La commissione elettorale centrale della Georgia ha annunciato il riconteggio dei voti in circa il 14% dei seggi elettorali, dopo che i partiti di opposizione hanno denunciato brogli nelle elezioni parlamentari del fine settimana. “Le Commissioni elettorali distrettuali (DEC) condurranno un riconteggio delle schede elettorali da cinque seggi elettorali selezionati casualmente in ciascuna circoscrizione elettorale”, ha affermato la commissione in una nota sul suo sito web, come riportano i media locali.
L’annuncio del riconteggio dei voti arriva dopo la manifestazione di protesta contro i brogli indetta dalla presidente Salome Zurabishvili e andata in scena lunedì sera, 28 ottobre, a Tbilisi. Sono scesi in piazza a migliaia, questa volta più agguerriti di sempre, i georgiani che sognano un futuro nell’Ue, rappresentati dai partiti di opposizione, che i ‘risultati ufficiali’ del voto di domenica 27 ottobre hanno dato per perdenti di fronte alla riconferma del partito ‘Sogno Georgiano’, al potere dal 2012. “Il vostro voto è stato rubato, hanno cercato di rubare anche il vostro futuro. Ma nessuno ha il diritto di farlo”, ha tuonato la presidente filoccidentale di fronte alla marea fluttuante di bandiere europee. La presidente ha giurato “solennemente” che resterà con il suo popolo “fino alla fine su questo percorso europeo”.
“Come primo ministro ungherese, che ha vinto molte controversie, voglio dirvi che ci saranno controversie in futuro, nei prossimi due giorni. I risultati elettorali sono indiscutibili e si sono svolte elezioni libere e democratiche“. Lo ha detto Viktor Orban durante un briefing congiunto a Tbilisi con il premier della Georgia Irakli Kobakhidze. “Ci saranno ancora litigi in Europa, non bisogna prenderla sul serio perché è una storia comune”, ha aggiunto secondo l’emittente pubblica georgiana 1tv, “se vincono i liberali, allora c’è democrazia, se vincono i conservatori, allora non c’è democrazia. Questo tipo di discussioni si verificano continuamente a Bruxelles“. Durante l’incontro di oggi con Orban, Kobakhidze lo ha ringraziato per il suo sostegno all’integrazione della Georgia nell’Ue e ha osservato che i due Paesi condividono valori e approcci. Orban, a sua volta, ha detto che l’esito del voto significa che il popolo georgiano “ha votato per la pace“, aggiungendo che “nessuno vuole distruggere il proprio Paese e portarlo in una guerra senza senso”.