L'ateneo ha affermato che la studentessa ha un "grave disagio psicologico"

La studentessa iraniana dell’università Azad di Teheran che era stata portata via dopo essersi spogliata nel campus viene sottoposta a cure e a suo carico non è stato aperto un caso in tribunale, perché “è una questione sociale più che di sicurezza”. È quanto ha affermato la portavoce del governo iraniano, Fatemeh Mohajerani, secondo quanto riporta il giornale Donya-e-Eqtesad, rilanciando un’intervista rilasciata alla testata Ham Mihan. Secondo la portavoce, la studentessa è stata portata in ambulanza in un centro di cura. Le parole di Mohajerani giungono dopo che le autorità iraniane avevano presentato la giovane come una persona con problemi mentali.

Università: “Studentessa ha grave disagio psicologico”

Un funzionario dell’università, citato da Iran International, ha riferito che la giovane era stata mandata in una stazione di polizia per “grave disagio psicologico“, il che fa il paio con quanto riportato inizialmente da media vicini ai Guardiani della rivoluzione, secondo cui la giovane aveva problemi mentali. Secondo Amir Kabir Newsletter, gruppo che da anni si occupa di dissenso studentesco, la ragazza si sarebbe spogliata dopo essere stata aggredita e picchiata per non aver indossato il velo.

La denuncia del premio Nobel Ebadi 

Lunedì la Nobel iraniana Shirin Ebadi ha attaccato le autorità del Paese. “Etichettare i manifestanti come malati di mente è un metodo di lunga data del regime per sopprimere il dissenso”, ha dichiarato su Instagram, aggiungendo che tali tattiche vengono utilizzate per mettere a tacere l’opposizione. “Se la studentessa che protestava all’Università Azad era ‘malata’, perché è stata arrestata? L’apparato di sicurezza è responsabile delle cure mediche dei cittadini?”, ha aggiunto.

 
 
 
 
 
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