A Budapest il vertice della Comunità Politica Europea. Macron: "Se rimaniamo erbivori, i carnivori ci mangeranno"

Si svolge a Budapest la quinta edizione del Vertice della Comunità Politica Europea, un forum di dialogo informale tra capi di Stato e di Governo sui principali temi dell’agenda internazionale, a cui partecipano i 27 stati membri dell’Ue e 20 Paesi non membri, compresa l’Ucraina con la presenza del presidente Volodymyr Zelensky. Data la vicinanza alle elezioni americane che hanno portato Donald Trump alla Casa Bianca, i leader europei hanno approfittato dell’occasione per parlare del futuro dell’Unione alla luce degli avvenimenti di oltreoceano. 

Von der Leyen: “Futuro dell’Europa è nelle sue mani, agire ora insieme”

Il futuro dell’Europa è nelle nostre mani. Dobbiamo agire ora“, ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al suo arrivo al vertice. “Abbiamo dimostrato che l’Europa può assumersi la responsabilità stando uniti – ha rimarcato -. Lo abbiamo dimostrato nella pandemia. Stando uniti abbiamo superato l’impatto economico della pandemia. Lo abbiamo dimostrato nella stessa paura e crisi energetica scatenata dalla guerra della Russia in Ucraina, e ora è altrettanto importante tracciare la strada da seguire. Abbiamo tre punti di cui discuteremo. Il primo è un piano congiunto per la competitività, la digitalizzazione e la decarbonizzazione. Il secondo è superare la nostra stagione di dipendenza, creare condizioni di parità per la nostra economia e le nostre aziende. Entrambi i punti sono fondamentalmente il rapporto Draghi. E il terzo elemento è che dobbiamo rafforzare le nostre capacità di difesa, gli investimenti e la preparazione. Questo è fondamentalmente il rapporto Niinistö”.

Macron: “Scriviamo noi la Storia, non vogliamo sia scritta da altri”

“Abbiamo due blocchi, gli Usa e la Cina, che inseguono i propri interessi. Il nostro ruolo non è commentare le elezioni americane, Trump è stato eletto dal popolo americano e difenderà gli interessi del popolo americano. L’unica questione è che noi dobbiamo pensare agli interessi del popolo europeo. Siamo in un momento storico che è decisivo per gli europei. Vogliamo leggere una storia scritta da altri, da Putin, dalle elezioni americane, dalle scelte cinesi, o vogliamo scriverla noi la storia, e penso che si possa scrivere la storia“, ha detto invece il presidente francese, Emmanuel Macron, nel suo intervento al vertice. “Le nostre economie sono forti, i nostri sistemi di difesa sono sofisticati. Come Comunità politica europea siamo più di 600 milioni di abitanti – ha proseguito -. Se siamo consapevoli di quello che rappresentiamo, siamo una potenza enorme, non c’è nessun altro mercato cosi grande. Se ci svegliamo e decidiamo di non essere il mercato di altre potenze economiche, questo è il momento in cui si decide di agire, di credere nella nostra autonomia. Non dobbiamo essere un mercato delegato ad altri“.

Macron: “Se rimaniamo erbivori i carnivori ci mangeranno”

“Il nostro modello di democrazie liberali è oggetto di preda. All’indomani delle elezioni americane, dobbiamo essere lucidi, ambiziosi, determinati. Il mondo è fatto di carnivori ed erbivori, se decidiamo di restare erbivori i carnivori ci mangeranno. Dobbiamo almeno essere onnivori ma non voglio vedere l’Europa come un teatro formidabile dove i carnivori mangino gli erbivori”, ha detto ancora il leader dell’Eliseo. “Il nostro modello di democrazia aperto è sfruttato da chi ci vuole dividere con vari attacchi ibridi. Dobbiamo difendere la nostra democrazia, la nostra opinione pubblica, senza subire la propaganda dall’esterno. O le democrazie liberali saranno messe a repentaglio”, ha aggiunto. 

Orban: “I leader vogliono reagire alle elezioni Usa, non c’è tempo da perdere”

La necessità di una reazione alle elezioni in Usa è stata ribadita anche dal ‘padrone di casa’, il primo ministro ungherese Viktor Orban. “Tra i leader ci sono molte differenze ma c’è accordo sul fatto che dobbiamo reagire alle elezioni Usa. Abbiamo concordato che abbiamo bisogno della pace il prima possibile e che l’Europa deve agire il prima possibile e prendere le sue responsabilità, non possiamo aspettare che l’America ci protegga, l’Ue deve rimanere un attore attivo e questo determinerà il futuro dell’Europa”, ha detto Orban in conferenza stampa al termine del vertice. 

Orban: “Europa scelga tra guerra o pace, migranti o difesa dei confini”

“I 42 leader hanno affrontato temi difficili e pericolosi. La stabilità e la prosperità sono compromesse da diversi fattori. La guerra in Ucraina, l’immigrazione illegale, l’instabilità in Nord Africa, ci sono blocchi e frammentazione. Non abbiamo tempo da perdere. La storia si è accelerata e con le elezioni americane un capitolo è chiuso. Ci sono tanti problemi sul tavolo: guerra o pace, migrazione o difesa dei confini, blocco o connettività, sovranità o dipendenza”, ha ribadito ancora il premier ungherese.

Rama: “Speriamo adesione Albania in Ue entro il 2030”

Infine, dal vertice sono arrivati aggiornamenti anche sulle nuove possibili adesioni nell’Unione Europea, come quella dell’Albania. E a riguardo il premier albanese Edi Rama ha detto in conferenza stampa: “Speriamo di aderire all’Unione europea entro il decennio assieme agli altri paesi dei Balcani”. 

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