La portavoce dell'EUAA a LaPresse: "Il nuovo regolamento lo prevede specificamente"
Con l’approvazione nella scorsa primavera del nuovo Patto Ue per la Migrazione e l’Asilo, c’è la possibilità che venga stabilita a livello europeo una lista di Paesi terzi “sicuri” in cui è possibile il rimpatrio dei migranti. Lo ha detto a LaPresse la portavoce dell’Agenzia Ue per l’asilo (EUAA), Anis Cassar. “Sebbene l’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo non si esprima su specifiche sentenze della Corte di Giustizia europea, come osserva la sentenza del 4 ottobre, il nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo, e in particolare il Regolamento sulle procedure di asilo ivi contenuto, prevede la possibilità, sia a livello nazionale che a livello Ue, di designare paesi di origine sicuri, pur prevedendo eccezioni per parti del territorio o determinati profili di rischio. Il fatto che il nuovo Regolamento, che non è ancora entrato in vigore, introduca specificamente questa possibilità, potrebbe potenzialmente portare a un elenco di paesi di origine sicuri a livello Ue in futuro”, ha detto Cassar, interpellata sugli ultimi sviluppi relativi al centro per i migranti in Albania dopo la mancata convalida del trattenimento di 12 persone nelle strutture nel Paese balcanico e il Consiglio dei ministri in cui è stata varata con legge primaria la nuova lista dei Paesi sicuri secondo l’Italia. “L’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo è a conoscenza sia della sentenza della Corte di giustizia dell’Ue nel caso in questione, sia dei resoconti dei media sulla decisione del magistrato italiano di considerare che la designazione del Bangladesh e dell’Egitto come paesi di origine sicuri fosse incompatibile con tale sentenza della Corte”, riferisce la portavoce.
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