Il premier è tornato sull'aggressione a Paiporta, poi ha annunciato un pacchetto d'aiuti da 10,6 miliardi

Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha affermato di “stare bene” dopo l’aggressione subita a Paiporta e ha puntato il dito contro quelli che ha definito “gruppi ultra organizzati”. “Se si guardano le immagini” della protesta scoppiata a Paiporta, “è molto facile differenziare chi manifesta la propria ira in maniera legittima per la frustrazione e la situazione che sta vivendo, da altri gruppi ultra perfettamente organizzati che volevano fare il maggior danno possibile”, ha detto il premier. “Io sto bene”, ha aggiunto, sottolineando che quanto successo non lo distrarrà dalle “cose importanti” che sono “la protezione delle persone” colpite dalla Dana e la “risposta ai loro bisogni”. 

Annunciato pacchetto d’aiuti da 10 miliardi

Nel frattempo Sanchez ha annunciato un primo pacchetto di aiuti per far fronte all’emergenza dell’alluvione dal valore totale di 10,6 miliardi di euro. È un “primo passo ambizioso” con “misure realistiche” che entrano in vigore da ora, ha affermato il leader dal Palazzo della Moncloa, “staremo al fianco dei cittadini fino alla fine, con tutti i mezzi e per tutto il tempo necessario, come abbiamo fatto durante altri eventi estremi”, ha garantito Sanchez, che nel suo discorso ha fatto più volte riferimento alla pandemia di Covid-19. Il pacchetto comprende aiuti diretti ai cittadini e alle imprese colpite dall’alluvione, aumento del reddito di cittadinanza, la possibilità di accedere a prestiti in banca con la garanzia del governo spagnolo e l’esenzione dalle tasse. 

Risposta a emergenza ancora non sufficiente

“Nelle ultime 72 ore abbiamo fatto passi avanti importanti”, “ma sappiamo” che questi “non sono sufficienti, ci sono ancora dei dispersi, case e negozi distrutti e molta gente con necessità” urgenti, “per questo continuiamo a lavorare senza distrazione, con più sforzo affinché torni la normalità in tutti i luoghi” colpiti dalla Dana, ha detto ancora Sanchez, fornendo un aggiornamento sulla risposta all’emergenza dell’alluvione dal Palazzo della Moncloa.

Sanchez ha riferito che al momento sono dispiegati 14.898 tra militari, agenti della polizia e della guardia civil, che nelle ultime 72 ore sono stati effettuati 1.300 nuovi salvataggi, distribuiti 95mila litri di acqua in bottiglia e 18.500 razioni alimentari. È stata ripristinata l’energia elettrica nel 98% delle case colpite, e sono state ripristinate il 68% delle linee telefoniche interrotte. Sono stati riparati 40 km di strade e 74 km di linee ferroviarie.

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