L'evento risale al 29 marzo 1974
Circa 50 anni dopo una sparatoria mortale all’ex valico di frontiera della Ddr alla stazione di Friedrichstrasse a Berlino, un ex agente della Stasi è stato condannato a dieci anni di carcere. Il tribunale distrettuale di Berlino ha giudicato l’uomo originario di Lipsia, oggi 80enne, colpevole dell’omicidio della vittima, un cittadino polacco. Secondo l’accusa, il 29 marzo 1974 l’allora tenente sparò alle spalle della vittima, un polacco di 38 anni, al valico di frontiera più trafficato, Friedrichstrasse. Al momento del delitto l’ex ufficiale – identificato come N. – apparteneva ad un gruppo operativo del ministero per la Sicurezza dello Stato della Ddr ed aveva ricevuto l’incarico di “rendere innocuo il polacco”. L’imputato non ha commentato durante il processo.
Nel 2016 la prova decisiva sull’identità dell’assassino
L’avvocato difensore dell’uomo ha dichiarato all’inizio del processo che il suo cliente aveva negato le accuse. Per molti anni le indagini sul caso non hanno fatto alcun progresso. Secondo la procura di Berlino solo nel 2016 dagli archivi della Stasi è arrivata una traccia decisiva sull’identità dell’assassino. Tuttavia, le autorità hanno inizialmente ritenuto che si trattasse di omicidio colposo e non di omicidio e hanno interrotto il procedimento nel 2017 perché il reato sarebbe andato in prescrizione in questo caso. Nel 2023, tuttavia, la procura di Berlino ha sporto denuncia perché riteneva soddisfatto il criterio dell’omicidio per premeditazione.
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