In Libano almeno 16 morti e 52 feriti per un raid dello Stato ebraico su Nabatiyeh. Cnn: pronto piano Israele per l'attacco all'Iran

È ancora alta la tensione in Medioriente, dove si attende la risposta di Israele alla pioggia di missili balistici da Teheran sullo Stato ebraico dello scorso primo ottobre. L’attacco israeliano, secondo quanto riporta il Washington Post, dovrebbe essere lanciato prima delle elezioni presidenziali americane del 5 novembre. Continuano intanto i bombardamenti sul Libano: in mattinata l’esercito israeliano ha ordinato un’evacuazione nella periferia sud di Beirut e successivamente ha effettuato un raid sulla zona. Ecco tutte le notizie di oggi IN DIRETTA.

20:12 Unifil: “Carro armato Idf ha sparato contro nostra postazione”

L’Unifil ha denunciato che un carro armato dell’Idf ha sparato contro una sua postazione nel Libano del sud. “Questa mattina – si legge in una nota – i peacekeeper in una posizione vicino a Kafer Kela hanno osservato un carro armato Merkava dell’Idf sparare alla loro torre di guardia. Due telecamere sono state distrutte e la torre è stata danneggiata. Ancora una volta vediamo fuoco diretto e apparentemente deliberato su una posizione Unifil”.

18:36 Libano, 16 morti e 52 feriti per raid Israele su Nabatiyeh

È salito a 16 morti e 52 feriti in Libano il bilancio del raid israeliano di stamattina sulla città di Nabatiyeh, nel sud del Paese, che ha colpito anche la sede del Comune. Lo riferisce il ministero della Sanità libanese, citato dall’agenzia di stampa libanese Nna. 

18:04 Crosetto: “Troppo rischioso incontro Meloni-contingente Libano”

“Non penso sia possibile” per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni andare a far visita al contingente italiano, nel corso del suo viaggio in programma venerdì in Giordania e Libano. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervistato da Bruno Vespa a Cinque minuti. “Le condizioni di sicurezza non lo consentiranno – ha detto -. Sarebbe troppo pericoloso per il presidente del Consiglio, perché non sono possibili spostamenti in elicottero, ma soltanto su strada. E su strada ormai una parte del Libano è sotto il controllo di nessuno, per cui sarebbe troppo rischioso. Non è andato nemmeno il capo di Stato maggiore della Difesa che avrebbe voluto andare”. 

16:29 16 Paesi Ue Unifil: “Massima pressione politica e diplomatica su Israele”

Dalla riunione in videoconferenza tra i ministri della Difesa dei 16 paesi dell’Unione europea che partecipano alla missione Unifil, tenutasi stamattina, è emersa come punto fondamentale “la volontà condivisa di esercitare la massima pressione politica e diplomatica su Israele, affinché non si verifichino ulteriori incidenti” legati alla missione dei Caschi blu nel sud del Libano. Lo fa sapere la Difesa, aggiungendo che “allo stesso tempo, è stato chiarito che Hezbollah non può utilizzare il personale di Unifil come scudo nel contesto del conflitto”. I 16 Paesi hanno inoltre “concordato sulla necessità di rafforzare le Forze Armate libanesi, attraverso un adeguato supporto addestrativo e finanziamenti internazionali, affinché possano diventare una forza credibile e contribuire alla stabilità della regione con il sostegno di Unifil”. L’incontro, secondo quanto riferito dalla Difesa, è stato promosso dal ministro della Difesa italiano Guido Crosetto e dal ministro delle Forze Armate e dei Veterani francese Sébastien Lecornu con l’obiettivo di definire un’azione unitaria per il contributo europeo alla missione Unifil, alla luce dei recenti sviluppi nel sud del Libano. Alla conferenza hanno partecipato i ministri della Difesa, o loro delegati, di: Francia, Italia, Spagna, Austria, Croazia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Lettonia, Paesi Bassi, Polonia, Germania, Estonia, Ungheria, Malta e Cipro. 

16:23 16 Paesi Ue di Unifil: “Necessario rivedere regole d’ingaggio”

Questa mattina si è tenuta una videoconferenza tra i ministri della Difesa dei 16 Paesi dell’Unione europea che partecipano alla missione Unifil. L’incontro, promosso dal ministro della Difesa italiano Guido Crosetto e dal ministro delle Forze Armate e dei Veterani francese Sébastien Lecornu, aveva l’obiettivo di definire un’azione unitaria per il contributo europeo alla missione Unifil, alla luce dei recenti sviluppi nel sud del Libano. Lo comunica il ministero della Difesa, riferendo che durante l’incontro “tutti i ministri hanno espresso unanime preoccupazione per la situazione nella regione, condannando con forza gli attacchi che hanno colpito le basi di Unifil, mettendo a rischio la sicurezza del personale militare impegnato nella missione delle Nazioni Unite”. “È stata sottolineata l’importanza di garantire il pieno rispetto per il mandato e la protezione del personale di Unifil, esortando la comunità internazionale a mantenere un impegno costante e risoluto”, riferisce la Difesa, sottolineando che “i partecipanti hanno ribadito che la mancata o parziale implementazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu non può in alcun modo giustificare gli attacchi contro le forze di Unifil” e che “è stata espressa con forza la necessità di rivedere le regole d’ingaggio, in modo da permettere a Unifil di operare in maniera più efficace e sicura”. Alla conferenza hanno partecipato i ministri della Difesa, o loro delegati, di: Francia, Italia, Spagna, Austria, Croazia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Lettonia, Paesi Bassi, Polonia, Germania, Estonia, Ungheria, Malta e Cipro.

Al termine della conferenza “i 16 Paesi dell’Ue hanno concordato sull’importanza di mantenere una presenza stabile in Libano, sottolineando che ogni decisione riguardante il futuro della missione Unifil dovrà essere presa collettivamente in sede Onu”, fa sapere ancora la Difesa. 

14:02 Scholz: “Consegniamo armi a Israele e lo faremo ancora”

Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha assicurato a Israele la consegna di ulteriori armi. Lo riporta la Bild. “Ci sono consegne e ce ne saranno sempre altre. Israele può contare su questo”, ha affermato Scholz, aggiungendo che la Germania deve mantenere Israele “nella condizione di difendere il proprio Paese. Israele può contare sulla nostra solidarietà, ora e in futuro”. Allo stesso tempo il cancelliere ha affermato che c’è ancora bisogno di aiuti umanitari per la popolazione di Gaza e che nella guerra in Medio Oriente devono essere rispettate le regole del diritto internazionale. Ci deve essere anche la prospettiva di una soluzione a due Stati con i palestinesi, ha detto Scholz.

13:09 Madrid: “Essenziale che missione Unifil continui”

“Oggi noi ministri della Difesa di 16 Paesi europei ci siamo riuniti per evidenziare tutta la preoccupazione per la situazione della missione Unifil in Libano“, “siamo stati molto chiari nel dire che è essenziale e fondamentale che la missione continui per compiere la risoluzione delle Nazioni Unite”. Lo ha detto la ministra della Difesa spagnola Margarita Robles, al termine della riunione a cui hanno partecipato rappresentanti della difesa di 16 Paesi tra cui Italia, Francia e Germania. Robles ha insistito sul fatto che “nessuno se non l’Onu può prendere decisioni sulla missione“. “Pertanto rimarremo uniti in Libano difendendo i valori della risoluzione” Onu, ha aggiunto.

Robles ha poi manifestato “orgoglio” per il lavoro portato avanti dal contingente spagnolo che partecipa alla missione Unifil, sottolineando che questo è “essenziale e fondamentale per la de-escalation, e per gli aiuti alla popolazione civile”. “Saremo molto fermi nel chiedere la cessazione delle ostilità, l’immediato cessate il fuoco, la protezione delle strutture dell’Unifil e la tutela della vita di tutte le persone che stanno svolgendo una missione così essenziale”, ha osservato la ministra, sostenendo che “deve essere chiaro che solo il Consiglio di sicurezza dell’Onu può prendere decisioni rispetto alla missione”. “Tutti i Paesi che formano parte dell’Unifil appoggiano fermamente la missione e i nostri soldati”, ha aggiunto.

11:52 Cnn: pronto piano Israele per l’attacco all’Iran

Il piano israeliano per la risposta all’Iran dopo l’attacco missilistico contro lo Stato ebraico del 1° ottobre sarebbe pronto. Lo riporta la Cnn, citando una fonte che conosce l’argomento. Il network americano ha anche contattato il ministero israeliano della Difesa per un commento. Secondo una fonte, funzionari israeliani, tra cui il primo ministro Benjamin Netanyahu, avrebbero assicurato agli Stati Uniti che un eventuale contrattacco all’Iran sarebbe limitato a obiettivi militari e non a impianti petroliferi o nucleari.

10:55 Venerdì Meloni in Giordania e Libano

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, venerdì sarà in missione in Giordania e Libano. La premier, secondo quanto comunica palazzo Chigi, venerdì volerà ad Aqaba per incontrare alle 12 al Palazzo reale il Re di Giordania, Abdallah II. Alle 16:30 Meloni si sposterà quindi a Beirut dove vedrà al Palazzo del Governo il primo ministro libanese, Najib Mikati.

10:51 Bbc: in raid Israele morto anche il sindaco di Nabatiyeh

Ci sarebbe anche il sindaco di Nabatiyeh tra le cinque vittime del raid israeliano che ha preso di mira la località del sud del Libano. Lo riporta la Bbc, citando fonti locali. Secondo un testimone la città sarebbe stata colpita da almeno nove attacchi aerei nel giro di 30 minuti. Uno di questi avrebbe colpito il palazzo del municipio di Nabatiyeh, dove il sindaco stava partecipando a una riunione della cellula di crisi per gestire la situazione umanitaria in città.

10:40 Cinque morti in raid Israele su Nabatiyeh

È di almeno cinque morti il bilancio di un attacco israeliano che avrebbe preso di mira il palazzo del comune di Nabatiyeh, nel sud del Libano. Lo riferisce il ministero della Sanità di Beirut, citato da Al Jazeera.

08:28 Iran: “Risponderemo ad avventurismo Israele”

Teheran è “pienamente” preparata “a una risposta decisa a qualsiasi avventurismo del regime sionista (Israele ndr), mentre compie tutti gli sforzi possibili per proteggere la pace e la sicurezza del Paese”. Lo ha detto il ministro iraniano degli Esteri, Seyed Abbas Araghchi, durante un colloquio telefonico con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. Lo riporta Irna. Araghchi ha anche avvertito che “la responsabilità delle conseguenze della diffusione dell’insicurezza nella regione ricadrà su questo regime e sul suo principale sostenitore, gli Stati Uniti d’America“.

06:15 Raid Israele nel sud di Beirut

Le forze israeliane sarebbero tornate a colpire Beirut nell’ambito della loro campagna contro Hezbollah. Secondo un corrispondente di Al Jazeera, raid israeliani avrebbero interessato la periferia sud della capitale libanese. In precedenza il portavoce di lingua araba delle forze israeliane di difesa Avichay Adraee aveva emesso un ordine di evacuazione che intimava i residenti a lasciare un palazzo e le aree circostanti in vista di un possibile attacco aereo.

06:08 50 razzi contro Safed, Hezbollah rivendica

Circa 50 razzi sono stati lanciati nelle scorse ore dal Libano verso Safed, città della regione della Galilea. Lo hanno riferito le forze israeliane di difesa (Idf). L’attacco è stato in seguito rivendicato da Hezbollah. L’Idf sostiene di aver abbattuto numerosi razzi e non si hanno notizie di persone ferite ma, secondo il comune di Safed, un missile è caduto nel cortile di un’abitazione, provocando lievi danni.

06:06 Idf ordina evacuazione nella periferia sud di Beirut

Il portavoce per i media arabi delle forze israeliane di difesa (Idf) ha pubblicato un avviso nel quale intima ai residenti di evacuare un edificio nella periferia meridionale di Beirut, avvertendo che un attacco aereo è imminente. Lo riporta The Times of Israel. “Nuovo avviso urgente ai residenti del sobborgo meridionale, in particolare a quelli nell’edificio specificato nella mappa e situato a Haret Hreik”, scrive su X il portavoce, Avichay Adraee. “Ti trovi vicino alle strutture e agli interessi di Hezbollah, contro i quali l’Idf opererà nel prossimo futuro – prosegue il portavoce – Per la tua sicurezza e quella dei tuoi familiari, devi evacuare immediatamente questo edificio e gli edifici circostanti e tenerti lontano da essi a una distanza non inferiore a 500 metri”.

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