Ad attendere l’esito delle elezioni negli Usa, a Villa Miani a Roma sono arrivati in tanti. Politici, soubrette, diplomatici italiani e stranieri tutti in fila a stringere le mani all’ambasciatore Jack Markell e a incrociare bicchieri stracolmi di bollicine. L’assenza che si è fatta sentire è quella dei leader: non c’era Conte, non c’erano Meloni o Tajani, mancava l’atteso (invano) Salvini. C’erano però Valeria Marini, Aurelio de Laurentiis, Francesco Rocca presidente della Regione Lazio, Stefano Candiani e Riccardo Molinari della Lega. Tra i più entusiasti Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento, che si è lanciato in un endorsement a favore di Trump. A campeggiare in una delle grandi e stupende sale di Villa Miani due grandi cartonati rappresentanti Kamala Harris e Donald Trump ad altezza naturale per il resto un trionfo di stelle e strisce, anche ad ornamento del grandioso catering preparato per l’occasione. A allietare la serata la stupenda voce di Amii Stewart tra le più preoccupate: “Sono terrorizzata – ha detto ai microfoni di La Presse – Trump è un pericolo per la democrazia”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata