Sandu: "Gruppi criminali hanno tentato di minare processo democratico"

I cittadini moldavi hanno scelto di misura il ‘sì’ nel referendum tenutosi ieri per decidere se inserire nella Costituzione il percorso di adesione del Paese all’Unione europea. È quanto emerge dai dati della Commissione elettorale centrale moldava. Con il 99,41% dei voti conteggiati sugli 1,4 milioni di preferenze espresse, il ‘sì’ ha ottenuto il 50,39%, mentre il ‘no’ si è attestato al 49,61%. Questo risultato del ‘no’ era parso destinato a causare un grosso problema al governo filo-occidentale, che ha fortemente sostenuto la campagna per l’Ue, fino a quando non sono state conteggiate le ultime migliaia di voti provenienti dalla grande diaspora moldava. Il voto per il referendum ieri si è svolto contestualmente alle elezioni presidenziali: la presidente uscente Maia Sandu, filo-Occidente, è risultata in testa fra gli 11 candidati in corsa, con il 41,89% dei voti, ma dovrà andare al ballottaggio il 3 novembre affrontando il candidato Alexandr Stoianoglo, ex procuratore generale, filo-russo. 

Sandu: “Gruppi criminali hanno tentato di compromettere referendum”

Il risultato si è ribaltato nelle ultime ore, quando è iniziato il conteggio dei voti della diaspora, che tende a favorire il percorso verso l’Ue. Quando era stato scrutinato circa il 95% delle preferenze, il ‘no’ era in vantaggio con circa il 52% degli 1,2 milioni di voti, mentre il ‘sì’ si attestava al 47%. Quando è stato superato il 90% delle schede conteggiate, la presidente uscente Maia Sandu, filo-occidentale e in corsa per un nuovo mandato nelle presidenziali che si sono svolte contestualmente al referendum, ha accusato “gruppi criminali” di avere compromesso il referendum sull’Ue. “Gruppi criminali, che lavorano insieme a forze straniere ostili ai nostri interessi nazionali, hanno attaccato il nostro Paese con decine di milioni di euro, menzogne e propaganda, usando i mezzi più vergognosi per mantenere i nostri cittadini e la nostra nazione intrappolati nell’incertezza e nell’instabilità”, ha dichiarato Sandu. “Abbiamo prove evidenti che questi gruppi criminali miravano a comprare 300mila voti, una frode di dimensioni senza precedenti” e “il loro obiettivo era quello di minare un processo democratico“, ha aggiunto. I due appuntamenti elettorali cruciali di ieri – elezioni presidenziali e referendum sull’Ue – si sono svolti in un contesto in cui le autorità moldave accusano Mosca di avere intensificato una presunta campagna di ‘guerra ibrida’ per destabilizzare il Paese e far deragliare il suo percorso verso l’Ue. Le accuse includono quella il finanziamento di gruppi d’opposizione pro-Mosca, la diffusione di disinformazione, l’ingerenza nelle elezioni locali e il sostegno a uno schema di compravendita di voti. 

Cremlino: “Sandu provi le sue accuse di interferenze”

La presidente moldava Maia Sandu, che ha accusato che alcuni “gruppi criminali” di avere compromesso il voto in Moldova, dovrebbe fornire le prove. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass. “In primo luogo, non viene detto di cosa si tratta. In secondo luogo, si tratta di accuse piuttosto gravi su questi ‘gruppi criminali’, e all’opinione pubblica dovrebbero essere presentate alcune prove. Se dice di non aver ricevuto voti a causa di alcuni ‘gruppi criminali’, dovrebbe presentare delle prove”, ha replicato Peskov.

Cremlino: “Anomalie in referendum su Ue”

Il Cremlino, per bocca del suo portavoce Dmitry Peskov, ha richiamato l’attenzione su quelle che ha definito “anomalie” nel conteggio dei voti in Moldavia per il referendum in cui i cittadini sono stati chiamati a decidere se inserire nella Costituzione il percorso di adesione all’Ue. “Gli indicatori che vediamo oggi, che stiamo monitorando, la dinamica dei loro cambiamenti, ovviamente, sollevano molte domande“, ha dichiarato Peskov, secondo quanto riportano le agenzie di stampa russe. “Quello che vediamo è, ovviamente, un tasso di crescita dei voti a favore di Sandu e di quei partecipanti al referendum che si esprimono a favore dell’orientamento verso l’Unione europea meccanico e difficile da spiegare”, ha dichiarato Peskov. “Qualsiasi osservatore che comprenda almeno un po’ l’essenza dei processi politici può registrare queste anomalie nella crescita dei voti”, ha aggiunto.

Ue: “Interferenza russa senza precedenti nel voto”

“Abbiamo seguito molto attentamente le votazioni, entrambe le votazioni, il referendum e le elezioni presidenziali in Moldavia. La Moldavia è un partner molto importante dell’Unione Europea. Abbiamo notato che questa votazione si è svolta sotto un’interferenza e un’intimidazione senza precedenti da parte della Russia e dei suoi delegati, con l’obiettivo di destabilizzare i processi democratici nella Repubblica di Moldova”. Lo ha affermato il portavoce del Servizio per l’Azione esterna dell’Ue Peter Stano nel briefing quotidiano con la stampa. “Ovviamente, sull’adesione della Moldavia, continuiamo a sostenere pienamente l’adesione, le ambizioni, le aspirazioni e gli sforzi della Moldova”, ha aggiunto il portavoce capo della Commissione Eric Mamer. 

Eurocamera: “Russia ha comprato voti”

“La nostra delegazione sottoscrive la dichiarazione dei risultati e delle conclusioni preliminari della missione di osservazione elettorale internazionale delle elezioni presidenziali e del referendum, che si sono svolti nel contesto di una guerra di aggressione russa su vasta scala contro l’Ucraina. Questa situazione ha profondamente colpito e continua a colpire la Repubblica di Moldova, con la Russia che interferisce massicciamente e compra voti nella fase precedente e durante le elezioni”, ha dichiarato da parte sua Michael Gahler, capo della delegazione di osservazione elettorale del Parlamento europeo, in conferenza stampa a Chisinau. “Condanniamo fermamente le attività malevole, le interferenze e le operazioni ibride della Federazione Russa, degli oligarchi filo-russi e degli attori locali sponsorizzati dalla Russia. Questa interferenza maligna è senza precedenti per portata e si è intensificata con l’avvicinarsi del giorno delle elezioni. L’obiettivo russo rimane quello di minare il processo elettorale, la sicurezza, la sovranità e le fondamenta democratiche della Repubblica di Moldova e il libero arbitrio dei suoi cittadini. Ciò alimenta le divisioni all’interno della società moldava con l’obiettivo di far deragliare la traiettoria europea del paese“, ha aggiunto. “Il Parlamento europeo accoglie con favore i risultati del referendum tenutosi ieri – ha sottolineato -. Nonostante l’interferenza russa massiccia, maligna e illecita senza precedenti, in particolare attraverso l’acquisto di voti, gli attacchi ibridi e la disinformazione, il popolo della Repubblica di Moldavia ha scelto un futuro nell’Ue. Date le circostanze, questo risultato è un risultato notevole. Elogiamo le autorità moldave per aver tenuto elezioni ben gestite ed efficienti in queste circostanze straordinarie. Invitiamo tutti gli stakeholder a resistere a qualsiasi interferenza per non permettere che distorca il risultato del secondo turno delle elezioni presidenziali e delle elezioni parlamentari del 2025″.

Sandu: “Banditi vogliono potere, ancora una battaglia da combattere”

“I banditi che vogliono tornare al potere ad ogni costo volevano usare la democrazia come una debolezza. Abbiamo ancora una battaglia da combattere”. Lo ha detto la presidente della Moldavia, Maia Sandu, commentando i risultati del referendum pro-Ue e delle elezioni presidenziali. Lo riportano i media di Chisinau.

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