Ue, von der Leyen: “Ora l’allargamento è una priorità”

La presidente della Commissione al Collegio d'Europa a Bruges: "Il costo di un'Unione incompleta è molto più alto"

L’allargamento dell’Unione Europea è una priorità nel secondo mandato di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea. Lo ha detto la stessa von der Leyen nel suo intervento al Collegio d’Europa a Bruges per l’inaugurazione dell’anno accademico 2024/2025. “Oggi l’Europa si trova a un altro punto di svolta, proprio come nel 1989. La storia è di nuovo in movimento. C’è un nuovo slancio in tutta Europa per unificare il nostro continente“, ha detto la leader dell’Euroesecutivo. “Proprio lo scorso fine settimana abbiamo visto l’entusiasmo dei giovani dei Balcani occidentali che non vedono l’ora di unirsi alla nostra Unione. E più a est, il vento del cambiamento sta soffiando di nuovo. Il popolo ucraino sta lottando non solo per la sopravvivenza, ma per l’Europa. Questo è ciò che li fa andare avanti, dopo 1.000 giorni di guerra su vasta scala della Russia: vogliono che i loro figli vivano liberi dalla paura e crescano in un’Europa unita e pacifica. E nessuno dovrebbe ostacolare le loro aspirazioni”, ha rimarcato. “‘Completare l’Unione’ è tornato in cima alla nostra agenda politica durante il mio primo mandato. E sarà ancora più centrale ora, nel mio secondo mandato”, ha aggiunto.

“Il costo di un’Unione incompleta è molto più alto”

So che alcuni sono scettici, a causa delle incertezze legate alla continua aggressione della Russia contro l’Ucraina e ai costi dell’allargamento. Ma il costo di un’Unione incompleta è molto più alto – ha sottolineato -. Il costo della frammentazione e di una minore prosperità. Il costo della guerra e dell’instabilità ai nostri confini. Il costo dell’interferenza all’interno dei nostri confini. E manderebbe un messaggio agli autocrati di tutto il mondo, che la forza bruta può spezzare il libero arbitrio delle persone libere. Semplicemente non possiamo permettere che ciò accada. Allo stesso tempo, pensate agli impressionanti progressi che un paese come l’Ucraina ha raggiunto negli ultimi anni. Hanno approvato una serie incredibile di riforme, raggiunto lo status di candidato e avviato negoziati. Tutto questo, mentre combattevano una guerra per la loro sopravvivenza. Esiste una nota definizione di politica come ‘l’arte del possibile’. Bene, questo non basta. A volte, quando la storia chiama, la politica deve essere l’arte di rendere realtà anche l’impossibile. Dobbiamo osare puntare in alto“.