Sette israeliani arrestati con l'accusa di essere spie iraniane

Le notizie di oggi, 21 ottobre, dalla guerra in Medioriente. Sette cittadini israeliani sono stati arrestati con l’accusa di spionaggio a favore dell’Iran: tra di loro un soldato che ha disertato l’esercito e due minorenni. Il ministro degli Esteri Tajani a Ramallah e a Gerusalemme chiede il cessate il fuoco in Libano e a Gaza e la salvaguardia della missione Unifil. L’Iran intanto annuncia che ha deciso gli obiettivi della sua risposta a un nuovo eventuale attacco di Israele, mentre un ostaggio è stato trovato morto in circostanze misteriose nel nord di Gaza. Ecco tutte le notizie del giorno 

IN AGGIORNAMENTO

18:13 Idf: da ottobre 2023 uccisi 2000 membri di Hezbollah

Le forze di Difesa israeliane hanno affermato di aver sconfitto le forze di Hezbollah “in ogni area” in cui le truppe hanno finora operato nel Libano meridionale. Lo riporta il Times of Israel. Secondo le ultime stime dell’esercito, più di 1.200 membri di Hezbollah sono stati uccisi durante l’offensiva di terra e oltre 2000 dall’ottobre del 2023. Tra i membri di Hezbollah deceduti ci sarebbero, oltre al leader Hassan Nasrallah, sette comandanti di brigata, 21 comandanti di battaglione e due dozzine di comandanti di compagnia.

17:44 Beirut: raid su ambulanze, morti quattro soccorritori

Il ministero della Sanità libanese ha annunciato in un comunicato che quattro soccorritori sono stati uccisi e altri cinque feriti negli attacchi israeliani sul Paese nelle ultime 24 ore, aggiungendo che tre ambulanze sono state danneggiate negli attacchi. Lo riporta il giornale ‘L’Orient Le Jour’.

16:10 Tajani vede Netanyahu, riceve rassicurazioni su Unifil

È appena terminato a Gerusalemme l’incontro fra il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Il ministro italiano – spiegano fonti della Farnesina – ha ricevuto rassicurazioni sulle modalità operative dell’esercito israeliano nel sud del Libano attorno alle installazioni di Unifil. Tajani ha invitato al cessate il fuoco sia a Gaza che in Libano. Netanyahu ha confermato che per Israele la scomparsa del capo di Hamas, Yahya Sinwar, è un risultato importante, ma che non è chiaro quando potranno essere interrotte le operazioni militari.

16:01 Tajani vede Mustafa: “Lavoriamo per soluzione due popoli due Stati”

“A Ramallah ho incontrato il primo ministro palestinese Muhammad Mustafa al quale ho ribadito che l’Italia continua a lavorare per la soluzione due popoli due Stati“. Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Rafforziamo gli aiuti per la popolazione civile a Gaza e in Cisgiordania anche nel quadro della conferenza umanitaria di domani al G7 di Pescara”, ha aggiunto.

15:52 Sospesi voli all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv

Le autorità aeroportuali israeliane hanno dichiarato che “in coordinamento con le forze di sicurezza” i voli in decollo dall’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv sono stati momentaneamente interrotti. Lo riportano i media israeliani. Lo scalo è poi tornato operativo dopo qualche minuto, senza che fosse stata fornita alcuna spiegazione per la pausa.

15:51 Brigate Al-Qassam: un ostaggio morto nel nord di Gaza

Fonti delle brigate Al-Qassam, il braccio armato del gruppo palestinese Hamas a Gaza, hanno affermato ad Al Jazeera che un ostaggio israeliano nel nord della Striscia è stato recentemente ucciso “in circostanze misteriose” in una delle zone di combattimento. Le brigate Al-Qassam hanno aggiunto che sono in corso “indagini” per accertare le cause dell’accaduto spiegando di non voler pubblicare il nome del prigioniero morto “per ragioni di sicurezza”.

15:31 Meloni vede emiro Qatar, focus su crisi e fermo sostegno a Unifil

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto S.A. l’emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani a Villa Doria Pamphilj a Roma, nel quadro della Visita di Stato che l’emiro sta compiendo in Italia. Le discussioni, informa una nota di palazzo Chigi, “hanno focalizzato l’attenzione sulla situazione in Medio Oriente, dove il Presidente del Consiglio ha condiviso con l’ospite gli esiti delle sue recenti missioni in Giordania e Libano, confermando il sostegno italiano alla mediazione condotta dal Qatar, insieme a Egitto e Stati Uniti, per un accordo a Gaza. I due leader hanno affrontato anche il tema della situazione umanitaria nella Striscia e della grave crisi degli sfollati in Libano”. Il colloquio, si legge ancora nella nota, ha poi permesso di ribadire “il comune fermo sostegno a Unifil e la necessità di garantire in ogni momento la sicurezza del suo personale, lavorando per una piena applicazione della risoluzione 1701 anche attraverso il necessario sostegno internazionale alle forze armate libanesi”.

15:15 Ministro israeliano: “Pena di morte per colpevoli tradimento”

Il ministro della Cultura e dello Sport israeliano Miki Zohar ha chiesto di punire con la pena di morte coloro che sono condannati per tradimento in tempo di guerra. Lo riporta il Times of Israel. Le sue parole arrivano dopo la notizia che sette israeliani sono stati arrestati con l’accusa di spionaggio per l’Iran. “Il fenomeno dei traditori che danneggiano la sicurezza di Israele per denaro mentre noi stiamo combattendo per il nostro futuro in una guerra esistenziale richiede le misure più severe, tra cui una legge che consenta la pena di morte per aver aiutato il nemico in tempo di guerra. Questo è l’unico modo in cui possiamo creare un deterrente chiaro che impedirà ulteriori casi simili”, ha affermato Zohar in una dichiarazione.

14:49 Macron chiede a Netanyahu cessate il fuoco a Gaza e in Libano

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, al quale ha chiesto ancora una volta un cessate il fuoco a Gaza e in Libano. Lo riferisce l’Eliseo. Macron ha detto che l’uccisione da parte di Israele del leader di Hamas Yahya Sinwar la scorsa settimana a Gaza “deve essere un’opportunità per iniziare una nuova fase di negoziati” per un cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza. L’inquilino dell’Eliseo ha anche chiesto a Israele di preservare le infrastrutture e proteggere i civili in Libano.

Macron ha espresso la sua intenzione di mantenere aperti i canali di comunicazione con Teheran, “per ottenere garanzie sul programma nucleare, sul programma balistico e sulla politica regionale dell’Iran”, si legge ancora nel comunicato dell’Eliseo. Le relazioni tra Macron e Netanyahu sono diventate tese di recente, dopo che il presidente francese ha chiesto di “fermare le esportazioni di armi da utilizzare a Gaza“, attirando forti critiche da parte di Netanyahu.

14:39 Iran: decisi obiettivi per la risposta ad attacco Israele

Teheran “ha deciso quali sono gli obiettivi della sua risposta difensiva” a Israele nel caso in cui attacchi l’Iran come ha promesso di fare. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baghaei, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa iraniana Mehr. Baghaei, inoltre, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Irna, ha riferito che l’Iran in colloqui con funzionari dell’Onu ha dichiarato che “entrambe le operazioni contro Israele, condotte il 13 aprile e il 1° ottobre scorsi, rientravano nel diritto alla legittima difesa della Repubblica islamica ed erano in risposta alle azioni” di Israele. Quanto al possibile attacco israeliano all’Iran, il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran ha detto ancora: “Ciò che è certo è che l’Iran darà una risposta decisa a qualsiasi atto malvagio del regime sionista“.

13:57 Sette israeliani arrestati con accusa di essere spie iraniane

Sette cittadini israeliani sono stati arrestati con l’accusa di spionaggio a favore dell’Iran. Lo riporta il Times of Israel citando le accuse dei pubblici ministeri. Gli indagati – viene spiegato – sono tutti ebrei residenti ad Haifa e nel nord del Paese e tra loro ci sono un soldato che ha disertato l’esercito e due minorenni. Sono accusati di aver fotografato e raccolto informazioni sulle basi e sulle strutture dell’Idf, tra cui il quartier generale della difesa di Kirya a Tel Aviv e le basi aeree di Nevatim e Ramat David, nonché i siti delle batterie Iron Dome. 

13:50 Tajani a Katz: “Serve cessate il fuoco in Libano e a Gaza”

“Noi crediamo che in Libano bisogna pianificare un’azione politica che rafforzi il governo libanese, per evitare il collasso definitivo del Paese: anche in Libano come a Gaza bisogna andare verso un cessate il fuoco, non verso una intensificazione dei combattimenti”. È quanto dichiarato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso di un incontro a Gerusalemme con l’omologo israeliano, Israel Katz. Lo riportano fonti della Farnesina. Tajani, che nel pomeriggio incontrerà anche il primo ministro Benjamin Netanyahu, ha anticipato al ministro Katz i messaggi che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha riportato dalla sua missione in Giordania e Libano. Per Tajani “la scomparsa di Sinwar rappresenta un possibile punto di svolta. Dobbiamo rilanciare l’azione politica e diplomatica sostenuta dagli Stati Uniti e da tutti gli Stati arabi della regione”. A Katz il ministro Tajani ha infine confermato che il governo italiano sarà sempre impegnato contro ogni delegittimazione dello Stato di Israele, alle Nazioni Unite e in particolare all’Assemblea generale dell’Onu.

13:23 Israele si scusa per uccisione tre soldati libanesi

L’esercito israeliano si è scusato per la morte di tre soldati libanesi in un attacco nel sud del Libano. L’esercito ha spiegato di aver colpito domenica un camion che era entrato in un’area dove aveva precedentemente preso di mira un camion di Hezbollah che trasportava armi. L’esercito israeliano ha detto che i soldati non erano a conoscenza del fatto che il secondo camion appartenesse all’esercito libanese precisando che “non sta operando contro l’esercito libanese e si scusa per queste circostanze indesiderate”.

13:1o Blinken parte oggi per 11esimo viaggio in regione da inizio guerra

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken parte per un nuovo viaggio in Medioriente, il suo 11esimo nella regione dallo scoppio della guerra di Gaza lo scorso anno, che giunge mentre Israele intensifica gli attacchi contro Hezbollah in Libano. Il dipartimento di Stato riferisce che Blinken partirà oggi per un viaggio di una settimana nel corso del quale farà tappa in Israele e in alcuni Paesi arabi

 

06:06 Media: “Israele ha presentato a Usa sue richieste per soluzione diplomatica in Libano”

Israele ha consegnato agli Stati Uniti un documento la scorsa settimana con le sue condizioni per una soluzione diplomatica per porre fine alla guerra in Libano e consentire ai civili sfollati da entrambe le parti del confine di tornare alle loro case. Lo hanno riferito ad Axios due funzionari statunitensi e due funzionari israeliani. L’ufficio del primo ministro israeliano ha consegnato il documento alla Casa Bianca prima della visita dell’inviato del presidente Biden, Amos Hochstein a Beirut, lunedì per discutere una soluzione diplomatica al conflitto, hanno detto i funzionari israeliani. Funzionari statunitensi e israeliani hanno detto ad Axios che il ministro israeliano per gli affari strategici Ron Dermer, che è un confidente del primo ministro Benjamin Netanyahu, ha inviato il documento a Hochstein giovedì. I funzionari israeliani hanno detto che il documento è nato dalle discussioni che Dermer ha avuto con il ministero della Difesa israeliano e le Forze di difesa israeliane sui principi che Israele chiede facciano parte di qualsiasi soluzione diplomatica per porre fine alla guerra con Hezbollah. Una richiesta israeliana è che alle IDF sia consentito di impegnarsi in “esercitazioni attive” per assicurarsi che Hezbollah non si riarmi e non ricostruisca la sua infrastruttura militare nelle aree del Libano meridionale vicine al confine, ha affermato un funzionario israeliano. Il funzionario ha aggiunto che Israele esige anche che la sua aeronautica abbia libertà di operare nello spazio aereo libanese. Queste due richieste contraddicono la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che afferma che le Forze armate libanesi (LAF) e la Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) impongono un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Hochstein è atteso a Beirut per incontrare il primo ministro ad interim Najib Mikati, il presidente del parlamento Nabih Berri e altri funzionari libanesi e discutere le richieste israeliane.

06:01 Attacco israeliano sul Libano, colpite filiali Hezbollah a Dahiyeh

Il canale libanese Al Mayadeen ha riferito che Israele ha attaccato una filiale di Al-Qard Al-Hassan, un istituto finanziario gestito da Hezbollah, a Baalbek, nel profondo del Libano. Secondo Al Jazeera, Israele attacca anche i villaggi di Nabatieh, Kafra e Yater nel sud del Libano. L’esercito israeliano domenica aveva annunciato che avrebbe attaccato le importanti risorse economiche di Hezbollah in Libano e ha ordinato ai residenti libanesi di stare lontani dalle filiali di Al-Qard Al-Hassan. L’istituto finanziario è stato fondato nel 1983 come organizzazione di beneficenza che offriva microcrediti sociali agli sciiti di Beirut. Nel corso degli anni è diventato un grande istituto con filiali nell’area di Dahiyeh, nel sud di Beirut. Altre immagini e video mostrano edifici in fiamme e gravi danni a seguito di attacchi, segnalati a Dahiyeh e nella valle della Beqaa, nel nord-est del Libano, e in alcune zone del Libano meridionale, tutte roccaforti di Hezbollah. Le sirene lanciarazzi sono risuonate nelle comunità vicine al confine con il Libano. Si sono sentite sirene a Malkieh, Avivim e Yaron, tre comunità della Galilea orientale adiacenti alla frontiera settentrionale. Non ci sono commenti immediati da parte delle autorità su possibili vittime o danni. Non c’è nemmeno una rivendicazione immediata di responsabilità. 

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