Preoccupazione G7: " Pericolosa espansione del conflitto, stiamo lavorando a risposta"

Il ministro della Difesa dell’Ucraina Rustem Umerov, in una intervista alla Kbs, ha confermato che le truppe ucraine e nordcoreane si sono affrontate per la prima volta, affermando che c’è stato uno scontro “su piccola scala”.

Quando gli è stato chiesto se questo può essere ufficialmente considerato l’inizio della partecipazione della Corea del Nord alla guerra, Umerov ha risposto di sì.

Umerov ha affermato che si aspetta che cinque unità, ciascuna composta da circa tremila soldati, saranno schierate a nord-est, est e sud-est su un fronte che si estende per circa 1500 chilometri.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che circa undicimila truppe nordcoreane si trovavano nella regione di Kursk, mentre il capo della difesa ha affermato che è probabile che tale numero aumenti a circa 15mila. 

G7, gravi preoccupazioni per soldati nordcoreani in Russia

I ministri degli Esteri di Australia, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Corea del Sud, Nuova Zelanda, Regno Unito, Stati Uniti e l’Alto rappresentante dell’Unione europea hanno espresso “gravi preoccupazioni in merito allo spiegamento di truppe” della Corea del Nord “in Russia, per il potenziale utilizzo sul campo di battaglia contro l’Ucraina“. È quanto si legge in una dichiarazione dei titolari degli Esteri del G7, più Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Ue, pubblicata sul sito della Farnesina. “Diverse migliaia di truppe della RPDC sono state dispiegate in Russia. Il sostegno diretto della RPDC alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, oltre a dimostrare gli sforzi disperati della Russia per compensare le sue perdite, segnerebbe una pericolosa espansione del conflitto, con gravi conseguenze per la pace e la sicurezza europea e dell’Indo-Pacifico. Costituirebbe un’ulteriore violazione del diritto internazionale, inclusi i principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite”, si legge nella dichiarazione.

Appello del G7 alla Corea del Nord

La dichiarazione dei ministri e dell’Alto rappresentante Ue prosegue: “Condanniamo con la massima fermezza possibile la crescente cooperazione militare tra la RPDC e la Russia, tra cui le esportazioni da parte della RPDC e l’illecita acquisizione da parte della Russia di missili balistici della RPDC in violazione di molteplici Risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (UNSCR), nonché l’utilizzo da parte della Russia di questi missili e munizioni contro l’Ucraina. I soldati della RPDC che ricevono o forniscono addestramento o altra assistenza relativa all’utilizzo di missili balistici o armi costituiscono una violazione diretta delle Risoluzioni 1718, 1874 e 2270 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Siamo inoltre seriamente preoccupati per le potenziali conseguenze di qualsiasi trasferimento di tecnologia nucleare o relativa ai missili balistici dalla Russia alla RPDC in violazione delle relative Risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (UNSCR). Chiediamo alla RPDC di cessare di fornire assistenza alla guerra di aggressione della Russia”. “Riaffermiamo il nostro incrollabile impegno a sostenere l’Ucraina nella difesa della sua libertà, sovranità, indipendenza e integrità territoriale. Stiamo operando con i nostri partner internazionali per una risposta coordinata a questo nuovo sviluppo“, conclude la dichiarazione.

6 morti in bombardamento russo su Zaporizhzhia 

È di 6 morti e 9 feriti il bilancio di un attacco russo che ha preso di mira un’infrastruttura nella regione di Zaporizhzhia. Lo riferisce il governatore della regione, Ivan Fedorov. “Sei persone sono morte e 9 sono rimaste ferite. Un incendio è scoppiato nel punto di impatto: queste sono le prime conseguenze dell’attacco nemico a Zaporizhzhia. Attualmente le vittime stanno ricevendo tutta l’assistenza necessaria”, ha riferito il governatore.

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