Mentre continua il conflitto sul campo di battaglia, Ucraina e Russia guardano con grande attenzione alla vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti contro Kamala Harris. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è congratulato con il tycoon sottolineando la sua “impressionante” vittoria, augurandosi un aiuto affinché Kiev ottenga “una pace giusta”. Da Mosca invece arriva il commento del Cremlino per bocca del suo portavoce Peskov che non sa se ci saranno congratulazioni ufficiali da parte di Putin a Trump.
“Congratulazioni a Donald Trump per la sua straordinaria vittoria elettorale”. Lo scrive su X il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. “Ricordo il nostro grande incontro con il presidente Trump a settembre, quando abbiamo discusso in dettaglio del partenariato strategico fra Ucraina e Stati Uniti, del Piano per la Vittoria e dei modi per porre fine all’aggressione russa contro l’Ucraina. Apprezzo l’impegno del Presidente Trump per l’approccio ‘pace attraverso la forza’ negli affari globali. Questo è esattamente il principio che può avvicinare concretamente la pace in Ucraina. Spero che lo metteremo in pratica insieme”, ha scritto Zelensky. “Ci aspettiamo un’era di Stati Uniti d’America forti sotto la guida decisa del Presidente Trump. Contiamo sul continuo e forte sostegno bipartisan all’Ucraina negli Stati Uniti”, ha aggiunto.
“Siamo interessati a sviluppare una cooperazione politica ed economica reciprocamente vantaggiosa che andrà a beneficio di entrambi i nostri Paesi. L’Ucraina, come una delle più forti potenze militari europee, è impegnata a garantire la pace e la sicurezza a lungo termine in Europa e nella comunità transatlantica con il sostegno dei nostri alleati”, ha proseguito Zelensky. “Non vedo l’ora di congratularmi personalmente con il Presidente Trump e di discutere i modi per rafforzare il partenariato strategico dell’Ucraina con gli Stati Uniti”, ha concluso.
Il presidente russo Vladimir Putin non ha intenzione di congratularsi con Donald Trump per la sua vittoria alle elezioni presidenziali. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass. “Non sono a conoscenza dei piani del presidente di congratularsi con Trump per le elezioni”, ha dichiarato. “Non dimentichiamo che stiamo parlando di un paese ostile, che è direttamente e indirettamente coinvolto in una guerra contro il nostro Stato”, ha aggiunto.
“Gli Stati Uniti possono contribuire a porre fine al conflitto in Ucraina, sarà chiaro nel gennaio 2025 dopo l’insediamento. Ovviamente non si può fare dall’oggi al domani”, ha continuato Peskov commentando l’esito del voto Oltreoceano. “Durante la campagna elettorale, anche se ci sono state dichiarazioni piuttosto dure da parte di Trump, il che si spiega, ovviamente, con la corsa elettorale, ci sono state anche dichiarazioni che hanno parlato delle sue aspirazioni pacifiche sulla scena internazionale”, le sue parole citate da Interfax.
“Queste dichiarazioni sono piuttosto importanti”. “Analizziamo tutto attentamente, osserviamo tutto e trarremo conclusioni sulla base di parole e passaggi specifici”, ha proseguito Peskov. “Poiché sono gli Stati Uniti lo stato che incita e getta costantemente benzina in questo conflitto e ne è direttamente coinvolto, gli Stati Uniti sono in grado di cambiare la traiettoria della loro politica estera. Vediamo dopo gennaio”, ha concluso.
Mosca “lavorerà con la nuova amministrazione quando si insedierà alla Casa Bianca, difendendo fermamente gli interessi nazionali russi e concentrandosi sul raggiungimento di tutti gli obiettivi prefissati dell’operazione militare speciale. Lo afferma in una nota il ministero degli Esteri russo in commento all’esito del voto in Usa. Lo riporta la Tass. “Le nostre condizioni sono invariate e sono ben note a Washington”, si legge.
“Trump ha una qualità che ci è utile: essendo un uomo d’affari fino al midollo, è mortalmente avverso a spendere soldi per vari tirapiedi, per alleati idioti, per progetti di beneficenza sbagliati e per organizzazioni internazionali voraci”. È quanto scrive il vicepresidente del consiglio russo di sicurezza Dmitri Medvedev in un messaggio su Telegram, commentando l’esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. “La domanda è quanto Trump sarà costretto a dare per la guerra”, aggiunge Medvedev, “lui è testardo, ma il sistema è più forte”.