L'attacco sabato mattina a Cesarea. Il capo del governo israeliano non era in casa. I residenti: "Un forte boato ma nessun allarme"
L’ufficio del primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, ha fatto sapere che la residenza privata del premier a Cesarea è stata presa di mira stamattina da un attacco con un drone proveniente dal Libano e ha precisato che Netanyahu e la moglie Sara non erano in casa al momento dell’attacco e non ci sono stati feriti nell’incidente. Precedentemente l’Idf aveva riferito che 3 droni sono stati lanciati stamattina dal Libano e uno di questi ha colpito un edificio a Cesarea, mentre gli altri 2 sono stati intercettati. Alcuni post di testimoni sui social media sostengono che la struttura danneggiata faccia parte del complesso abitativo del primo ministro.
Idf: “Dopo attacco Cesarea scontri più intensi con Hezbollah”
Il portavoce dell’esercito israeliano (Idf), il contrammiraglio Daniel Hagari, ha avvertito che l’attacco con drone lanciato da Hezbollah contro la residenza privata del premier israeliano Benjamin Netanyahu a Cesarea indurrà Israele a intensificare la lotta contro il gruppo libanese. Lo riporta il Times of Israel. “Stiamo combattendo Hezbollah con determinazione. A causa di questo tentativo e del danno ai civili israeliani, i combattimenti non faranno che intensificarsi“, ha detto Hagari.
Netanyahu: “Alleati Iran volevano uccidermi, la pagheranno”
“Dico agli iraniani e ai suoi alleati dell’asse del male: chiunque tenti di danneggiare la pace di Israele non può che essere un nemico, chiunque cerchi di fare del male ai cittadini di Israele pagherà un prezzo alto“. Lo scrive sui social il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, dopo che che questa mattina un drone lanciato dal Libano ha colpito la sua residenza a Cesarea, in quello che ha definito un “tentativo del proxy iraniano Hezbollah di assassinare me e mia moglie”. “Continueremo a eliminare i vostri terroristi, restituiremo i nostri ostaggi a Gaza e faremo tornare i nostri residenti nel nord”, aggiunge Netanyahu, “raggiungeremo tutti gli obiettivi di guerra che ci siamo prefissati e cambieremo la realtà della sicurezza nella nostra regione per generazioni”. “Insieme combatteremo e, con l’aiuto di Dio, insieme vinceremo”, conclude.
The attempt by Iran’s proxy Hezbollah to assassinate me and my wife today was a grave mistake.
This will not deter me or the State of Israel from continuing our just war against our enemies in order to secure our future.
I say to Iran and its proxies in its axis of evil:…
— Benjamin Netanyahu – בנימין נתניהו (@netanyahu) October 19, 2024
Martedì Blinken in Israele
Il segretario di Stato americano Antony Blinken arriverà in Israele martedì come parte di una visita in diversi altri Paesi del Medioriente. Lo riporta Barak Ravid di Axios, citando un funzionario israeliano. Ravid riporta che è previsto che Blinken parli dei tentativi di rinnovare i negoziati sul rilascio degli ostaggi, della promozione di un piano per il giorno dopo a Gaza, della guerra in Libano e della risposta israeliana contro l’Iran.
Netanyahu dopo attacco Cesarea: “Niente ci scoraggerà”
“Niente ci scoraggerà” e “vinceremo questa guerra”. Lo afferma il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in un video in inglese pubblicato su X dal giornalista di Axios e Walla Barak Ravid. Il Times of Israel, che rilancia il video, sottolinea che sui social network è stata pubblicata anche una versione in ebraico dello stesso filmato. Netanyahu viene ripreso mentre cammina in un parco assolato, indossa occhiali da sole e una polo nera.
Fonte Israele: “Iran ha provato a uccidere Netanyahu”
“L’Iran ha provato a eliminare il primo ministro di Israele”. È quanto ha detto un alto funzionario del governo israeliano a Channel 12, dopo che un drone arrivato dal Libano ha preso di mira la residenza privata di Benjamin Netanyahu a Cesarea. Stamattina l’Idf ha riferito che 3 droni erano stati lanciati dal Libano verso Israele e che 2 erano stati intercettati mentre uno aveva colpito un edificio a Cesarea, senza provocare vittime. Successivamente l’ufficio di Netanyahu ha fatto sapere che la residenza del premier a Cesarea è stata presa di mira stamattina da un attacco con un drone e ha precisato che il primo ministro e la moglie Sara non erano a casa.
I residenti: “Forte esplosione ma nessun allarme”
La testata Ynet risporta le testimonianze di alcuni residenti, che sottolineano che si è sentita una forte esplosione ma gli allarmi non erano scattati. “La gente iniziava ad andare alla sinagoga, si è sentito un boato molto forte nella zona. Come è possibile che non ci sia stato un allarme? Il drone è penetrato qui”, ha detto Yael, una residente. “Abbiamo sentito un’enorme esplosione qui, qualcosa di molto forte. Per fortuna non ci sono state vittime”, ha dichiarato invece Alon, un residente di Cesarea. Mentre un altro residente, Cheki Levy, che vive vicino al luogo dell’attacco, ha detto: “Era mattina presto, non c’era nessun allarme e si è sentito un boato molto forte, è stato molto strano. Poi abbiamo sentito elicotteri e molte forze di soccorso, abbiamo capito che era qui”
I droni lanciati contro Israele giungono nel contesto di un intensificarsi nelle ultime settimane della guerra fra Israele e gli Hezbollah libanesi, alleati di Hamas e sostenuti dall’Iran. Venerdì Hezbollah ha dichiarato di voler lanciare una nuova fase di combattimenti inviando più missili guidati e droni esplosivi verso Israele. Il leader storico del gruppo libanese, Hassan Nasrallah, è stato ucciso in un attacco aereo israeliano a Beirut il 27 settembre e Israele ha inviato truppe di terra in Libano all’inizio di ottobre. Anche tra Israele e Hamas a Gaza è in corso una situazione di stallo: entrambi hanno manifestato resistenza a porre fine alla guerra dopo l’uccisione del leader di Hamas, Yahya Sinwar. Oggi la Guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato che la morte di Sinwar è stata una perdita dolorosa, ma ha sottolineato che Hamas è andata avanti nonostante l’uccisione di altri leader militanti palestinesi prima di lui: “Hamas è vivo e resterà vivo”, ha detto Khamenei.
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