”. Così la direttrice generale dell’UNICEF Catherine Russell.

11:06 Iran: nuove sanzioni Usa sono illegali e ingiustificate

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano ha condannato le nuove sanzioni imposte dagli Stati Uniti ai settori petrolifero e petrolchimico, in risposta all’attacco missilistico di rappresaglia di Teheran contro obiettivi militari israeliani dell’1 ottobre. In una dichiarazione, Esmaeil Baqaei ha condannato fermamente le sanzioni “illegali e ingiustificabili” degli Stati Uniti al settore energetico iraniano. Lo riferisce l’agenzia Tasnim. Venerdì, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha imposto sanzioni alle aziende e alle navi impegnate nel commercio e nel trasporto di petrolio iraniano, in risposta al recente attacco missilistico dell’Iran ai siti militari israeliani. La mossa degli Stati Uniti di imporre sanzioni “manca di qualsiasi base legale o logica”, rimarca Baqaei

10:35 Gallant a Austin, impegnati per evitare danni a Unifil

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha accusato Hezbollah di usare le postazioni Unifil come copertura, durante la conversazione di ieri sera con il suo omologo americano Lloyd Austin, secondo quanto riporta la dichiarazione israeliana citata dal Times of Israel. Gallant, riferisce il ministero della Difesa israeliano, “ha sottolineato che mentre affronta questa significativa sfida operativa, l’Idf continuerà ad adottare misure per evitare danni alle truppe Unifil e alle postazioni di peacekeeping”.L’ufficio di Austin ha affermato che ha espresso “profonda preoccupazione” per gli attacchi.

10:22 Cri: “Attacco inaccettabile, proteggere operatori”

“Non è accettabile che le donne e gli uomini impegnati a soccorrere feriti siano bersaglio di attacchi e che rischino di diventare vittime essi stessi, proprio mentre cercano di prestare soccorso a chi ha bisogno di cure. Agli operatori umanitari impegnati a salvare vite sia sempre garantita protezione, che nessuno osi cancellare il Diritto internazionale umanitario”. Lo rimarca con forza Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana, a seguito degli attacchi nel sud del Libano che si sono verificati stamattina, durante i quali è stato registrato il ferimento di alcuni volontari della Croce rossa libanese e il danneggiamento di due ambulanze, nel corso di un’operazione di supporto alla popolazione in coordinamento con l’Unifil a seguito di un attacco. “La popolazione civile e gli operatori umanitari non sono un bersaglio. Proteggere chi soccorre significa tutelare malati e feriti, e garantire loro di ricevere gli aiuti di cui necessitano. Lo ho ricordato nel corso dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite e lo ribadisco ancora oggi. Questi duri attacchi all’umanità non sono tollerabili”, conclude Valastro. 

10:10 Cnn, oggi riunione gabinetto israeliano

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, terrà una nuova riunione di gabinetto oggi. Lo ha detto un funzionario israeliano alla Cnn, mentre il Paese valuta come rispondere all’attacco missilistico dell’Iran dell’1 ottobre.

09:58 Idf, colpiti 200 obiettivi Hezbollah in Libano in 24 ore

L’aeronautica militare israeliana ha colpito circa 200 obiettivi Hezbollah nel Libano meridionale e più in profondità nel paese nelle ultime 24 ore. Lo riferisce l’esercito israeliano precisando che tra gli obiettivi figurano cellule di Hezbollah, lanciarazzi, posti di comando e posizioni di combattimento. In particolare, la 36a Divisione ha diretto attacchi aerei contro lanciarazzi Hezbollah, postazioni anticarro e depositi di armi nel Libano meridionale durante la notte e ha anche ucciso decine di combattenti Hezbollah. Lo riporta il Times of Israel.

09:41 Croce Rossa: 4 soccorritori feriti in attacco nel sud Libano

Quattro operatori della Croce Rossa sono rimasti feriti in un attacco israeliano avvenuto questa mattina a Srebbine, nel sud del Libano. Lo riferisce la Croce Rossa libanese citata da L’Orient-Le Jour. In un comunicato stampa, l’organizzazione ha riferito di aver inviato una squadra a Srebbine, nel distretto di Bint Jbeil, dopo che uno raid aveva preso di mira una casa nel villaggio intorno alle 8 del mattino. L’invio dei soccorritori è avvenuto “dopo una richiesta alla Forza ad interim dell’Onu in Libano (Unifil)” per ottenere le necessarie autorizzazioni. Sul posto sono state inviate due ambulanze per soccorrere i feriti e spostarli, ma una volta sul posto “la casa è stata presa di mira una seconda volta” da un missile israeliano. “Quattro soccorritori sono rimasti leggermente feriti e le due ambulanze danneggiate”, viene riportato. I quattro – viene ancora riferito dalla Croce Rossa – sono stati portati all’ospedale di Tebnine, nel sud del Libano, per essere sottoposti ad accertamenti, e le loro condizioni “non sono preoccupanti”

09:31 Israele, oltre 300 razzi lanciati da Libano in 24 ore

Oltre 300 razzi sono lanciati dal sud del Libano verso il nord di Israele in 24 ore. Lo riporta Al Jazeera citando fonti israeliane

09:26 Attacco Israele in centro Striscia Gaza, uccisa famiglia 8 persone

Otto persone, tutte della stessa famiglia, sono morte in un attacco israeliano nella zona centrale Striscia di Gaza. Lo hanno riferito funzionari medici palestinesi, mentre le forze israeliane continuano a combattere militanti di Hamas e rinnovano gli ordini di evacuazione di centinaia di migliaia di persone dal nord del territorio. L’attacco di sabato sera ha colpito una casa nel campo profughi di Nuseirat, uccidendo genitori e i loro sei figli, di età compresa tra 8 e 23 anni, secondo l’ospedale dei martiri di Al-Aqsa nella vicina Deir al-Balah, dove sono stati portati i corpi. Altre sette persone sono rimaste ferite, tra cui due donne e un bambino in condizioni critiche. Un reporter dell’Associated Press ha appurato il conteggio dei corpi e filmato le preghiere funebri tenute all’ospedale. 

09:16 Idf, intercettati 5 missili lanciati da Libano verso Haifa

Cinque missili sono stati lanciati dal Libano verso Israele nel recente attacco che ha fatto scattare le sirene ad Haifa e in altre comunità del nord. Lo riportano le Forze di difesa israeliane precisando che tutti i missili sono stati intercettati dalle difese aeree. Il servizio di emergenza Magen David Adom riferisce che non ci sono segnalazioni di feriti. Lo riporta il Times of Israel.

08:51 Iran respinge accuse che collegano Teheran al 7 ottobre

La Missione permanente dell’Iran presso le Nazioni Unite a New York ha rilasciato dichiarazioni separate, respingendo le accuse che collegano l’operazione Alluvione Al-Aqsa guidata da Hamas alla Repubblica islamica, sottolineando che tali affermazioni non hanno credibilità e si basano su documenti falsi. Lo riporta l’agenzia Irna. “Mentre gli stessi funzionari di Hamas con sede a Doha hanno dichiarato di non avere alcuna conoscenza precedente dell’operazione e che tutta la pianificazione, il processo decisionale e la direzione sono stati eseguiti esclusivamente dall’ala militare di Hamas con sede a Gaza, qualsiasi affermazione che tenti di collegarla all’Iran o a Hezbollah, in parte o del tutto, è priva di credibilità e proviene da documenti fabbricati”, viene riferito in una dichiarazione, pubblicata dopo che alcuni media Usa, tra cui il New Tork Times, hanno riferito di avere ottenuto documenti, sequestrati dall’esercito israeliano, su come Hamas avesse pianificato l’attacco del 7 ottobre 2023. Pianificazione che, stando a quanto riferito, avrebbe incluso incontri con Iran ed Hezbollah per ricevere supporto e convincerli a unirsi all’operazione. 

08:06 15 morti in ultimi attacchi Israele in Libano

Il ministero della Salute del Libano ha dichiarato che almeno 15 persone sono state uccise negli ultimi attacchi israeliani effettuati su due aree nel nord del paese e una a sud della capitale. Stando a quanto riferito, nove persone sono state uccise e 15 ferite in un “attacco nemico israeliano” al villaggio di Maaysrah, situato a nord di Beirut. Il ministero ha anche riferito di due persone uccise, quattro ferite e “parti del corpo” non identificate recuperate in seguito a un attacco israeliano a Deir Bella, vicino alla città di Batroun nel nord del Libano. Quattro persone sono state uccise e 18 ferite in un attacco a Barja, a sud di Beirut. Israele ha anche colpito la città meridionale di Nabatieh, dove sono state segnalate otto persone ferite. Lo riporta Al Jazeera.

Libano - Lo speaker del parlamento iraniano Mohammad Bagher Qalibaf sul luogo dell\'attacco aereo israeliano a Beirut

07:26 Austin a Gallant, profonda preoccupazione per attacchi a Unifil

Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd J. Austin, ha tenuto un colloquio ieri con il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, nel quale ha espresso la sua “profonda preoccupazione” per le notizie secondo cui le forze israeliane hanno aperto il fuoco sulle posizioni della missione di peacekeeping delle Nazioni Unite in Libano, nonché per la presunta morte di due soldati libanesi, stando a quanto riportato in una dichiarazione del Pentagono. Austin ha sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza delle forze Unifil e delle Forze armate libanesi e “ha ribadito la necessità di passare dalle operazioni militari in Libano a un percorso diplomatico il prima possibile”

07:21 Messina (Unifil): “Si è deciso di restare e arretrare era rischioso”

“Siamo entrati in una nuova fase di questo conflitto. È un momento in cui anche noi siamo abbastanza impegnati. Quello che è successo pochi giorni fa, con l’attacco alle nostre basi, non si era mai verificato prima”. Lo conferma il generale di brigata Stefano Messina, comandante del contingente italiano dell’Unifil, in un’intervista al Corriere della Sera. Alla domanda se si aspettassero un’azione del genere dall’esercito di Israele, risponde: “È una delle parti belligeranti sul campo. Quando ci siamo preparati per questa missione sapevamo che le minacce sarebbero potute arrivare da più parti. Per questo motivo non ci siamo stupiti più di tanto”. Con Israele “i contatti sono costanti, come sempre. Anche prima di quanto accaduto, così come dopo. Non abbiamo ricevuto alcun messaggio dopo l’accaduto, anche se in ogni caso — e se dovessero farlo — non ci aspettiamo che lo facciano con noi, ma sul canale delle Nazioni Unite”. Messina spiega poi che “dalle forze di difesa israeliane era stato chiesto al quartier generale di Unifil a Naqoura di far spostare il personale della missione da una serie di basi con un breve preavviso, ma la decisione unanime è stata invece quella di restare, mantenendo attive tutte le nostre funzioni per far rispettare la risoluzione 1701. Ma anche se fossimo davvero arretrati verso altre basi, questo avrebbe comportato una serie di problemi logistici in così poco tempo ed esposto il nostro personale a rischi di incolumità a causa degli scontri armati, che qui ci sono 24 ore su 24”

07:06 Fonti Usa: Israele colpirà infrastrutture energetiche e militari Iran

Funzionari statunitensi, rimasti anonimi, ritengono che Israele abbia ristretto gli obiettivi della sua risposta al recente attacco missilistico dell’Iran alle infrastrutture militari ed energetiche. Lo riferisce Nbc aggiungendo che non ci sono indicazioni che Israele prenderà di mira le strutture nucleari o porterà a termine omicidi. Stando a quanto riferito dalle fonti, Israele non ha preso decisioni definitive su come e quando agire.

07:00 Wp: Hamas pianificava attacco stile 11 settembre contro Tel Aviv

Anni prima del 7 ottobre 2023, i leader di Hamas avevano pianificato un’ondata di attacchi terroristici molto più letali contro Israele, che avrebbero incluso il crollo di un grattacielo di Tel Aviv in stile 11 settembre, mentre facevano pressione sull’Iran per ricevere supporto nella loro realizzazione. È quanto emerso da documenti documenti sequestrati dalle forze israeliane a Gaza, come riporta il Washington Post. Stando a quanto riferito, i documenti e i registri elettronici che i funzionari israeliani affermano siano stati recuperati dai centri di comando di Hamas, mostrano una pianificazione avanzata per attacchi con treni, barche e persino carri trainati da cavalli, sebbene diversi piani fossero mal formulati e altamente impraticabili, hanno affermato gli esperti di terrorismo. I piani prevedono di coinvolgere gruppi militanti alleati per un assalto combinato contro Israele da nord, sud ed est. Le 59 pagine di lettere e documenti di pianificazione in arabo ottenute dal Washington Post rappresentano una frazione delle migliaia di documenti che le Forze di difesa israeliane affermano di aver sequestrato da quando è iniziata l’invasione terrestre di Gaza da parte di Israele il 27 ottobre.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata