Attacco aereo dello Stato ebraico nella periferia di Homs in Siria

Spiragli di speranza per un cessate il fuoco in Libano? Secondo il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ci sarebbero dei progressi a riguardo. Hezbollah però smentisce affermando di non aver ricevuto proposte ufficiali. Ecco tutte le notizie di oggi sul Medioriente IN DIRETTA

Media, piano Usa per dopoguerra a Gaza presentato ad Abbas

Gli Stati Uniti hanno presentato ad Abbas una proposta riguardante la futura amministrazione della Striscia di Gaza con la partecipazione dell’Autorità Palestinese, ma non soggetta ad essa. Lo riporta l’emittente israeliana Channel 12. Durante un incontro a Ramallah, la sottosegretaria di Stato americano per gli affari del Medio Oriente, Barbara Leaf, ha presentato ad Abbas quello che in gergo diplomatico viene chiamato ‘no paper’, contenente le proposte dell’amministrazione americana sulla pianificazione del futuro della Striscia di Gaza. Il punto principale di questa proposta è la creazione di una “delegazione internazionale temporanea” per un periodo limitato, che sarà chiamata dall’Autorità Palestinese ad assumere l’amministrazione della Striscia di Gaza. Abbas non ha ancora dato una risposta alla proposta, ma i suoi soci dicono che non è di suo gradimento.

Principe saudita Mohammed bin Salman condanna genocidio a Gaza

Il principe ereditario dell’Arabia Saudita Mohammed bin Salman ha condannato il “genocidio contro il popolo palestinese a Gaza”. Inoltre, bin Salman ha sottolineato che “la sovranità e l’integrità territoriale del Libano devono essere rispettate”. Lo riporta Ynet. “I continui crimini israeliani contro civili innocenti e la continua violazione del nostro luogo sacro, la moschea di al-Aqsa, compromettono tutti gli sforzi volti a ripristinare i legittimi diritti del popolo palestinese”, ha aggiunto, “chiediamo la cessazione immediata dell’aggressione israeliana sui territori palestinesi e sul Libano e respingiamo gli attacchi alle terre iraniane. Dobbiamo continuare gli sforzi congiunti per creare uno Stato palestinese”.

Ambasciatore israeliano convocato domani dal ministero degli Esteri francese

Dopo l’incidente diplomatico avvenuto giovedì scorso a margine della visita del ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot a Gerusalemme, l’ambasciatore israeliano in Francia Joshua Zarka è stato convocato questo martedì 12 novembre al Quai d’Orsay. Lo riporta Bfmtv citando fonti diplomatiche. Barrot ha denunciato una “situazione inaccettabile” dopo essersi rifiutato di entrare al santuario francese Eleona a Gerusalemme Est, a causa della presenza di forze di sicurezza israeliane armate. Le forze di sicurezza israeliane sono “entrate in modo armato, senza ottenere l’autorizzazione preventiva della Francia e senza accettare di andarsene”, ha dichiarato il ministro alla stampa. “L’ingresso in forze delle forze di sicurezza israeliane è una decisione senza precedenti, per questo è così grave”, ha dichiarato una fonte diplomatica a Bfmtv. Oltre a questo episodio, due gendarmi francesi sono stati arrestati e poi rilasciati dalla polizia israeliana lo stesso giorno. Il Ministero degli Affari Esteri israeliano ha negato di essere dietro a qualsiasi incidente diplomatico.

Attacco aereo di Israele in Siria nella periferia di Homs

L’agenzia di stampa statale siriana Sana riporta la notizia di un attacco aereo israeliano nei pressi del villaggio di Shinshar, alla periferia di Homs, in Siria, a circa 20 km dal confine con il Libano. Secondo i media siriani, l’aviazione israeliana ha attaccato un convoglio di aiuti e ha provocato la chiusura della principale autostrada nord-sud della Siria, l’autostrada M5 che collega la capitale Damasco con la città settentrionale di Aleppo. La tv di Stato ha riportato che la gente si riunisce spesso lì dopo essere fuggita dalla guerra in Libano.

Hezbollah: “Non abbiamo ricevuto proposte ufficiali per la tregua”

“Finora nessuna proposta ufficiale o specifica è arrivata al Libano o a noi” per un cessate il fuoco. Lo ha detto un portavoce di Hezbollah, come riporta la testata libanese L’Orient Le Jour. “Non mi aspetto che ci sia qualcosa di specifico presto”, ha aggiunto.

Israele: “Progressi per cessate il fuoco in Libano”

Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha riferito di “alcuni progressi” verso un cessate il fuoco in Libano, dove l’esercito israeliano ha lanciato un’importante offensiva militare contro Hezbollah a metà settembre. Lo riporta la testata libanese L’Orient Le Jour. “Ci sono alcuni progressi”, ha detto durante una conferenza stampa a Gerusalemme, “stiamo lavorando sull’argomento con gli americani“. Saar ha aggiunto, secondo Ynet, che “la Russia, la Siria e la comunità internazionale possono contribuire a fermare l’armamento di Hezbollah in Libano e a garantirne la libertà senza un’affiliata iraniana“. “La cosa più importante per il futuro della regione è impedire all’Iran di ottenere armi nucleari“, ha detto ancora Saar.

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