Nel comune valenciano si trova il centro commerciale Bonaire, completamente allagato a causa della tempesta Dana
IN AGGIORNAMENTO – Il sindaco di Aldaia, il comune valenciano dove si trova il centro commerciale Bonaire, il cui parcheggio sotterraneo si è completamente allagato per l’alluvione Dana, ha affermato che questo era “a un livello minimo di occupazione” quando si sono verificate le inondazioni martedì scorso. Il parcheggio, che ha un totale di 5.800 posti, si compone di una parte esterna e di una parte interna. All’interno i posti auto sono circa 1.800. Il sindaco, Guillermo Lujan, riferisce Rtve, ha affermato che ad Aldaia si sono registrate al momento sei vittime e non ci sono dati ufficiali sul numero di dispersi.
Intanto proseguono le ricerche dei dispersi nelle aree ancora invase dal fango, soprattutto quelle sotterranee come i parcheggi, paragonati dai soccorritori a “cimiteri”. Il bilancio provvisorio dei morti è salito a 217, mentre sul sud della Spagna si attendono nuove piogge. L’Agenzia Meteorologica Statale spagnola (Aemet) ha emanato un’allerta rossa per la costa sud di Valencia dove sono attese forti precipitazioni.
‘No vittime’ in 50 veicoli ispezionati in parcheggio centro commerciale
La polizia nazionale spagnola ha riferito che non sono state trovate vittime in 50 veicoli che sono stati già ispezionati all’interno del parcheggio sotterraneo del centro commerciale Bonaire, ad Aldaia, che è rimasto sommerso dall’acqua durante l’alluvione. La polizia, ha spiegato il portavoce Ricardo Gutierrez parlando con i cronisti, sta ispezionando l’area con quattro droni. Sul posto sono al lavoro anche vigili del fuoco e militari dell’Unità di emergenza.
Ministero dell’Interno: “Non possiamo dare un numero attendibile dei dispersi”
A sei giorni dall’alluvione che ha colpito la Spagna, e in particolare la regione di Valencia, il governo ancora non ha dato un numero delle persone che risultano disperse. “Non possiamo dare un numero realmente attendibile”, ha detto il ministro dell’Interno Fernando Grande Marlaska, intervistato dalla tv pubblica Tve. “E’ difficile determinare” il numero dei dispersi ed è “meglio non fissare una cifra”, ha affermato, sottolineando che al momento sono 217 le vittime registrate.
Governatore Valencia accusa governo su allerta idrogeologica
Il governatore della regione di Valencia, Carlos Mazón, che ha ricevuto pesanti critiche sia per la mancata prevenzione che per la gestione dell’emergenza causata dalla Dana, in un’intervista alla radio Cope, ha puntato il dito contro il governo affermando che l’ente che dipende dal ministero per la Transizione ecologica e che monitora la situazione dei corsi d’acqua, ha “disattivato per tre volte l’allerta idrogeologica” martedì.
Mazón ha anche affermato di aver chiesto immediatamente l’aiuto al governo con l’intervento dell’Unità Militare di Emergenza nei luoghi colpiti dalle piogge torrenziali già nel primo pomeriggio. Il governatore ha affermato poi che il pericolo di esondazione di fiumi e corsi d’acqua, che è ciò che ha causato l’emergenza, è stato comunicato ai servizi di emergenza solo verso le sette di sera “dopo ore di mancata comunicazione“. Il governo spagnolo, citato da El Pais, ha contestato le affermazioni di Mazón affermando che la confederazione idrografica, che dipende dal ministero per la Transizione ecologica, “non emette allerte in quanto l’organo competente a emetterle è il servizio di emergenza regionale” e che pertanto “non ha disattivato nessuna allerta“.
Predisposto obitorio con capienza per 400 morti
Il direttore generale dell’Unità militare di emergenza spagnola (Ume), Javier Marcos, ha affermato che è stato predisposto un obitorio con una capacità di 400 morti. “Abbiamo preparato un obitorio che oggi ha una capacità di 400 morti“, le vittime “hanno bisogno di uno spazio dignitoso, di un’attenzione dignitosa, ed è quello che stiamo facendo insieme alle autorità valenciane”, ha detto in un punto stampa al Palazzo della Moncloa.
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