Il mezzo si è schiantato contro una fermata dell'autobus a nord di Tel Aviv
Le autorità israeliane affermano che un uomo è morto e 35 persone sono rimaste ferite dopo che un camion si è schiantato contro una fermata dell’autobus a nord di Tel Aviv domenica mattina. Lo riferisce il servizio di primo soccorso Magen David Adom. Le circostanze sono ancora al vaglio ma non sarebbe il primo attacco compiuto da palestinesi usando camion e veicoli contro la folla. L’attacco è avvenuto vicino alla sede centrale dell’agenzia di spionaggio israeliana Mossad.
Secondo la polizia si tratterebbe di un attentato. Lo ha detto Asi Aharoni, portavoce della polizia israeliana precisando che “l’aggressore è stato neutralizzato”. Non è chiaro se il sospettato sia stato fermato o ucciso.
Khamenei: “Raid Israele non va esagerato né minimizzato”
Intanto il leader supremo dell’Iran, l’Ayatollah, Ali Khamenei, ha parlato dopo l’attacco effettuato questo fine settimana dallo Stato ebraico contro Teheran. “Le azioni malvagie del regime israeliano di due notti fa non dovrebbero essere né esagerate né minimizzate”, ha affermato. “Gli errori di calcolo del regime israeliano devono essere interrotti. È essenziale far loro comprendere la forza, la volontà e l’iniziativa della nazione iraniana e della sua gioventù”. “Spetta alle autorità determinare come esprimere il potere e la volontà del popolo iraniano al regime israeliano e intraprendere azioni che servano gli interessi di questa nazione”.
Le osservazioni di Khamenei sono le ultime in ordine di tempo a suggerire che l’Iran sta valutando attentamente una possibile risposta all’attacco. L’esercito iraniano ha già affermato che un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza o in Libano supera qualsiasi attacco di ritorsione contro Israele, anche se i funzionari iraniani hanno anche affermato di riservarsi il diritto di rispondere.
Netanyahu: “Attacco contro Iran ha raggiunto tutti gli obiettivi”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha replicato affermando che l’attacco “ha danneggiato gravemente” l’Iran e i bombardamenti “hanno raggiunto tutti gli obiettivi prefissati”. “L’aeronautica ha colpito tutto l’Iran. Abbiamo danneggiato gravemente le capacità di difesa dell’Iran e la sua capacità di produrre missili che sono puntati verso di noi”, ha aggiunto.
Netanyahu contestato a Gerusalemme
Il premier dello Stato ebraico è stato poi contestato a Gerusalemme durante la cerimonia di commemorazione delle vittime dell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023: alcuni manifestanti hanno interrotto il suo discorso al grido di “vergogna” costringendolo a interrompersi. Molti israeliani incolpano Netanyahu per i fallimenti che hanno portato all’attacco di Hamas e lo ritengono responsabile di non aver ancora riportato a casa gli ostaggi ancora detenuti a Gaza.
Media, tre giornalisti morti in raid su scuola a Gaza
Nel frattempo un raid israeliano ha colpito una scuola che ospita sfollati nel campo profughi di Al-Shati, a ovest di Gaza City. Lo riporta Al Jazeera citando un suo corrispondente sul posto. Il bilancio è di otto morti tra cui tre giornalisti. “La morte di Hamza Abu Selmeyeh, Saed Redwan and Haneen Baroud porta, secondo i nostro calcoli, il numero dei giornalisti morti a Gaza, a quota 180 dallo scorso 7 ottobre”, spiega la tv araba.
Egitto propone due giorni di tregua in cambio di quattro ostaggi
Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, durante una conferenza stampa con il suo omologo algerino Abdelmadjid Tebboune in visita nel Paese, ha confermato che l’Egitto nei giorni scorsi ha lanciato un’iniziativa per smuovere la situazione nella Striscia di Gaza, proponendo un cessate il fuoco di due giorni in cambio di uno scambio fra quattro ostaggi israeliani e alcuni militanti palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Lo riporta Al Qahera.
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