L'Idf ha aperto il fuoco sull'ospedale Al-Aqsa di Deir al-Balah, piena di sfollati palestinesi. Hezbollah ha lanciato droni sullo Stato ebraico: almeno 20 feriti

Non si placano gli scontri in Medioriente tra Israele e Hezbollah. Diverse persone sono state uccise in un attacco dello Stato ebraico che ha colpito l’ospedale di Al-Aqsa, nella città centrale di Gaza di Deir Al-Balah. Dall’altra parte Tel Aviv ha fatto sapere che almeno 20 persone sono rimaste ferite nella città centrale israeliana di Binyamina dopo un raid di droni lanciato dal Libano.

IN AGGIORNAMENTO

23:01 Capo Caschi Blu: “Unifil manterrà posizioni in Libano”

I peacekeeper delle Nazioni Unite rimarranno in tutte le posizioni in Libano nonostante le richieste israeliane di spostarsi, dati gli intensi combattimenti tra Israele e Hezbollah e cinque caschi blu feriti, afferma il capo di Unifil. Lo riporta il Times of Israel. “È stata presa la decisione che l’Unifil rimarrà attualmente in tutte le sue posizioni nonostante le richieste delle Forze di difesa israeliane di abbandonare le posizioni che si trovano nelle vicinanze della Linea Blu”, afferma il capo del peacekeeping delle Nazioni Unite Jean-Pierre Lacroix.

21:18 Netanyahu: “Avevamo chiesto a Unifil di lasciare zona di combattimento”

“L’accusa che Israele abbia deliberatamente attaccato il personale dell’Unifil è completamente falsa“. Lo dice il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un video in inglese diffuso sul suo account X. “È esattamente il contrario”, rivendica Netanyahu, affermando che Israele ha ripetutamente chiesto di lasciare “temporaneamente la zona di combattimento, che è vicino al confine tra Israele e Libano”. “Infatti – aggiunge – il giorno in cui Israele ha iniziato la sua operazione di terra vicino al nostro confine con il Libano, abbiamo chiesto loro specificatamente: ‘per favore, lasciate quest’area in modo da non subire danni'”. “Israele – ha ribadito Netanyahu – non sta combattendo l’Unifil. Non sta combattendo la popolazione libanese”. Nel video il primo ministro israeliano accusa quindi Hezbollah di utilizzare le posizioni dell’Unifil come copertura per attaccare Israele. “Questi attacchi hanno causato la morte di molti israeliani, anche ieri“, prosegue, riaffermando che “Israele ha tutto il diritto di difendersi da Hezbollah e continuerà a farlo”. Assicura infine che l’Idf sta facendo il possibile per prevenire “incidenti” ma “il modo migliore per garantire la sicurezza del personale dell’Unifil è che l’Unifil ascolti la richiesta di Israele e si allontani temporaneamente dal pericolo“.

20:33 Netanyahu: “False accuse di aver colpito deliberatamente Unifil”

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato che “il modo migliore per garantire la sicurezza dei soldati dell’Unifil è ascoltare la richiesta di Israele di allontanarsi temporaneamente dalla zona di pericolo” e l’accusa secondo cui Israele ha deliberatamente attaccato il personale della missione Onu “è completamente falsa”. Lo riporta Ynet. “È vero il contrario – ha aggiunto – Israele ha ripetutamente chiesto all’Unifil di stare lontana dal pericolo“. “Israele – ha concluso – non sta combattendo l’Unifil e i cittadini libanesi” ma Hezbollah, “un’affiliata dell’Iran”.

20:28 Msf: donne e bambini tra feriti in attacco a ospedale Gaza

Dopo l’attacco israeliano che questa mattina ha colpito il complesso ospedaliero di Al Aqsa a Gaza, supportato da Medici Senza Frontiere (MSF), i team di MSF hanno curato 40 feriti, tra cui donne e bambini. In totale ci sono stati 65 feriti e 5 morti ed è la settima volta che il complesso ospedaliero viene colpito dal marzo 2024, tre delle quali nell’ultimo mese. “Sono scene di devastazione. Le tende hanno preso fuoco mentre la gente dormiva. L’ospedale ha curato 40 pazienti, tra cui 10 bambini e 8 donne, molti dei quali con gravi ustioni. Altri 25 pazienti feriti sono stati trasferiti perché qui non c’è modo di curarli” dichiara Eliza Sabatini, infermiera di Msf. “Gestire incidenti di massa come questi uno dietro l’altro sarebbe molto difficile per qualsiasi ospedale ben attrezzato. A Gaza, dove continuiamo a subire pesanti restrizioni sulle forniture mediche, è semplicemente impossibile fornire cure adeguate ai pazienti”, aggiunge.

19:33 Israele: “Ucciso capo aviazione Hamas, coordinò attacco 7/10”

L’esercito israeliano e lo Shin Bet hanno annunciato in una dichiarazione congiunta che il capo dell’aviazione di Hamas è stato ucciso in un attacco aereo lo scorso settembre. Samer Abu-Daqa, questo il suo nome, era tra coloro che hanno pianificato l’infiltrazione in Israele il 7 ottobre con parapendio e droni. Lo riporta il Times of Israel. L’uomo è stato definito “una fonte fondamentale di conoscenza”, che ha avuto un ruolo centrale nella creazione delle unità di droni e parapendio di Hamas.

19:10 Borrell: “Unifil non può combattere, difficile cambiare mandato” 

“Unifil è una missione di mantenimento della pace. Sembra un po’ ironico parlare di mantenere la pace quando non c’è pace. Ma non è una missione esecutiva, non è lì per combattere. Quindi non sono lì per entrare in conflitto con nessuno. È lì per controllare l’attuazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite“. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Esteri a Lussemburgo, rispondendo a una domanda sull’ipotesi di risposta da parte di Unifil agli attacchi israeliani. “Alcuni Stati membri hanno detto che questo deve essere rivisto e la missione deve essere ampliata ma per ampliare la missione, è necessaria una risoluzione del Consiglio di sicurezza, che sarà piuttosto difficile da ottenere”, ha aggiunto. 

18:57 Italia-Francia-Germania-Gb: “Idf fermi subito attacchi a Unifil”

I ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia e Regno Unito in una dichiarazione congiunta esprimono la loro “profonda preoccupazione per i recenti attacchi di Israele alle basi Unifil” in Libano nei quali “sono rimasti feriti alcuni peacekeepers“. Questi attacchi – si legge ancora – “devono terminare immediatamente”. “Condanniamo ogni minaccia alla sicurezza dell’Unifil. Qualsiasi attacco deliberato viola il diritto internazionale e la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu”.

18:29 Borrell: “Nessuno ha chiesto ritiro Unifil ma serve sicurezza” 

“L’attacco delle Forze di difesa israeliane contro le forze di peacekeeping delle Nazioni Unite è stato condannato all’unanimità dall’Unione Europea e oggi i ministri hanno ribadito il loro pieno sostegno a Unifil. Nessuno chiede a Unifil di ritirarsi. E a proposito, tutti devono sapere che non è il Segretario generale delle Nazioni Unite a dover decidere se Unifil deve restare o andarsene. Questa decisione spetta al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Esteri a Lussemburgo. “Pertanto, quando alcuni funzionari israeliani accusano il Segretario generale Guterres di non aver ritirato Unifil, non sanno, apparentemente, che questa decisione non può essere presa dal Segretario generale, ma deve essere decisa dal Consiglio di sicurezza”, ha aggiunto. “Oggi, nessuno Stato membro era a favore del ritiro di Unifil. Quindi, se non devono ritirarsi, devono restare e, se devono restare, devono restare in sicurezza. Negli ultimi giorni, quattro soldati di Unifil sono stati feriti. È stato fatto deliberatamente? Le forze israeliane affermano che è stato un incidente. Ma in ogni caso, questo è del tutto inaccettabile”, ha sottolineato. 

18:22 Netanyahu: “Continueremo a colpire Hezbollah senza pietà”

“Continueremo a colpire senza pietà Hezbollah in tutte le parti del Libano, anche a Beirut”. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante una visita alla base aeronautica di Golani, presa di mira da un attacco di droni lanciati da Hezbollah in cui sono state uccise 4 reclute. Lo riporta Ynet. L’ufficio del primo ministro ha riferito che Netanyahu ha visitato la sala da pranzo colpita, ha parlato dell’incidente con i comandanti e i soldati, è rimasto impressionato dall’intraprendenza dei soldati e dei medici che si sono presi cura dei loro compagni e li ha elogiati per la loro prestazione. “Vorrei inviare le mie condoglianze alle famiglie dei quattro eroici soldati del Golan caduti qui. Insieme all’intera Nazione prego per la loro pronta guarigione”, ha aggiunto Netanyahu

18:01 Caschi blu italiani individuano ordigni esplosivi in Sud Libano

Una serie di ordigni esplosivi incendiari posizionati lungo la strada che conduce alla base operativa avanzata Unp 1-32A, nel sud del Libano, è stata individuata questa mattina da una pattuglia del contingente italiano di Unifil durante un movimento logistico. Lo rende noto la Difesa. Un team di artificieri del contingente nazionale, intervenuto sul posto, ha messo in sicurezza l’area ma non ha potuto completare le operazioni di bonifica poiché, per cause in via di accertamento, uno degli ordigni si è innescato provocando un rogo nell’area circostante. Non si registrano danni a persone o mezzi. Sono in corso le indagini da parte di Unifil e delle autorità libanesi per far luce sulla dinamica dei fatti e risalire a esecutori e mandanti della potenziale minaccia.

17:48 Croce Rossa libanese: vittime in raid nel nord salgono a 21 

La Croce Rossa libanese ha affermato che almeno 21 persone sono state uccise in un attacco israeliano nel nord del Libano. L’attacco ha preso di mira un edificio residenziale nel villaggio a maggioranza cristiana di Aitoua situato nella regione di Zgharta. In precedenza, il ministero della Sanità di Beirut aveva riportato un bilancio di 18 vittime. Secondo i media statali, è la prima volta che l’area viene attaccata dall’esercito israeliano in un anno di ostilità. 

17:30 2 palestinesi uccisi a Jenin dall’esercito israeliano 

Le forze israeliane hanno ucciso due palestinesi nella città di Jenin, nel nord della Cisgiordania. Lo ha affermato il ministero della Sanità palestinese. Commentando l’accaduto, un ufficiale dell’esercito israeliano ha detto che le sue truppe hanno avuto uno scontro a fuoco con militanti armati durante un’operazione “antiterrorismo”, uccidendo uno degli uomini armati. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, uno degli uomini uccisi aveva 17 anni. Altri quattro sono stati feriti dal fuoco israeliano durante il raid. Secondo i dati del ministero della Sanità palestinese, più di 750 palestinesi sono stati uccisi dal fuoco israeliano nel territorio dall’inizio della guerra. 

17:27 ambasciata Usa a Beirut, americani lascino il Libano ora

“I cittadini statunitensi in Libano sono fortemente incoraggiati a partire ora”. Lo ha ribadito con un post su X l’ambasciata Usa a Beirut. “L’aeroporto rimane aperto e c’è disponibilità sui vettori commerciali” dice ancora la rappresentanza diplomatica di Washington spiegando che i voli aggiuntivi organizzati dall’ambasciata per i cittadini statunitensi in partenza da Beirut “non continueranno a tempo indeterminato”.

16:55 Sirene di allarme nel centro di Israele, anche a Tel Aviv

Le sirene di allarme sono suonate a Netanya, Tel Aviv e molte altre località nel centro di Israele. Lo riporta Haaretz.

13:39 Autorità Gaza, fotoreporter ucciso in raid israeliano

L’ufficio governativo per i media delle autorità di Gaza, controllato da Hamas, ha fatto sapere che il fotoreporter Ayman Muhammad Ruwaished è morto in seguito a un raid israeliano nella Striscia. Si tratta della 177esima vittima fra gli operatori dell’informazione dallo scorso 7 ottobre. Lo riporta Al Jazeera. “L’Ufficio governativo per i media condanna con la massima fermezza gli attacchi, le uccisioni e gli assassinii di giornalisti palestinesi da parte dell’occupazione israeliana”, si legge in un comunicato.

16:26 Idf vuole eliminare unità droni di Hezbollah

L’aeronautica militare israeliana si è posta l’obiettivo di eliminare completamente l’Unità 127 di Hezbollah, responsabile della produzione, manutenzione e funzionamento dei suoi droni. Lo riporta il Times of Israel spiegando che lo sforzo di uccidere ogni membro dell’unità avrà ora la priorità in termini di raccolta di informazioni e attacchi aerei. Nel corso della guerra sono stati lanciati circa 1.200 droni contro Israele e 221 di essi sono riusciti a superare le difese israeliane

16:17 Tajani: “Non scappiamo da Libano, decisione spetta all’Onu”

“Abbiamo ribadito che quello che è accaduto è inaccettabile. I soldati italiani non si toccano. Non lasceremo le postazioni. Anche perché è una decisione che spetta soltanto alle Nazioni Unite. Noi non scappiamo dai luoghi dove ci sono delle difficoltà. I nostri soldati hanno sempre fatto il loro dovere. Non sono terroristi di Hezbollah”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando alla stampa italiana all’ambasciata d’Italia a Berlino dopo il vertice per il Processo di Berlino sui Balcani occidentali.

16:01 Incontro tra ministri Iran e Oman, focus Gaza e Libano

Durante la sua visita a Muscat il ministro iraniano degli Esteri, Abbas Araghchi, ha incontrato l’omologo dell’Oman, con cui ha discusso le questioni di reciproco interesse e preoccupazione, fra cui la crisi in Libano e quella nella Striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera. I due ministri, in particolare, “si sono scambiati opinioni sulla situazione allarmante nella regione e hanno sollecitato la fine immediata del genocidio e dell’aggressione del regime israeliano a Gaza e in Libano“, ha spiegato il portavoce del dicastero iraniano Esmaeil Baghaei. Hanno anche “sottolineato la necessità di intensificare gli sforzi per mobilitare gli aiuti umanitari internazionali per i rifugiati”

15:51 Hezbollah, soldati Idf uccisi nel sud del Libano 

Hezbollah afferma di aver ucciso alcuni soldati israeliani in combattimenti nel sud del Libano. Lo riporta Al Jazeera. Il gruppo riferisce di aver combattuto con le truppe dell’Idf nel nel villaggio di Aita al-Shaab. I miliziani dicono di aver preso di mira un veicolo blindato per il trasporto di truppe con un missile missile guidato. Il veicolo ha preso fuoco e i soldati a bordo sarebbero rimasti uccisi e feriti.

15:36 Media: stasera riunione fra Netanyahu e vertici Difesa 

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu terrà questa sera alle 20.30 (le 19.30 in Italia) una riunione insieme ad alcuni ministri e ai vertici della Difesa in merito alla risposta israeliana all’Iran dopo l’attacco con missili balistici da parte di Teheran di inizio mese e a quanto accaduto ieri sera quando un drone di Hezbollah è riuscito a eludere il sistema di difesa israeliano uccidendo quattro soldati in una base militare. Lo riporta Ynet.

15:13 Gb annuncia sanzioni a Iran dopo attacco a Israele

Il Foreign office britannico ha annunciato l’adozione di sanzioni contro individui e organizzazioni iraniane a seguito dell’attacco missilistico contro Israele condotto dalla Repubblica islamica lo scorso 1° ottobre. Lo riporta il Guardian. Le sanzioni colpiscono figure di spicco dell’esercito iraniano, dell’aeronautica militare e delle organizzazioni legate allo sviluppo di missili balistici e da crociera di Teheran. 

14:49 Croce Rossa libanese, morti in raid nel nord sono 18

La Croce Rossa libanese ha affermato che 18 persone sono state uccise in un attacco israeliano nel nord del Libano. L’attacco ha preso di mira un edificio residenziale nel villaggio a maggioranza cristiana di Aitoua situato nella regione di Zgharta. In precedenza, il ministero della Sanità di Beirut aveva riportato un bilancio di nove vittime. Secondo i media statali, è la prima volta che l’area viene attaccata dall’esercito israeliano in un anno di ostilità.

14:41 Beirut: 9 morti in raid israeliano nel nord 

L’attacco, che ha preso di mira un edificio residenziale di un villaggio libanese situato nella regione di Zgharta, ha ucciso nove persone. Lo riporta Al Jazeera citando un post su X il ministero della Sanità libanese. Le operazioni di ricerca e salvataggio sono in corso. Secondo i media statali di Beirut è la prima volta che l’area a maggioranza cristiana viene attaccata dalle forze israeliane in un anno di ostilità.

14:30 Borrell: “Israele contro civili e diritto, non sarà più sicuro”

“Condanno i nuovi attacchi dell’IDF contro un ospedale e una scuola che fungono da rifugi nella parte centrale di Gaza. Decine di civili in cerca di sicurezza sono stati uccisi e feriti in circostanze terribili. Gli ordini di evacuazione di massa, le violazioni del diritto internazionale umanitario e il disprezzo per le vittime civili non renderanno gli israeliani più sicuri“. Così l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell su X.

14:03 Tricarico: “Italia lasci Unifil se l’Onu non si sveglia”

L’Italia “dovrebbe dire ‘Me ne vado'” da Unifil, visto che “il contributo italiano a questa missione è volontario e quindi si può lasciare in ogni momento se non ci sono più le condizioni“. Così a LaPresse il generale Leonardo Tricarico, presidente della fondazione Icsa (Intelligence Culture and Strategic Analysis) ed ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare, dopo gli attacchi delle forze israeliane che hanno coinvolto personale e strutture dell’Uifil in Libano, comprese alcune basi italiane. Il governo italiano, sottolinea Tricarico, da “più di un anno chiede una modifica delle regole di ingaggio della missione senza ottenere risposta da parte delle Nazioni Unite. Sono loro a dover fare mea culpa”. 

Se qualcuno, osserva Tricarico, “riesce a dimostrare che quella missione è ancora utile, bene, ma siccome non è così, mi chiedo per quale motivo i nostri soldati debbano continuare a correre rischi restando in questa zona”. L’Italia, conclude, “dovrebbe mettere in mora le Nazioni Unite dicendo che oggi la missione, per come stanno andando le cose, non può essere portata a termine e avvertire: ‘O ne prendete atto e ne traete le dovute conseguenze o ce ne andiamo’”.

13:26 Hezbollah lancia attacco contro caserma in centro Israele

Hezbollah ha annunciato di aver preso di mira con missili una caserma militare situata a est della città costiera di Netanya, nel centro di Israele. Lo riporta Sky News Arabia. Il partito libanese ha affermato in un comunicato che i suoi combattenti hanno lanciato missili “contro la caserma di Beit Lid, a est di Netanya”, in risposta “agli attacchi e ai massacri commessi dal nemico sionista”. Hezbollah ha rivendicato anche un attacco contro Kiryat Shmona, un raid contro la caserma israeliana di Zebdine, nelle contese Fattorie di Sheb’a, e un attacco contro la base navale israeliana di Stella Maris, a ovest di Haifa.

13:25 Idf: Ucciso capo reparto missilistico anticarro Hezbollah

L’Idf ha reso noto che l’aeronautica militare israeliana ha ucciso il capo del reparto missilistico anticarro della forza d’élite Radwan di Hezbollah. Lo riporta il Times of Israel. Muhammad Kamel Naim – questo il suo nome – è stato preso di mira a Nabatiyeh, afferma l’esercito. Naim è stato responsabile del lancio di missili anticarro in Israele, ha spiegato l’Idf.

13:22 Msf: ucciso membro nostro staff in raid a Jabalia

Msf si dice “inorridita” dall’uccisione di un membro del suo staff, Nasser Hamdi Abdelatif Al Shalfouh, morto dopo essere stato ferito lo scorso 8 ottobre durante gli attacchi a Jabalia, nel nord di Gaza. Nasser – viene spiegato in una nota – è il settimo membro dello staff di Msf rimasto ucciso dall’inizio del conflitto. L’uomo è deceduto il 10 ottobre all’ospedale Kamal Adwan, “senza poter ricevere il livello di assistenza necessario a causa della mancanza di capacità dell’ospedale e del numero eccessivo di pazienti presenti nella struttura”. Msf “condanna fermamente l’accaduto e chiede ancora una volta il rispetto e la protezione dei civili”.

13:19 Ministro Israele, Unifil scudo per Hezbollah, va rimossa

“Lo Stato di Israele non è interessato a danneggiare le forze dell’Unifil”. È quanto scrive in un post sul social X il ministro israeliano dell’Energia Eli Cohen. “Tuttavia, queste forze non hanno contribuito in alcun modo a mantenere la stabilità e la sicurezza nella regione, non hanno garantito l’applicazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite e fungono da scudo per Hezbollah, un’organizzazione terroristica e un proxy iraniano”, ha aggiunto, rivolgendosi poi al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres: “È ora che lei risponda alla richiesta che le è stata inviata, rimuova l’Unifil dalle aree di conflitto e smetta di fare il gioco dell’Iran”. 

13:05 Medico, bruciati vivi in raid Israele su ospedale al-Aqsa

Il dottor Mohammed Tahir, chirurgo volontario all’ospedale di al-Aqsa, nel centro della Striscia di Gaza, ha raccontato ad Al Jazeera di palestinesi bruciati vivi nell’attacco lanciato da Israele sul presidio medico. “Siamo stati inondati. Donne, uomini, bambini di appena un anno di età morivano davanti ai nostri occhi”, ha detto, “pazienti con ustioni significative in percentuale elevata: sfortunatamente, il loro destino è segnato. Non arriveranno nemmeno in terapia intensiva. Moriranno”. “È uno spettacolo dell’orrore qui”, ha aggiunto, “onestamente, a volte ho la sensazione che questa non sia la vita reale, che questo possa continuare e che questo livello di sofferenza sia permesso in questo mondo”. “Ho parlato con innumerevoli persone che hanno assistito ad alcuni degli orrori”, ha detto ancora Tahir, “le persone sono traumatizzate. Penso sia giusto dire che le persone sono davvero arrivate al punto in cui sentono che non c’è speranza. Nessuno viene ad aiutarle, nessuno viene a salvarle”. 

12:57 Israele ha piano per bloccare aiuti e assediare nord Gaza

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta esaminando un piano per bloccare gli aiuti umanitari al nord di Gaza nel tentativo di affamare i militanti di Hamas, un piano che, se attuato, potrebbe intrappolare senza cibo né acqua centinaia di migliaia di palestinesi che non vogliono o non possono lasciare le loro case. Il piano proposto a Netanyahu e al Parlamento israeliano da un gruppo di generali in pensione porterebbe a un assedio, dando ai palestinesi una settimana di tempo per lasciare il nord della Striscia di Gaza, compresa Gaza City, prima di dichiararla zona militare chiusa. Coloro che rimangono sarebbero considerati combattenti, il che significa che le regole militari permetterebbero alle truppe di ucciderli, e verrebbero privati di cibo, acqua, medicine e carburante. È quanto si legge in una copia del piano fornita ad Associated Press dal suo principale ideatore, che afferma che il piano è l’unico modo per spezzare Hamas nel nord e fare pressione su di esso per rilasciare gli ostaggi rimasti. Il piano, denominato ‘Piano dei generali’, prevede che Israele mantenga il controllo sul nord per un periodo indefinito per tentare di creare una nuova amministrazione senza Hamas, dividendo la Striscia di Gaza in due

11:37 Autorità Gaza, 42.289 palestinesi morti da inizio guerra 

Sono almeno 42.289 i palestinesi uccisi e 98.684 feriti negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023. Lo afferma il ministero della Salute dell’enclave palestinese. Solo nelle ultime 24 ore, sono state uccise 62 persone.

11:28 10 morti in raid su centro distribuzione cibo a Jabalia

I medici palestinesi riferiscono che 10 persone sono state uccise e almeno 30 ferite negli attacchi aerei israeliani che hanno colpito un centro di distribuzione alimentare nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Tra le vittime ci sono donne e bambini. Lo riporta Al Jazeera.

11:02 Organizzavano omicidio per conto dell’Iran, due arresti in Israele

Due israeliani sono stati arrestati con l’accusa di aver compiuto una serie di atti di sabotaggio per conto dell’Iran e di aver complottato per uccidere una figura di spicco dello Stato ebraico. Lo hanno annunciato lo Shin Bet e la polizia israeliana in una dichiarazione congiunta, citata da The Times of Israel. Secondo le indagini il cittadino israeliano Vladislav Viktorson (30 anni) di Ramat Gan sarebbe stato avvicinato da un iraniano identificato come ‘Mari Hossi’. Viktorson avrebbe quindi reclutato la sua compagna 18enne Anna Bernstein. I due avrebbero compiuto diversi atti di sabotaggio e vandalismo, tra cui graffiti provocatori e manifesti, incendi di auto vicino allo Yarkon Park di Tel Aviv e roghi dolosi nelle foreste locali, su ordine di Hossi, che avrebbe dato loro istruzioni in ebraico. Sarebbe stato poi chiesto loro di uccidere un importante personaggio israeliano lanciando una granata nella sua abitazione e i due avrebbero accettato di farlo avendo cercato di acquistare armi. La polizia e lo Shin Bet non hanno però indicato il nome della persona che avrebbero dovuto uccidere.

10:19 Media: Israele potrebbe colpire ancora Beirut

Nonostante le notizie secondo cui Benjamin Netanyahu, su richiesta degli Stati Uniti, avrebbe ordinato alle forze israeliane di difesa (Idf) di interrompere gli attacchi su Beirut, le forze di Tel Aviv potrebbero colpire ancora nella capitale libanese. Lo riporta The Times of Israel, citando un alto funzionario dello Stato ebraico. “Israele attacca ovunque in Libano, Beirut compresa. Lo abbiamo dimostrato di recente e lo dimostreremo di nuovo nei prossimi giorni, in base a considerazioni operative”, ha affermato. 

09:31 Borrell: “Troppo tempo per dire qualcosa a sostegno Unifil”

La dichiarazione a 27 per condannare gli attacchi a Unifil adottata ieri sera “avrei preferito che fosse stata presa più velocemente. Ci è voluto troppo tempo per dire qualcosa che è abbastanza evidente. È abbastanza evidente che dovremmo essere contro gli attacchi israeliani contro l’Unifil, soprattutto perché i nostri soldati sono lì. Molti soldati europei sono lì, quindi apprezzerei se gli Stati membri potessero raggiungere un accordo su questo in fretta”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Lussemburgo. 

09:23 Borrell: “Su armi a Israele posizioni opposte tra Stati Ue”

Sulla proposta di fermare l’invio di armi a Israele “c’è una divisione piuttosto importante tra gli stati membri, alcuni sono favore, altri sono proprio nella situazione opposta chiedendo di consegnare più armi a Israele. Questa è competenza nazionale, ma gli Stati membri sono fortemente divisi. E sono sicuro che ne discuteremo oggi”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Lussemburgo.

09:18 Borrell: “Aiuti a Gaza ai minimi, fame usata come arma”

“Il livello di supporto umanitario, misurato dal numero di camion che entrano a Gaza, è al livello più basso dall’inizio della guerra. La carestia viene usata come arma di guerra”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Lussemburgo. “A 400.000 persone viene chiesto di andarsene di nuovo, dal sud al nord e dal nord al sud. Queste persone sono esauste. Non possono muoversi di nuovo. E sembra che la guerra continuerà. Chiederemo di nuovo il cessate il fuoco immediato su tutta la regione”, ha aggiunto. 

09:05 Media, quattro morti e 70 feriti in raid Idf su ospedale Gaza

Sarebbe di almeno quattro morti e 70 feriti il bilancio del raid aereo israeliano nel quale è stato colpito una tendopoli che ospitava sfollati palestinesi sul territorio dell’ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera. L’attacco ha causato un enorme incendio che si è rapidamente diffuso tra le tende. Le squadre di soccorso stanno cercando di trovare i sopravvissuti.

 

07:24 Attacco Israele su ospedale a Gaza, quattro morti e 40 feriti

Quattro persone sono state uccise domenica da un attacco aereo israeliano sul cortile di un ospedale nel centro di Gaza, dove si erano rifugiati i palestinesi sfollati, secondo l’ospedale Al Aqsa e i funzionari della difesa civile. Altre 40 persone – si legge sulla Cnn – sono rimaste ferite nell’attacco, ha affermato l’ufficio stampa del governo di Gaza. Circa 5.000 persone si sono rifugiate sul terreno, secondo i funzionari dell’ospedale. L’ufficio ha affermato che era la settima volta che il campo all’interno dei terreni dell’ospedale Al-Aqsa a Deir al-Balah veniva colpito da gennaio e ha invitato la comunità internazionale a fare pressione su Israele affinché fermasse gli attacchi contro i civili. L’esercito israeliano ha affermato di aver condotto un attacco preciso su un centro di comando di Hamas “incastonato all’interno di un complesso che in precedenza fungeva da ospedale ‘Shuhadah Al-Aqsa’”. 

06:51 Idf: “Nuovo razzo dal Libano su Haifa, nessun ferito”

L’IDF afferma che le sirene di allarme sono risuonate ad Haifa, attivate da un singolo razzo sparato dal Libano che è caduto in un’area aperta. Secondo il Times of Israel, i medici affermano che non ci sono segnalazioni di feriti. 

 

06:16 Attacco Israele su ospedale a Gaza, diversi i morti

I palestinesi di Gaza riferiscono che diverse persone sono state uccise e decine di altre sono rimaste ferite in un attacco israeliano che ha colpito le tende dei palestinesi sfollati all’interno dell’ospedale Al-Aqsa nella città centrale di Gaza di Deir Al-Balah. I filmati circolati sui social media, che non hanno potuto essere immediatamente verificati, mostrano diverse tende incendiate mentre alcuni palestinesi cercavano impotenti di spegnere l’incendio. L’IDF afferma di aver colpito i terroristi che operavano da un centro di comando all’interno del complesso e ha accusato Hamas di nascondersi tra i civili e di utilizzare strutture come gli ospedali per operazioni terroristiche.

06:10 Attacco con droni a città israeliana Binyamina, 20 feriti

L’Israel Rescue Services ha dichiarato che almeno 20 persone sono rimaste ferite in un attacco di droni nella città centrale israeliana di Binyamina, tre delle quali in modo grave. I media israeliani hanno dichiarato che due droni sono stati lanciati dal Libano e uno è stato intercettato vicino alla costa. Questo è il secondo attacco di droni in due giorni in Israele. Sabato, durante la festa ebraica dello Yom Kippur, un drone ha colpito una casa di riposo in un sobborgo di Tel Aviv, causando danni ma nessun ferito. Il ministro della Difesa israeliano afferma che Israele si sta assicurando che i militanti di Hezbollah non torneranno nelle comunità nel Libano meridionale. Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha rilasciato queste dichiarazioni domenica durante una visita alle forze nel nord di Israele vicino al confine. Gallant ha descritto “l’intera prima linea di villaggi” nel Libano meridionale come dotata di infrastrutture di Hezbollah e ha affermato che le forze di difesa israeliane la stanno attualmente distruggendo sopra e sotto terra durante la loro invasione di terra. “Ho dato istruzioni all’IDF a tutti i livelli di garantire la distruzione (dell’infrastruttura di attacco) e di assicurare che i terroristi non possano tornare in questi luoghi. Ciò è essenziale per garantire la sicurezza delle comunità del nord di Israele”, ha affermato Gallant. 

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