Fuga di notizie, arrestato un portavoce di Netanyahu. Quindici morti in un raid a Gaza
IN AGGIORNAMENTO – Guerra in Medioriente. Terremoto nell’ufficio di Benyamin Netanyahu: Eliezer Feldstein, portavoce del premier israeliano, è stato arrestato e interrogato diversi giorni fa dallo Shin Bet per le fughe di notizie riservate provenienti dall’ufficio del primo ministro e distribuite a due media europei, Bild e Jewish Chronicle, con l’obiettivo di difendere Bibi dalle critiche mentre i colloqui per il cessate il fuoco a Gaza erano in stallo. Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian afferma che un cessate il fuoco “potrebbe influire” sulla risposta di Teheran all’attacco israeliano. Papa Francesco rinnova l’appello alla pace mentre in Iran la Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, minaccia Stato ebraico e Usa di una “risposta schiacciante”.
Netanyahu offre milioni di dollari ai rapitori per ogni ostaggio
Nel tentativo di garantire la liberazione degli ostaggi tenuti ancora prigionieri da Hamas, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è pronto a offrire ai loro rapitori “diversi milioni di dollari” per la liberazione di ogni ostaggio. Lo riferisce l’emittente Channel 12, citata da Times of Israel, secondo cui il premier è anche pronto a garantire un “passaggio sicuro” fuori da Gaza per i rapitori che rilasciano gli ostaggi e le loro famiglie. Netanyahu, riporta l’emittente, ha impartito istruzioni in tal senso durante una consultazione sulla sicurezza tenutasi stasera. Il premier israeliano ha discusso pubblicamente di questo piano il mese scorso, senza ottenere alcun risultato.
Quindici morti in un bombardamento a Gaza
È di 15 morti e decine di feriti il bilancio del bombardamento israeliano che ha colpito due edifici nella città di Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa, citando fonti mediche, riferendo anche di diversi dispersi. Le due case colpite dall’attacco aereo si trovavano su Al-Hatabiya Street nel quartiere di Al-Siddiqin.
Wsj, Iran prepara attacco a Israele con armi più potenti
L’Iran starebbe preparando un attacco contro Israele in risposta al recente raid contro siti militari iraniani da parte dello Stato ebraico con armi “più potenti” di quelle utilizzate nei due precedenti attacchi. Lo scrive il Wall Street Journal citando funzionari iraniani e arabi informati sui piani. Secondo le fonti del giornale americano la risposta di Teheran potrebbe arrivare già questa settimana.
Israele notifica a Onu fine collaborazione con Unrwa
Il Ministero degli Esteri di Israele ha ufficialmente informato le Nazioni Unite della cancellazione dell’accordo, risalente al 1967, con l’Unrwa, l’agenzia che si occupa dei rifugiati palestinesi. La decisione arriva dopo l’approvazione di una legge da parte del parlamento israeliano che limita le operazioni dell’agenzia in Israele, Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Il direttore generale del ministro degli Esteri Jacob Blitshtein ha inviato una lettera al presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite Philemon Yang informandolo che “Israele continuerà a lavorare con partner internazionali, comprese altre agenzie delle Nazioni Unite, per garantire gli aiuti umanitari ai civili a Gaza senza minare la sicurezza di Israele – si legge in una nota – Israele si aspetta che le Nazioni Unite contribuiscano e cooperino in questo sforzo”.
Secondo Israele, l’Unrwa “è parte del problema nella Striscia di Gaza e non della soluzione“. Israele sostiene che nell’Unrwa ci siano infiltrati di Hamas, accuse che l’agenzia Onu nega affermando che adotta misure per garantire la propria neutralità. I gruppi umanitari hanno avvertito che le leggi approvate dalla Knesset, per tagliare i rapporti con l’Unrwa e impedirle di operare nei territori controllati da Israele, potrebbero ostacolare gravemente il lavoro dell’agenzia, creando ulteriori ostacoli per affrontare una grave crisi umanitaria a Gaza. Israele afferma che altre agenzie Onu e gruppi umanitari possono colmare il vuoto, ma queste organizzazioni affermano che l’Unrwa è essenziale. L’agenzia fornisce istruzione, sanità e altri servizi di base ai rifugiati palestinesi della guerra del 1948 che ha portato alla creazione dello Stato di Israele e ai loro discendenti, che oggi sono quasi 6 milioni. Le famiglie dei rifugiati costituiscono la maggioranza della popolazione di Gaza.
Idf: individuato tunnel Hezbollah verso Israele
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso il filmato di un tunnel di Hezbollah recentemente individuato e demolito dalle truppe nel Libano meridionale. Lo riporta Times of Israel. L’esercito ha affermato che le truppe stanno operando nelle aree boschive vicine al confine, dove Hezbollah ha costruito infrastrutture destinate a essere utilizzate per un’invasione pianificata di Israele. Sono stati individuati nelle aree boschive, ha aggiunto l’Idf, anche dei bunker per le armi.
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